INGLESE, LINGUA
Serena Ambroso
(v. inghilterra, XIX, p. 262)
L'i. può essere considerato una delle lingue più eterogenee d'Europa. Al suo riguardo si possono notare i seguenti fenomeni:
a) è una lingua [...] , almanac, arsenal, elixir, sugar, syrup, zero; dall'ebraico amen, hallelujah, manna, messiah, jubilee e i più recenti kosher, kibbutz; dal gaelico e dall'irlandese clan, galore, hooligan, plaid, Tory; dal norvegese ski; dal finlandese sauna; dal ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] morale e di gnomica sacra, nonché i trattati ritualistici sempre più ossessivi nel calare i rigidi precetti kosher nelle scansioni quotidiane.
Dalle varie espressioni letterarie, ancorate ai moduli religiosi o morali, si distinguevano le vivacissime ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] del culto ebraico» (1934 in «Genus» 1-2); kasher < ebr. kāšēr «giusto, adatto» poi «puro» (la variante kosher è tipica della pronuncia ashkenazita); kibbutz < ebr. qibbûṣ, propr. «riunione, assemblea» (1946 in «Rivista di Etnografia» 1-4 ...
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haredim
s. m. pl. Gli ebrei ortodossi fondamentalisti e tradizionalisti. ◆ Nel mondo degli haredim, gli ebrei ortodossi, la famiglia è il centro della santità, i figli sono un culto. (Moni Ovadia, Corriere della sera, 1° febbraio 1999, p....
kasher
kāshēr 〈kaašèer〉 (anche kašer 〈kašèr〉 e, nella pron. degli ebrei ashkenaziti, košer o kōshēr 〈kòšer〉) agg., ebr. – Propriam., idoneo, giusto, puro, termine con cui sono qualificati i cibi permessi agli Ebrei perché conformi alle prescrizioni...