Filosofo polacco (Varsavia 1886 - ivi 1981), discepolo a Leopoli di K. Twardowski; prof. (dal 1918) di filosofia teoretica nell'univ. di Varsavia; presidente (1957-62) dell'Accademia polacca delle scienze. È uno dei principali esponenti della scuola logica di Varsavia. Tra i suoi scritti: Studia praktyczne ("Studi pragmatistici", 1913); Elementy teorji poznania, logiki formalnej, i metodologji nauk ...
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Filosofo della scienza polacco (Tarnopol 1890 - Varsavia 1963). Insegnante nelle univ. di Leopoli, Poznań, Varsavia, dal 1921 al 1961. Con Leśniewski, Łukasiewicz e Kotarbiński uno dei massimi rappresentanti [...] della scuola di filosofia e logica di Varsavia molto vicina al neopositivismo. Riprese le idee di Hilbert cercando di definire in termini puramente sintattici la natura della logica. Insistette su di una ...
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Sociologo (Lipno, Bydgoszcz, 1897 - Varsavia 1963). Studiò filosofia a Varsavia, Parigi e Roma, subendo l'influenza della scuola polacca di logica (J. Łukasiewicz, T. Kotarbiński). Insegnò dopo la seconda [...] guerra mondiale all'univ. di Łódź e infine (dal 1947) tenne la cattedra di sociologia all'univ. di Varsavia. Nel 1957 fondò l'Associazione polacca di sociologia, di cui fu presidente fino alla morte. La ...
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Filosofo polacco (Vienna 1866 - Leopoli 1938), prof. nell'univ. di Leopoli, fondatore dell'Associazione filosofica polacca (1904), direttore (dal 1911) della rivista Ruch filosoficzny. Discepolo di F. [...] teoria generale degli oggetti di pensiero, cui si richiamano, per varî aspetti, le teorizzazioni ontologiche dei suoi discepoli T. Kotarbiński e S. Leśniewski. Furono tra l'altro suoi allievi anche J. Łukasiewicz e K. Ajdukiewicz. Fra i suoi scritti ...
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