STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] un personale e ossessivo vocabolario di simboli (orologi, fruste, lampadine, pattumiere, scarponi, sigarette, uomini incappucciati del KuKluxKlan) prese a trasmettere una tormentata visione della vita e della morte ambientata in una città da incubo ...
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Costa-Gavras, Constantin
Alessandra Levantesi
Nome d'arte di Konstantinos Gavras, regista cinematografico greco, naturalizzato francese, nato a Loutra Iraias (Atene) il 13 febbraio 1933. Si è imposto [...] l'incarico alla Cinémathèque, C.-G. ha realizzato Betrayed (1988; Betrayed ‒ Tradita), requisitoria contro gli orrori del KuKluxKlan, e l'anno successivo il più convincente Music box, dramma giudiziario in cui un'avvocatessa (Jessica Lange) assume ...
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Rogers, Ginger
Francesco Costa
Nome d'arte di Virginia Katherine McMath, attrice cinematografica statunitense, nata a Independence (Missouri) il 16 luglio 1911 e morta a Rancho Mirage (California) il [...] 1949; I Barkleys di Broadway) di Charles Walters. L'anno seguente con Doris Day diede vita alle due sorelle minacciate dal KuKluxKlan nel teso Storm warning (La setta dei tre K) di Stuart Heisler, mentre nel 1952 mostrò tutta la sua brillante verve ...
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Griffith, David Wark (propr. David Llewelyn Wark)
Giulia Carluccio
Regista e produttore statunitense, nato a Crest-wood, nei pressi di La Grange (Kentucky), il 22 gennaio 1875 e morto a Hollywood il [...] vittoria nordista; temi che G. aveva ripreso direttamente dalla sua fonte, i romanzi The clansman: an historical romance of the KuKluxKlan e The leopard's spots; a romance of the white man's burden 1865-1900 del pastore protestante Th. Dixon Jr ...
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Hackman, Gene
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, nato a San Bernardino (California) il 30 gennaio 1930. Frequentemente utilizzato dal cinema hollywoodiano in ruoli negativi o ambigui, [...] l'ambiguo avvocato e boss di The firm, 1993, Il socio di Sidney Pollack; il nonno di un giovane avvocato, membro del KuKluxKlan, che sta per essere condannato a morte in The chamber, 1996, L'ultimo appello di James Foley), nel western (lo sceriffo ...
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The Birth of a Nation
Paolo Cherchi Usai
(USA 1915, Nascita di una nazione, colorato, 190m a 16 fps); regia: David Wark Griffith; produzione: David Wark Griffith per Majestic Motion Picture Corporation; [...] , Lynch ‒ da sempre innamorato di Elsie ‒ le chiede di sposarlo; al suo rifiuto, la tiene prigioniera in casa. Il KuKluxKlan, guidato da Ben Cameron, interviene mettendo in salvo Elsie e la famiglia Cameron e disarmando la milizia. L'ordine è ...
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Native Land
Peter von Bagh
(USA 1937-40, 1942, bianco e nero, 80m); regia: Leo Hurwitz, Paul Strand; produzione: Leo Hurwitz, Paul Strand per Frontier Film; sceneggiatura: Leo Hurwitz, Paul Strand, [...] ; dove i padroni infiltrano spie nei movimenti sindacali e fanno aggredire gli operai; dove, in uno stato del Sud, il KuKluxKlan sequestra e tortura due deputati democratici; dove un contadino va incontro a morte violenta per aver preso parte a una ...
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Waters, John
Pedro Armocida
Regista e attore cinematografico statunitense, nato a Baltimora (Maryland) il 22 aprile 1946. Definito 'il padre del trash', è sempre rimasto fedele alla ricerca del 'buon [...] Hag in a black leather jacket (1964), in cui un uomo di colore e una ragazza bianca vengono sposati da un membro del KuKluxKlan, e il mediometraggio dai toni blasfemi Roman candles (1966); sulla stessa linea i suoi successivi film in 16 mm, il ...
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suprematismo s. m. Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra. ◆ «Le nuove violenze all'insegna della croce uncinata cambiano significato a seconda dei luoghi», è la prima risposta...