URARTEI (XXXIV, p. 766)
Giovanni Pettinato
Discendenti degli antichi Hurriti, creatori attorno al 1000 a. C. dello stato di Urarṭu, che a partire dalla zona del lago Van si estese in poco tempo su tutta [...] tutto il Vicino Oriente, la Grecia e persino in Etruria. L'agricoltura era possibile in Urartu grazie all'irrigazione: di animali, recipienti vari, tra cui i calderoni esportati fino in Etruria; in argento si hanno vasi di vario tipo e medaglioni, e ...
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ARCHEOLOGIA
R. Bianchi Bandinelli
M. Pallottino
E. Coche de la Ferté
Il termine (dal gr. ἀρχαιολογία) ha significato generico di studio delle antichità (per es. a. orientale, a. biblica); ma quando [...] : come le opere di Ph. Cluverio sull'Italia e la Sicilia antica; di Th. Dempster, F. Gori, M. Guarnacci sull'Etruria (l'entusiasmo degli eruditi per le antichità etrusche culmina nel Settecento con la cosiddetta "etruscheria"); di P. S. Bartoli, G. P ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. I contenitori per il trasporto nel mondo classico: le anfore
Clementina Panella
Alessandra Caravale
Maria Antonietta Rizzo
Per sua intima natura, [...] , soprattutto nel Mediterraneo orientale, nel Mar Nero, ma anche nelle colonie della Magna Grecia ed in Etruria, e nel corso del VI sec. a. C. L'ultima serie di età arcaica è data da anfore con corpo ovoide, appena ingubbiato, collo leggermente ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] ceramica protocorinzia e delle fibule in esame, una data non anteriore agli inizî del VII secolo. Poiché anche in Etrurial'arỳballos globulare è assente, salvo che per qualche esemplare d'imitazione, sembra legittimo chiedersi se anche lì la data ...
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Vedi URNA dell'anno: 1966 - 1997
URNA (v. vol. vii, p. 1075)
M. Cristofani
F. Sinn
p. 1075). Etruria. - L'utilizzazione di u., contenitori di diversa forma e materiale destinati a conservare i resti [...] un contatto fra le rispettive produzioni, anche se fino a ora non è stato possibile delinearlo con precisione. In ogni modo in Etrurial'uso e probabilmente anche la fabbricazione di u. non si interruppe mai: una serie di u. marmoree di età giulio ...
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MARITI, Giovanni
Renato Pasta
– Nacque a Firenze il 4 nov. 1736 da Marcantonio di Luigi, cancelliere dei Capitani di Orsanmichele, e da Alessandra Moriani. Presto orfano di padre, fu benvoluto dal patrigno, [...] 1804-05 cooperò all’organizzazione del cordone sanitario imposto dalla febbre gialla di Livorno, devastante per l’economia del borbonico Regno d’Etruria. L’esperienza internazionale e il possesso delle lingue (pare conoscesse anche turco e arabo) gli ...
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VALLO DI DIANO
B. d'Agostino
È una valle longitudinale interna attraversata dal fiume Tanagro, affluente di sinistra del Sele, al confine tra il Salernitano e la Lucania. La dividono dalla costa tirrenica [...] al labbro e diversi tipi di olle su piede. La tazza ha ora la vasca poco profonda, l'ansa ad apici prominenti ed un basso peduccio. Come in Etruria, l'elmo crestato sostituisce quello apicato.
Verso la fine della fase II (periodo II C del Kilian, II ...
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LLOYD, Llewelyn
Paola Pietrini
Nacque a Livorno il 30 ag. 1879, ultimo dei cinque figli di William, commerciante di origine gallese, e della livornese Luisa Bianchini. Alla morte del padre nel 1884, [...] alla seconda edizione della mostra romana, insieme con il gruppo della Giovine Etruria. L'attività espositiva proseguì alacremente per tutti gli anni Venti: il L. partecipò, tra le varie mostre, alla I Biennale romana (1921), alla Primaverile ...
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FALERII VETERES (Φαλέριοι, Φαλέριον; etn. Faliscus, Φαλίσκος)
G. Cressedi
Oggi Civitacastellana, piccola città in provincia di Viterbo, nell'altopiano che declina dai Monti Cimini verso il Tevere, costruita [...] Fosso Maggiore). In antico fu città etrusca al centro di una regione etnicamente e linguisticamente diversa dal resto dell'Etruria, l'ager Faliscus.
Gli autori classici, a cui non era ignota la diversità fra Etruschi e Falisci, attribuirono a questi ...
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Saturno
Emanuele Lelli
Il dio romano dell’età dell’oro
Il dio greco Crono è il sovrano degli dei della seconda generazione, quella dei Titani, ma non è un dio molto venerato, e il suo nome diviene a [...] e al mondo rurale (in latino satus indica la «semina»). Forse i primi Romani ne importarono il culto dall’Etruria; l’origine straniera e fondamentalmente greca sembra confermata da alcune rappresentazioni di Saturno con in mano una falce. La leggenda ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...