Filosofia
Nel linguaggio filosofico, lo stato di ogni realtà in quanto è tale, o, in senso specifico, lo stato della realtà che può essere oggetto di un’esperienza sensibile.
E. ed essenza
Nella storia [...] e della prima metà dell’Ottocento avevano generalmente ammesso come evidente l’e. di una soluzione in problemi estremali (di massimo e di minimo), K.T.W. Weierstrass e i suoi allievi, costruendo alcuni esempi nei quali non si hanno soluzioni, hanno ...
Leggi Tutto
Liutaio (n. prob. presso Cremona fine 1643 - m. Cremona 1737). Divenuto ben presto celebre in tutta Europa, costruì, oltre ad archi, chitarre e strumenti di forma varia, tranne contrabbassi, a quanto si [...] nel fondo a due pezzi d'acero, nella vernice variabile tra l'arancione e il bruno rossastro, con riflessi d'ambra, e poi si nota la decadenza e si nota anche la mano degli allievi, tranne alcuni esemplari mirabili come il Kreutzer e il Müntz. Meno ...
Leggi Tutto
Musicista (Rohrau, Austria Inf., 1732 - Vienna 1809). Figlio di un carradore, dilettante di musica, studiò dapprima con G. Reutter a S. Stefano in Vienna, poi con un tale Spangler. Conobbe Metastasio che [...] J. P. Salomon, per la composizione di musiche per l'orchestra di quella città. Dopo un successivo viaggio a Londra e all'estero fu sempre più estesa: molti furono i suoi allievi, grande fu per lui la venerazione del pubblico musicale, notissime ...
Leggi Tutto
Pittore (Firenze 1406 circa - Spoleto 1469). Personalità inquieta, divisa tra passioni e condizione di religioso, compì un percorso artistico improntato a una continua e felice sperimentazione delle grandi [...] ricordano l'Incoronazione Nel 1428 L. si trasferì l' 1456 il L. fu nominato Tarquinia), in cui L. afferma un temperamento stabilità del rilievo; l'Annunciazione, in S. Vergine (Uffizi), L. va subordinando dalla bottega di L., forse ideate da ...
Leggi Tutto
Strumento musicale cordofono, in cui le corde vengono percosse da martelletti azionati tramite una tastiera. L’interruzione del suono è provocata da smorzatori al momento del rilascio del tasto. Deve il [...] tocco. Per questo motivo il primo modello fu chiamato ‘clavicembalo col pian e forte’ o fortepiano.
L’opera di Cristofori fu continuata dai suoi allievi: G. da Firenze; G. da Padova; G. Ferrini; a Friburgo fu ripresa, perfezionata e industrializzata ...
Leggi Tutto
Compositore (Napoli 1686 - ivi 1768). Didatta di canto (tra i suoi allievi vi fu C. Farinelli) e di composizione, maestro di cappella in diverse istituzioni, P. svolse la sua attività tra Napoli, Venezia, [...] . 1733 con Arianna in Nasso, cui seguirono nel 1735 Polifemo e l'oratorio David e Betsabea. Dopo un nuovo soggiorno a Venezia (1736- sonate per violino e cembalo, 1754) ed ebbe tra i suoi allievi il giovane J. H. Haydn, a cui insegnò canto e ...
Leggi Tutto
Antropologo e storico delle religioni italiano (Napoli 1926 - Roma 1997). Ha studiato le religioni con rigoroso metodo scientifico, senza condizionamenti ideologici, cercando di analizzarne i diversi aspetti [...] diavolo (1979), condotta in Toscana con gli allievi del magistero di Arezzo, e L'arco di rovo (1983), nel quale lo civile sono i saggi: Antisemitismo in Italia 1962-1972 (1973) e L'Islam (1989). Tra le altre opere: La preghiera dell'uomo (1957 ...
Leggi Tutto
Musicista (Venezia 1557 - ivi 1612); nipote e allievo di Andrea. Dal 1585 alla morte fu organista di S. Marco. Ebbe fama europea, e tra i suoi allievi fu H. Schütz. Grande importanza ebbe il G. nel rinnovamento [...] e nel raggruppamento policorale delle voci. Straordinarie sono nella sua musica l'armonicità della composizione, l'impreveduta molteplicità degli atteggiamenti, l'invenzione tematica, che spezza i vincoli della condotta polifonica fiammingo-romana ...
Leggi Tutto
Chimico (Giessen 1818 - Berlino 1892). Uno dei più eminenti chimici organici del 19º sec., le sue ricerche sulle ammine consentirono di stabilire, secondo le teorie allora vigenti, il "tipo" ammoniaca. [...] inoltre a vari metodi generali di sintesi di composti organici.
Vita e attività
Allievo di J. Liebig, di cui fu poi assistente. Insegnò a Bonn, poi dalla ammoniaca, sintetizzò il colorante rosanilina, l'isonitrile, numerosi derivati della piridina e ...
Leggi Tutto
Pittore (Parigi 1748 - Bruxelles 1825), figura dominante della pittura neoclassica europea. Allievo di J.-M. Vien, cominciò a dipingere secondo la tradizione settecentesca francese; ma un soggiorno a Roma [...] la reazione termidoriana e poi liberato, aprì una scuola che raccolse allievi d'ogni parte d'Europa. In Napoleone, D. vide per suo incarico le due grandi tele (1805-1810) con l'Incoronazione (Louvre) e la Consegna delle Aquile (Versailles). Altra ...
Leggi Tutto
allievo1
allièvo1 s. m. (f. -a) [der. di allevare]. – 1. non com. Chi è allevato materialmente, chi è nutrito: è una balia che ha molta cura del suo a.; anche il nato di animali domestici (spec. bovini), redo. 2. Con riferimento all’allevare...