Matematico (Milano ultimi anni 16º sec. - Bologna 1647). Entrato giovanissimo nell'ordine dei gesuati, agli iniziali studî umanistici e teologici unì ben presto un vivo interesse per la matematica, che [...] con 102 lettere indirizzate a Galileo. E fu per l'interessamento di Galileo che C. ottenne, nel 1629, la cattedra di matematica all'università bolognese. All'insegnamento, al quale si formarono allievi di valore (S. Degli Angeli, M. Ricci, P. Mengoli ...
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Anatomico e chirurgo (Tarsia 1580 - Napoli 1656). Addottoratosi in medicina a Salerno nel 1606, si trasferì a Napoli per studiare con G. Jasolino, cui succedette nel 1610 alla cattedra di anatomia e chirurgia. [...] osservazioni su innumerevoli specie vegetali e animali, formalizzò l'idea che nella catena del vivente a ogni di Peyer, e sottolineò, prima degli allievi oxoniensi di W. Harvey, l'importanza degli organi della respirazione nel metabolismo ...
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Pittore (Canale, Serino, 1657 - Barra, Napoli, 1747). Allievo di suo padre Angelo, nel 1674 si trasferì a Napoli dove studiò con F. De Maria. Determinante per la sua formazione fu la lezione di L. Giordano, [...] di Borbone alla battaglia di Gaeta, Caserta, Palazzo Reale; Ritratto di Marzio Carafa, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte). La sua attività ebbe notevoli riflessi, anche attraverso l'opera dei suoi allievi, sull'ambiente artistico contemporaneo. ...
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Filosofo polacco (Vienna 1866 - Leopoli 1938), prof. nell'univ. di Leopoli, fondatore dell'Associazione filosofica polacca (1904), direttore (dal 1911) della rivista Ruch filosoficzny. Discepolo di F. [...] cui si richiamano, per varî aspetti, le teorizzazioni ontologiche dei suoi discepoli T. Kotarbiński e S. Leśniewski. Furono tra l'altro suoi allievi anche J. Łukasiewicz e K. Ajdukiewicz. Fra i suoi scritti: Idee und Perzeption (1892); Zur Lehre vom ...
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Astronomo danese (Knudstrup, Scania, 1546 - Praga 1601). Avviato agli studî di giurisprudenza, passò assai presto a quelli astronomici, sembra dopo aver osservato l'eclisse di Sole del 21 agosto 1560. [...] dedicò la sua opera. Avuta in dono (1576) da Federico II l'isola di Ven nel Sund, vi costruì gli osservatorî Uraniburgum e Stellaeburgum dove lavorò per oltre 20 anni assistito da numerosi allievi (Longomontano, Flemløs e altri). Osservò la cometa del ...
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Scultore e pittore (Firenze 1488 - ivi 1560). Allievo del padre, l'orafo Michelagnolo di Viviano de' Brandini, e poi di G. Rustici, protetto dai Medici, ebbe molte commissioni a Firenze: S. Pietro (1515, [...] da altre fonti emergono il suo carattere iroso e i violenti contrasti con Michelangelo e il Cellini. Ebbe fra i suoi allievi il figlio naturale Clemente (Firenze 1534 - Roma 1555), autore del Cristo morto e Nicodemo, terminato dal padre e destinato a ...
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Musicista francese (Pamiers, Ariège, 1845 - Parigi 1924). Allievo di L. Niedermeyer e C. Saint-Saëns, fu poi organista a Rennes e a Parigi. Volontario di guerra nel 1870, al suo ritorno a Parigi insegnò [...] Mélodies per canto e pianoforte e molti brevi lavori pianistici. Il meglio della sua produzione è forse nella musica da camera, nella pianistica e nelle Mélodies. Furono suoi allievi diretti, tra gli altri, L. Aubert, A. Casella, M. Ravel. ...
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Fisico italiano (Augusta 1876 - Roma 1937), fratello di Epicarmo. Prof. di fisica all'univ. di Messina dal 1905, passò nel 1908 in quella di Roma, ove (1918) divenne direttore dell'istituto fisico; senatore [...] 1919) e membro della Società dei Quaranta. L'attività scientifica del C. comprende ricerche sulle perturbazioni effetto magneto-ottico che da lui prende nome. Si circondò di allievi e di collaboratori di gran valore, favorendo la nascita della "scuola ...
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Pedagogista (Stade, Hannover, 1875 - Gottinga 1964), discepolo di H. Lietz; fautore di un libertarismo pedagogico, che esclude l'autorità della famiglia e degli adulti e l'uso dei metodi scolastici, favorisce [...] la cameratesca cordialità tra maestri e allievi, e organizza nella vita a contatto con la natura l'autogoverno della scolaresca. W. tentò l'applicazione di questo ideale nella "Libera comunità scolastica" (Freie Schulgemeinde) di Wickersdorf presso ...
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Musicista (Torino 1731 - ivi 1798). Studiò il violino con G. B. Somis e altri, la composizione con V. L. Ciampi. Dimorò a Torino, attivo al Teatro Regio e a corte. Fu tra i maggiori concertisti europei [...] sul Werther, molti concerti per violino, sonate, quartetti, ecc.; celebri a loro tempo i concerti (oggi perduti, tranne uno), la cui struttura, a quanto si può dedurre da quella del suo allievoL. Borghi, anticipava quella del concerto moderno. ...
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allievo1
allièvo1 s. m. (f. -a) [der. di allevare]. – 1. non com. Chi è allevato materialmente, chi è nutrito: è una balia che ha molta cura del suo a.; anche il nato di animali domestici (spec. bovini), redo. 2. Con riferimento all’allevare...