Architetto olandese (Amsterdam 1884 - ivi 1923). Esponente del movimento sorto nel 1910 attorno alla rivista Wendingen e conosciuto come Scuola di Amsterdam. Gli architetti di questo gruppo, i cui maggiori [...] olandese e intenti a un rinnovamento di forte accento romantico, che ha analogie con l'espressionismo tedesco, rispetto al quale risulta però in anticipo. K. è stato allievo e collaboratore di E. Cuijpers fino al 1910. Le sue prime opere (blocchi di ...
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Pittore (Parigi 1619 - ivi 1690); allievo di S. Vouet, eccezionalmente precoce (a dodici anni eseguì il primo ritratto importante; a quindici due dipinti con storie per il cardinale Richelieu), fu a lungo [...] dalle forme massicce e sostenute, in cui si identifica l'età di Luigi XIV. Massimo esponente del classicismo accademico Louvre), equilibrato nella composizione, ricco coloristicamente pur nella scelta di toni pacati. Ebbe molti allievi e imitatori. ...
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Incisore (S. Andrea in Argène, Bologna, 1480 - Bologna prima del 1534). Formatosi nell'ambiente umanistico bolognese, nella bottega del Francia passò dal niello all'incisione su rame. I suoi orizzonti [...] Venere e Amore) e presentano spesso elementi fantastici e arcani, come l'Incendio sul lago, noto come Sogno di Raffaello, e "Lo Stregozzo", che porta la sigla di uno dei suoi allievi, Agostino Veneziano. Incise anche da Giulio Romano (fu coinvolto in ...
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Movimento artistico delineatosi in Francia nel primo decennio del 20° secolo. Il nome (da fauve, «belva») deriva da una frase sarcastica con cui il critico L. Vauxcelles commentò la presenza di quei pittori [...] da G. Rouault, A. Marquet, H. Manguin, C. Camoin e J. Puy – tutti allievi di G. Moreau – M. Vlaminck e A. Derain, dall’olandese K. Van Dongen e da composizione. Importante fu anche il loro interesse per l’arte islamica e primitiva. Il movimento, che ...
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Pittore (prima metà del sec. 4º a. C.) di Sicione; allievo di Panfilo, perfezionò la tecnica dell'encausto, ma fu abile anche nella tempera. Alcune sue opere, famosissime a Sicione, furono vendute per [...] lira (entrambi a Epidauro); un Sacrificio di buoi, dipinto con uno scorcio audace (a Roma, nel portico di Ottavia); l'Hemerèsios, figura di putto dipinto in un solo giorno; la Stephaneplòkos, ritratto dell'amante Glicera in atto di intrecciare corone ...
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Pittore fiorentino, attivo nella prima metà del sec. 14º, forse padre di Giottino. È ricordato dalle fonti (F. Villani, L. Ghiberti, G. Vasari) come uno dei migliori allievi e seguaci di Giotto, abile [...] nell'imitare la natura e dalla maniera "dolcissima"; le opere a lui riferite, a Firenze e ad Assisi, tuttavia, sono andate perdute o non sono identificabili con certezza. Restituiti a P. Capanna i dipinti ...
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Architetto (Parigi 1730 - ivi 1798). Allievo di J.-F. Blondel e di G. N. Servandoni, interessato al mondo immaginario di J. Legeay (e quindi di G. B. Piranesi), nel 1754-56 e nel 1777 fu a Roma. Dal 1767 [...] membro dell'Accademia di architettura, ebbe fra i suoi allievi I. E. Starov e F. I. Volkov che trasmisero alla Russia il classicismo francese. Fondò a Parigi la Société des amis de l'art. Autore di numerosi castelli (Ormes, Montmusard, Rocquencourt, ...
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Pittore (Parigi 1656 - ivi 1746), uno dei principali ritrattisti del suo tempo. Formatosi ad Anversa, studiò poi a Londra con P. Lely: il suo stile, fondato su un sicuro senso della composizione fastosa [...] , Londra, National portrait gallery; Anna Maria Vittoria di Spagna, Prado; ecc.). Accolto nel 1683 all'Académie Royal, L. dipinse anche quadri storici e nature morte in cui riaffiorano le influenze fiamminghe. Pittore ricercato e popolare, ebbe gran ...
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Pittore operoso a Firenze intorno alla metà del secolo 15º. Ricordato da Vasari tra gli allievi di Andrea del Castagno, fu anche sensibile ai modi di Domenico Veneziano e, nelle opere tarde, di A. Baldovinetti. [...] le numerose opere attribuite: il trittico della collezione Carrand (Firenze, museo del Bargello), la predella con storie di s. Nicola (Firenze, casa Buonarroti), una croce dipinta a Brozzi (S. Andrea), l'Adorazione dei Magi nel museo di Montpellier. ...
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Pittore (Heidelberg 1639 - L'Aia 1684). Allievo di G. Terborch, si stabilì all'Aia nel 1662, e vi ebbe grande successo dipingendo ritratti, composizioni mitologiche e scene di genere con tecnica accuratissima, [...] ma con scarsa profondità d'ispirazione. Suoi allievi furono i figli Theodorus (Bordeaux 1661 - Hulst 1732), autore di ritratti con fiori e frutta, e Constantin (L'Aia 1668 - ivi 1723), che imitò soprattutto lo stile dei tardi ritratti del padre, ...
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allievo1
allièvo1 s. m. (f. -a) [der. di allevare]. – 1. non com. Chi è allevato materialmente, chi è nutrito: è una balia che ha molta cura del suo a.; anche il nato di animali domestici (spec. bovini), redo. 2. Con riferimento all’allevare...