Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] fine del Cinquecento, anche se alcuni studiosi tendono a circoscrivere l’arco cronologico tra il 1400 e il 1550, altri seguito – arricchendo il panorama delle varie arti – l’opera degli allievi diretti e quella prodotta dagli ideali continuatori dei ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] teoria lockiana del s. venne riproposta da E.B. de Condillac e P.L.M. de Maupertuis. Particolarmente importante è poi il System of logic (1843) science of meaning, 1962). F. de Saussure, allievo di Bréal, riporta il cambiamento come il funzionamento ...
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Chimico e filosofo russo naturalizzato tedesco (Riga 1853 - Grossbothen, Lipsia, 1932). Premio Nobel per la chimica nel 1909, O. fu un eminente cultore di chimica generale e di chimica fisica e contribuì [...] della termodinamica. La diversità dei campi in cui si distinsero gli allievi dimostra la vastità degli interessi del maestro. Nel 1887 O. fondò 1904 O. stabilì le condizioni ottimali per l'ossidazione catalitica dell'ammoniaca, un processo che ...
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Fisiologo, psicologo e filosofo (Neckarhau, Mannheim, 1832 - Lipsia 1920). Importante figura di docente e di pensatore, W. ebbe una notevolissima influenza sugli sviluppi della moderna psicologia scientifica. [...] filosofia prima a Zurigo (1874), poi a Lipsia (1875). L'Istituto di psicologia sperimentale, da lui fondato nel 1879, divenne il la fama di W. presso i contemporanei; tra i suoi allievi ve ne furono moltissimi stranieri, che dopo un periodo di ...
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Filosofo e uomo politico italiano (n. Torino 1945). Laureatosi in Filosofia teoretica con L. Pareyson nel 1967, ha insegnato presso le università di Torino, Roma “Tor Vergata” e del Piemonte Orientale, [...] (Monaco, Friburgo, Berlino), dal 2001 al 2003 ha diretto l’Istituto italiano di cultura a Berlino. Nel 2006 ha fondato scuole. Inoltre in occasione dei suoi sessant’anni alcuni allievi hanno realizzato il volume Interruzioni. Note sulla filosofia di ...
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Filosofo (n. Chieti 1420 circa - m. Vicenza 1499). Allievo di Paolo della Pergola e di Gaetano da Thiene, si addottorò in artibus a Padova nel 1452 (da vecchio conseguì la laurea in medicina, 1496); succedette [...] di filosofia naturale a Gaetano da Thiene (1465), ed ebbe come allievi A. Nifo e P. Pomponazzi. È autore di scritti legati tesi di Averroè sull'unità dell'intelletto possibile; ma, dopo l'editto del vescovo P. Barozzi (1489), che vietava le ...
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Iyengar, B.K.S. (propr. Bellur Krishnamachar Sundara Raja). – Yogi indiano (Bellur 1918 - Pune 2014). Iniziata nell’adolescenza la pratica dello yoga, ne divenne istruttore nel 1937, elaborando negli anni [...] (pranayama) e sulla precisione dell’allineamento durante l’esecuzione delle posizioni (asana), ottenuto anche grazie all celebre in Occidente negli anni Sessanta grazie a uno dei suoi allievi più noti, il violinista Y. Menuhin, a lui si deve ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] di Würzburg (O. Külpe), fino alla Gestalttheorie - che ritennero subito eccessivamente restrittivo l'orizzonte del laboratorio di Leipzig allestito da W. Wundt. Filtrate dai suoi allievi (tra cui spiccano i nomi di C. Stumpf, Ch. von Ehrenfels e S ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] Diogene Laerzio e della cui autenticità non v'è ragione di dubitare, Aristotele non ne parla affatto. Ne parla invece l'allievo e amico Teofrasto, proprio nel suo testamento, dichiarando di lasciare il giardino da lui posseduto, "il peripato e tutte ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] i mathḗmata non contribuiscono alla saggezza ‒ ebbe tra i suoi allievi Polieno, il quale entrò in polemica con i matematici di e la bellezza che regnano tra gli astri, e quindi rende tale anche l'anima (Syntaxis mathematica, I, 1, 7.17 e segg., ed. ...
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allievo1
allièvo1 s. m. (f. -a) [der. di allevare]. – 1. non com. Chi è allevato materialmente, chi è nutrito: è una balia che ha molta cura del suo a.; anche il nato di animali domestici (spec. bovini), redo. 2. Con riferimento all’allevare...