COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] dal Malpighi, per la quale l'esame del corpo del maestro costituiva per i discepoli una sorta d'atto d'omaggio alla comune disciplina: quest'uso di chiaro significato laicistico sarà poi seguito verso lo stesso C. da suoi ex allievi e amici quali S ...
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Dal latino corpus, "corpo, complesso, organismo", corpo è un termine generico che indica qualsiasi porzione limitata di materia, cui si attribuiscono, in fisica, le proprietà di estensione, divisibilità, [...] sensoriali alle entità microscopiche della vita. Sono, Schwann e Virchow, allievi del Müller fondatore della psicofisiologia: e qualcosa del maestro è passato in loro. L'eccitabilità virchowiana è, infatti, qualcosa di più e di diverso rispetto ...
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Percezione
Renzo Canestrari
Antonio Godino
Il termine percezione indica l'atto del prendere coscienza di una realtà esterna o interna. Secondo K. Koffka, uno dei fondatori della scuola della Gestalt, [...] stato studiato da Kanizsa e dai suoi allievi anche il fenomeno della percezione di secondo avremo una visione separata nel tempo di due stati immobili: non avremo l'effetto del cinema, ma quello di una proiezione veloce di diapositive.
Se acceleriamo ...
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BIANCHI, Giovanni
Angelo Fabi
Comunemente noto come Janus Plancus, nome che egli stesso si diede, con cui pubblicò la maggior parte dei suoi scritti e che venne anche italianizzato in Iano o Giano Planco. [...] 1746, pp. 241-258. Più interessanti, specie per le implicazioni polemiche col padre R. Boscovich e più espressamente con l'allievo di questo, Serafino Calindri, i due opuscoli: Parere sopra il porto di Rimino, Pesaro 1765, e Lettera del Signor ...
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Medicina
EEdoardo D'Angelo
Nell'Alto Medioevo occidentale la medicina resta, in generale, al di fuori del campo delle 'scienze' vere e proprie (arti del Quadrivio). Solo assai raramente la figura del [...] dunque colui che avvia il gruppo dei suoi allievi verso gli orizzonti della theoria della medicina, Âge. Le Traité d'Hippiatrie de Jordanus Rufus, Paris 1991.
P. Morpurgo, L'idea di natura nell'Italia normanno-sveva, Bologna 1993.
R. Manselli, La ...
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LOMBARDO RADICE, Marco
Matteo Fiorani
Nacque a Roma il 15 aprile 1949 da Lucio e Adele Maria Jemolo.
UNA GRANDE FAMIGLIA
Secondogenito tra Daniele, nato due anni prima, e Giovanni, nato nel 1954, [...] stesso momento al centro di studi sistematici di altri allievi della cattedra di psicofisiologia (con R. Venturini, Un droga, ibid., 1977, n. 22-23, pp. 165-171).
L’impegno di Lombardo Radice nel movimento non si esauriva negli scritti. I suoi ...
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GRAZIOSI, Franco
Francesco Cassata
(Domenico Pio)
Nacque a Roma il 10 giugno 1923, secondogenito di Elpidio, capodivisione delle Poste di orientamento socialista, nato a Ospedaletto di Romagna, e Irma [...] il suo lavoro era affiancato – oltre che dai citati Donini e Aurisicchio – anche da Franco Guerrini, all’epoca allievo laureando presso l’Istituto di microbiologia, Anna Coppo, Maria Irene Baldi e Giulio Renzini.
A motivare la centralità del fago ...
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FABRICI d'Acquapendente, Girolamo (detto l'Acquapendente o Fabrizio d'Acquapendente)
Maria Muccillo
Nacque da Fabricio intorno al 1533 ad Acquapendente, che all'epoca faceva parte della diocesi di Orvieto [...] F. viene ufficialmente chiamato alla cattedra di chirurgia, con l'obbligo di insegnare anche l'anatomia, con una retribuzione di 100 fiorini all'anno (Padova, Arch. civico, Raccolta di ducali venete alli rettori di Padova, XCI, c. 154v). Inizia, così ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] dell'evoluzione empiricamente controllabile ed estesa a tutte le specie - compresa l'umana - venne elaborata, all'inizio del 19° secolo, dal suo allievo J.-B. de Lamarck (Recherches sur l'organisation des corps vivants, Paris 1802), il quale non fece ...
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ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] ossa e i muscoli della lingua del picchio. Vide l'ostio dell'ovidutto nella gallina, per cui l'uovo passa dall'ovario neil'ovidutto e raggiunge l'esterno (particolare che sfuggi invece al suo allievo Volcher Coiter, uno dei primi anatomisti comparati ...
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allievo1
allièvo1 s. m. (f. -a) [der. di allevare]. – 1. non com. Chi è allevato materialmente, chi è nutrito: è una balia che ha molta cura del suo a.; anche il nato di animali domestici (spec. bovini), redo. 2. Con riferimento all’allevare...