GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] pittura veneta del Cinquecento e di quella bolognese del Seicento; a ciò va aggiunta l'attenzione nei confronti dell'opera di G. Coli e F. Gherardi, allievi di Pietro da Cortona e autori, nel 1665, della decorazione del soffitto della biblioteca ...
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GIOVANNI da Verona
Luciano Rognini
Nacque intorno al 1457 a Verona da genitori dei quali non sono noti nomi e casato (Caffi). Nel 1475 entrò come novizio nel monastero di S. Giorgio di Ferrara appartenente [...] poi si farà olivetano e sarà noto come fra' Raffaele da Brescia, il migliore tra i suoi allievi (Rognini, 1985).
Nel 1492 fu condotto a termine l'imponente candelabro ligneo per il cero pasquale, alto 4 m e quasi totalmente scolpito e intagliato con ...
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PERANDA, Sante
Stefano L'Occaso
PERANDA, Sante (Santo). – Nacque da Nicolò a Venezia nel 1566 (Ridolfi, 1648, 1924, p. 264). Le fonti danno conto di un più che verosimile apprendistato presso i pittori [...] non anteriore al 1617 (Mason, 2008, p. 38) – e per l’entroterra veneto; tra il 1623 e il 1625 consegnò due grandi tele raffiguranti (Ridolfi, 1648, 1924, p. 273).
Tra i suoi allievi i più celebri furono il dalmata Matteo Ponzone, con lui nei ...
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BACCIARELLI, Marcello
Stefan Kozayiewicz
Nacque a Roma il 16 febbr. 1731, da Filippo e Ortensia Capazzi. Studiò pittura con Marco Benefial. Nel 1750 (o 1753 ?) fu chiamato a Dresda dal direttore della [...] 1765?), forse interrotto solo da un viaggio a Vienna nel 1761. L'Accademia di Dresda, fondata dopo la morte di Augusto III (1763), , dove abitava, un grande studio dove istruì molti allievi polacchi: attività importante, data la mancanza di una ...
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APPIANI, Andrea
Angela Ottino Della Chiesa
Nato a Milano il 31 maggio 1754 da Maria Liverta Jugali e Antonio medico, era destinato a seguire la carriera del padre. Ma verso i quindici anni, nel 1769-70, [...] Ruga e di Paola Ruga detta la Rugabella, Crema, raccolta Vimercati Sanseverino.
Era suo nipote l'omonimo pittore nato nel 1817 dal figlio Costanzo. Allievo dal 1833 al 1837 in Roma del purista Tommaso Minardi e successivamente, a Milano, dello Hayez ...
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MOSCA
H. Faensen
(russo Moskva)
Capitale della Russia, posta sulle rive del fiume Moscova, in favorevole posizione geografica al centro di una fitta rete di vie fluviali.La storia della fondazione di [...] da Costantinopoli, come il metropolita Teognosto (1328-1353), i pittori bizantini immigrati e i loro allievi locali, la colonia greca di M. e - non ultima - l'importazione di icone costituirono, a partire dagli anni quaranta del sec. 14°, il tramite ...
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CARPI DE' RESMINI, Aldo
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Nacque a Milano il 6 ott. 1886, quinto dei sette figli di Amilcare, medico condotto, e di Giuseppina de' Resmini. A dodici anni fu spettatore partecipe dei moti operai del [...] Treccani. Come non va sottovalutato che furono suoi allievi personaggi che, pur prendendo strade diverse, hanno 168 s.;M. De Micheli, A. C., Milano 1963 (con bibl.); L'Espresso, Roma, 30 giugno 1963; L. Budigna, A.C., in D'ars agency, IV(1963), 5, pp ...
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FERRARI, Carlo, detto il Ferrarin
Giorgio Marini
Terzogenito di Francesco (1786-1852)., stampatore di stoffe, e di Elisabetta Marziali, nacque a Verona nella parrocchia di S. Silvestro il 30 sett. 1813.
All'errore [...] nudo, il F. fu al centro di un episodio che gli costò l'espulsione (per esserne però riammesso, per meriti artistici, nel 1845) ma che provocò la solidarietà di altri allievi e insegnanti contro la linea accademica del presidente A. Pompei. Ciò non ...
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GARGIULO, Domenico, detto Micco Spadaro
Matteo Lafranconi
Pittore napoletano attivo principalmente nei due decenni a cavallo della metà del XVII secolo, dotato di un talento brillante, è scarsamente [...] e J. Both; da ciò è derivata l'idea non ancora documentata di un suo viaggio l'inesperienza nell'affrontare quadri a figure grandi. Il successo della formula spadariana è d'altronde implicito nell'esistenza di un nutrito seguito di imitatori e allievi ...
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DE FABRIS, Emilio
Mauro Cozzi
Nacque a Firenze il 28 ott. 1807. Il padre, Domenico, veneto di origine, dopo aver viaggiato e soggiornato in più luoghi, si era stabilito a Firenze avviando un suo modesto [...] un viaggio a Napoli e in Sicilia (1840) e poi, l'anno successivo, lo inviò nelle province meridionali della costa ionica a quasi definitiva versione dell'opera al suo continuatore e primo allievo Luigi Del Moro. Conclusione, se si vuole, degna del ...
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allievo1
allièvo1 s. m. (f. -a) [der. di allevare]. – 1. non com. Chi è allevato materialmente, chi è nutrito: è una balia che ha molta cura del suo a.; anche il nato di animali domestici (spec. bovini), redo. 2. Con riferimento all’allevare...