Weisz, Rachel. – Attrice britannica (n. Londra 1970). Dopo una serie di film per la televisione ha debuttato al cinema nel 1995 con Death machine (1995) seguito l'anno dopo da Io ballo da sola di B. Bertolucci, [...] Carré, ruolo per il quale ha vinto il Golden Globe e l'Oscar 2006 come miglior attrice non protagonista. Tra gli altri film Between Oceans e Denial (La verità negata) del 2016, My Cousin Rachel (Rachel, 2017), entrambi nel 2018, The Mercy (Il mistero ...
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Patriota italiano (Savigliano 1783 - Sfacteria 1825); alfiere (1796), seguì il padre, colonnello dell'esercito sardo, nella campagna contro i Francesi. Durante il dominio napoleonico fu sindaco di Savigliano [...] De la révolution piémontaise (1821) e si legò con V. Cousin. Arrestato dal governo francese, ebbe il permesso di andare in Inghilterra prima a Londra, poi a Nottingham. Nel 1824, con l'amico Giacinto Provana di Collegno, partì per la Grecia che ...
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Scrittrice inglese (Londra 1907 - Par, Cornovaglia, 1989), nipote di George-Louis. I suoi primi saggi letterarî, novelle e articoli, cominciarono ad apparire nel 1928. Il suo primo romanzo, The loving [...] Frenchman's Creek (1941); The king's general (1946); My cousin Rachel (1951); The glassblowers (1963); The flight of the falcon of a writer (1977). Il suo gusto per la suspense e per l'orrido ha ispirato The infernal world of Branwell Brontë (1960). ...
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Michell, Roger. – Regista e produttore cinematografico sudafricano (n. Pretoria 1957 - m. 2021). Ha esordito come regista di miniserie televisive (Downtown Lagos, 1992; The Buddha of Suburbia, 1993; Omnibus, [...] pellicole: Changing lanes (Ipotesi di reato, 2002); The mother (2003), tratto dall’omonimo romanzo di H. Kureishi; Enduring love (L’amore fatale, 2004); Venus (2006); Morning Glory (Il buongiorno del mattino, 2010); A royal weekend (2012); Le week ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Giuseppe Saitta
Nacque a Torino il 5 aprile 1801 da Giuseppe, di condizione non agiata. Ricevette la prima istruzione dai padri dell'Oratorio, e segnatamente dal p. Fontana e dal [...] s'intravvede la teoria dell'Ente reale, che è la chiave di tutto il sistema speculativo del Gioberti. Contro l'eclettismo francese, capeggiato dal Cousin, egli osserva acutamente che i fautori di esso "convertendo le idee in fatti, e considerando ...
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Filosofo, nato a Sambiase (Catanzaro) il 1° maggio 1834, morto a Napoli il 22 dicembre 1884. Dopo aver insegnato nel liceo di Maddaloni, fu dal 1862 professore all'università di Bologna, donde passò nel [...] 1877 a quella di Pisa.
Dopo aver subito l'influsso del Galluppi e del Cousin, s'entusiasmò per il Gioberti e dalla lettura Lettere sopra la Scienza nuova, ibid.) e dall'altro l'orientò verso quella meta ideale del hegelismo, che nettamente traspariva ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] Erdmann e del Fischer (per il pensiero moderno), del Cousin (in Francia), del Lewis (in Inghilterra), dello timeo), ma le idee sono create da Dio e stanno nel Verbo, che è l'ombra di Dio mediante cui Dio creò il mondo fatto a immagine di quest'ombra ...
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(VIII, p. 623; App. I, p. 350; II, I, p. 495; III, I, p. 299; IV, I, p. 352)
Popolazione. - Il C. al censimento del 1986 contava 25.354.084 ab. (esclusi gli Indiani delle riserve e gli Eschimesi non censiti) [...] i film apprezzati anche all'estero: basti citare Stations (1983) di B. McGillivray, My American cousin (1985) di S. Wilson, e più di ogni altro Le déclin de l'empire americain (1986) di D. Arcands, opera amara e corrosiva, premiata a Cannes.
Bibl.: P ...
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Filosofo e teologo, nato il 1079 al Pallet (Palatium; ond'è chiamato spesso nei manoscritti peripateticus palatinus), in Bretagna, non lungi da Vantes. Egli stesso, in un'epistola d'indubbia autenticità, [...] Tre persone del dogma cristiano all'Uno, la Mente e l'Anima del mondo del neoplatonismo. Il travaglio di Abelrdo per Abaelardi opera hactenus seorsim edita nunc primum in unum collegit.... V. Cousin, adiuvante C. Jourdain, I, Parigi I849; II, id. 1859 ...
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Storico, nato a Lucera (Foggia) il 29 marzo 1784, morto a Napoli il 7 agosto 1872. Avviato alla carriera delle armi, compì i suoi studî nell'Accademia militare della Nunziatella in Napoli. Dovette uscirne [...] si diede tutto ai suoi studî preferiti.
Continuando le indagini del marchese Palmieri e del generale Parisi, e seguendo l'eclettismo del Cousin, egli, militare nell'anima e figlio di militare, dall'amore per la sua arte fu tratto a considerarla come ...
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spiritualismo
s. m. [der. di spirituale]. – 1. Termine introdotto dal filosofo Victor Cousin (1792-1867) per caratterizzare e definire la propria dottrina e successivamente usato per designare una corrente filosofica che, sviluppatasi in Francia...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...