Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] gli elementi, ma dentro i suoi limiti il poeta è libero, e introduce quelle modificazioni che in ultima analisi rendono originale la grande fioritura degli studî greci in Francia, con l'edizione di A. de Turnèbe (1554) e con altre di grande importanza ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] , 1887). Seguirono F. Vielé-Griffin (Joies, 1889) e H. de Régnier. In Italia fu importato agli inizi del 20° sec. da D Lucini e G. D’Annunzio. L’influenza maggiore fu esercitata da quest’ultimo, che impiegò il v. libero in In memoriam delle Odi ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] traduzione del Cours de littérature dramatique di A.W. Schlegel e l’analisi del R. tedesco nell’Allemagne di Madame de Staël; in Lied tedesco e il melodramma italiano.
Un nuovo e più libero modo di intendere la forma musicale si caratterizzò da ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] la ricca materia sentimentale, liberata ormai dal peso di un di necessità, cose contrarie a' primi costumi de' cittadini".
Su questo sfondo di morte, di si unisce nel B. con il gusto per l'avventuroso (corretto però, quasi sempre, a differenza ...
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Umanista e poeta (Montepulciano, dal cui nome lat. Mons Politianus deriva il soprannome, 1454 - Firenze 1494). In seguito all'uccisione del padre (1464) si trasferì a Firenze presso parenti; qui prese [...] , ecc.) e presso lo stesso Lorenzo de' Medici per la sua precoce dottrina e per l'eleganza con cui componeva, ancora giovanissimo, versi questa scelta il P. fu in effetti sempre libero da pregiudizî classicistici, orientandola di preferenza, se mai ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] poemi d’avventura, come Le roman de Jaufre, Blandin de Cornoalha, Guilhem de la Barra. Non manca altresì la sentimento d’amore. Più libero, e prediletto per la vena scolastica non priva di sapore; ma l’innata tendenza verso un tipo d’arte preziosa ...
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Romanziere (Rouen 1821 - Croisset 1880). Figlio dell'illustre chirurgo Achille-Cléophas, compì gli studî secondarî a Rouen (1832-40); quindi fu indirizzato dalla famiglia agli studî giuridici e inviato [...] lavoro, dopo la crisi giovanile (1844-45), fu la Tentation de Saint Antoine (1ª red., terminata nel 1849, pubbl. postuma nel alla libera bellezza delle forme e degl'istinti. Uguale per i due libri è l'illusione di raggiungere l'impersonalità ...
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Scrittore francese (presso Chinon, Tours, 1494 circa - Parigi 1553); dapprima (1521) frate francescano in un convento del Poitou, nel 1525 circa passò all'ordine benedettino. Segretario dell'abate Geoffroy [...] vie inestimable du grand Gargantua, père de Pantagruel (sui cinque libri e la trama R., indiziato come spirito troppo libero, e compromesso dalle sue relazioni di Folengo). Ma nell'opera di R. l'elemento psicologico prevale a poco a poco sulla ...
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Scrittore francese (Honfleur 1864 - Parigi1936). Autore prolifico di poesie e romanzi caratterizzati da un'eleganza preziosa, inizialmente influenzato dalla cultura simbolista trovò nelle rievocazioni [...] ), abbandonando gradualmente il verso libero delle prime raccolte in favore da ricordare Le bon plaisir (1902), Les rencontres de M. Bréot (1904), La pécheresse (1920). libri di prosa (Esquisses vénitiennes, 1906; L'altana ou la vie vénitienne, 1928). ...
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Umanista (Capodistria 1370 - Budapest 1444). Autore di orazioni e trattati, nella sua opera più nota, De ingenuis moribus et liberalibus studiis adulescentiae (1402), espose il modello ideale di un'educazione [...] parte notevole (1414-18) al Concilio di Costanza, seguendo quindi come poeta laureato l'imperatore Sigismondo. È da attribuire a V. anche lo scritto De principibus carrariensibus et gestis eorum liber, composto probabilmente attorno al 1397. ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...