SERIE
Giovanni SANSONE
Luigi GALVANI
(ted. Reihe). -1. Termine matematico con cui si designa l'operazione di addizione, estesa - sotto opportune condizioni, che le assicurino un senso preciso - al [...] c) se una serie è sommabile (C, δ) e ha per somma S, e si altera l'ordine di un gruppo finito dei suoi termini o si aggiunge un numero finito di zeri tra i , in Enc. delle mat. elem. di L. Berzolari, G. Vivanti, D. Gigli, I, Milano, 1932; E. Borel, ...
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. La grandiosa figura del massimo architetto della Rinascenza, di colui che fu giustamente chiamato il rinnovatore dell'architettura italiana e "il più grande inventore di nuove idee architettoniche che [...] del duomo di Milano, poi eseguito dall'Amadeo; del 1492 è l'inizio di una più regolare attività al servizio della corte ducale, in Opere complete di F. M., IV, Bologna 1827; A. Gigli, Intorno alla patria di Bramante, Urbania 1885; G. Calvi, Notizie ...
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Origine. - Sull'origine delle carte da giuoco e sulla loro introduzione in Europa si è discusso e si discuterà ancora a lungo. Che la Cina sia stata la loro patria sin dal 1120 (tesi del Remusat) è affermazione [...] delle carte che venne de Serasinia e chiamasi tra loro Waib". L'origine araba è provata anche da una menzione esplicita degl'inventarî alla Luigi XII: re e regine portano la corona gigliata. In altri mazzi son raffigurati personaggi biblici o delle ...
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Nato a Rouen il 6 giugno 1606 e morto a Parigi il 30 settembre 1684. Studiò nel collegio dei gesuiti dal 1615 al 1622: furono studî sereni e serî da cui il C. derivò forse quella singolare predilezione [...] conte di Gormas, perché egli si accenda, e sfidi a morte e uccida l'offensore, ch'è una delle prime spade del regno, ma ch'è a nel '700: G. Gigli tradusse Nicomède, col titolo La gara della virtù (Siena 1701) e Horace con L'amor della patria sopra ...
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Proclamata stato indipendente in seguito al crollo militare giapponese, la C. ha visto successivamente costituirsi (v. oltre Storia) sul suo territorio, nel 1948, due stati separati dal 38° parallelo, [...] 640.000 ha, era destinata alla coltivazione. Il riso rappresenta tuttora la coltura più diffusa (1957: 1.049.000 ha, 30-860.000 q). Seguono: l'orzo (1957:815.000 ha, 7.200.000 q), il frumento (1957: 144.000 ha, 1.330.000 q), la soia (1957: 277.000 ha ...
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Comprendono tutte le preparazioni adoperate per curare il corpo (viso, mani, capelli, unghie), per mantenerne e metterne in rilievo la bellezza, ovvero per procurare a chi fa uso di essi una bellezza artificiale.
Oriente. [...] salvia per i denti; la biacca, il sublimato d'argento, il borace, l'allume, accanto a mandorle e fave, a limone, aceto e chiaro d'uovo . Quella (1557) del piccione, ripieno di terebentina, gigli, uova, miele, conchiglie e canfora, da cuocersi e ...
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La scrittura e la lingua. - I più antichi esempi di scrittura del mondo cretese-miceneo sono stati trovati a Creta e risalgono a circa il 2000 a. C.: si tratta in generale di pochi segni isolati in scrittura [...] su stratificazioni sicure. Datati sono i begli affreschi con gigli di Amnisós (fine del minoico medio III: XVI- Sc. Atene, n. s. III-IV (1941-42), p. 9 segg. Divinità cretesi: L. Banti, in Studi e mater. cit. Culto dei morti: J. Wiesner, Grab und ...
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. È una tecnica speciale dell'arte metallica, per la quale si ottiene un effetto policromo mediante l'incrostazione di diversi metalli. Il nome proviene da ‛Agiam, nome della Persia presso gli Arabi, e [...] i gigli sul secondo pugnale, dal manico pure decorato a gigli, ma sbalzati su una foglia aurea, gigli che di cui ha già atterrato e addenta una. In quanto alla tecnica, qui l'artista ha impresso, su una lamina di un'amalgama di ferro e argento, ...
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MICKIEWICZ, Adam
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato a Nowogródek - o nel vicino villaggio di Zaosie - il 24 dicembre 1798, morto a Costantinopoli il 26 novembre 1855. Figura dominante nella storia letteraria [...] popolari (precetto magnificamente eseguito nella ballata Lilje "Gigli"); andare in cerca di ciò che è il 1838 e il 1840, e da alcuni mal riusciti tentativi in lingua francese, l'opera poetica del M. si chiude con il Pan Tadeusz. Non cessa del tutto ...
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Antichità. - Un ramo sottile, curvato e ripiegato su sé stesso, dovette già in età preistorica suggerire con la semplicità dell'operazione, la leggerezza della materia, la grazia della forma, il primo [...] nel XIII le Madonne coronate, p. es., nella cripta di Anagni). L'oreficeria barbarica applicò alle corone la sua tecnica di trafori e d' a poco a poco in Francia si trasformano nei gigli della casa regnante. Poi le corone furono foggiate variamente ...
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gigliato
agg. e s. m. [der. di giglio]. – 1. a. Che ha l’emblema o l’impronta del giglio: stemma, vessillo g.; monete g., con riferimento a monete antiche. Nel linguaggio sport., s. m. pl., i gigliati, i calciatori della Fiorentina, così detti...
giglio
gìglio s. m. [lat. līlium, con dissimilazione della cons. iniziale]. – 1. a. In botanica, genere di piante liliacee (lat. scient. Lilium), con una ottantina di specie dell’emisfero boreale, molte delle quali (con numerosi ibridi) sono...