ARNOLFINI, Girolamo
Gemma Miani
Nacque a Lucca, dove fu battezzato il 7 marzo 1490, figlio secondogenito di Lazzaro e di Chiara Bernardi. Come il fratello Bartolomeo, esercitò la mercatura in collaborazione [...] bosco di San Pancrazio. Nel 1553 comprò da Matteo di S. Gigli una casa a Lucca in contrada San Giusto; nel 1556 un' casa il duca di Ferrara Ercole II d'Este. Fu inviato l'anno successivo come ambasciatore presso Carlo V. Nello stesso anno fu inviato ...
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CONTI, Cosimo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 4 marzo 1809 dal conte Giuseppe, maggiordomo di Maria Anna di Savoia, duchessa del Chiablese, sulla quale esercitò un forte ascendente finché non fu [...] 52) e con la richiesta al vescovo di Sutri di autorizzare l'apertura dì corsi elementari per studenti di ambo i sessi.
Il bilancio l'importanza delle macchine (Sulla campagna di Roma, Firenze 1846: otto lettere, una all'ab. Coppi, le altre a O. Gigli ...
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GUINIGI, Michele
Franca Ragone
Terzo e ultimo figlio di Lazzaro di Bartolomeo, nacque a Lucca intorno agli anni Trenta del Trecento; apparteneva al ramo della famiglia che a Lucca più di tutti fu coinvolto [...] le lettere ed altri scritti inediti o rari, a cura di O. Gigli, Firenze 1857, pp. XXXII, 199-205; G. Sercambi, Croniche, Lucca, II, Carteggio degli Anziani dal 1333 al 1400, a cura di L. Fumi, Lucca 1903, ad ind.; Inventario dell'Archivio di Stato in ...
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BENVENUTI DE' NOBILI, Bernardo (Bernardo di Cino, Bernardo Cini, Bernart du Signe o du Cine)
Eugenio Ragni
Nato a Firenze in data sconosciuta - da collocare forse tra il secondo e il terzo decennio del [...] campo azzurro con al centro due spade incrociate) dei gigli di Francia; lo stemma così modificato è disegnato nel 29 marzo 1388.
Nel 1389 è a Parigi, e viene citato come "maitre de l'hotel du duc de Berry". Il B. aveva a più riprese prestato denaro o ...
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BUSSOTTI (Bussoti), Bartolomeo
Luisa Bertoni Argentini
Nacque a Bibbiena intorno al 1520 e in ancor giovane età si trasferì a Roma, dove si iniziò alla pratica mercantile presso Bindo Altoviti, uno [...] le spese sostenute per la lega contro il Turco e per l'invio del contingente pontificio a Lepanto, il tesoro dello Stato della tesoriere fino al maggio 1572, quando venne sostituito dal bolognese Tommaso Gigli.
Morì a Roma il 5 apr. 1576.
Fonti e ...
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BOLOGNINI, Bartolomeo
Antonio L. Pini
Nato a Bologna verso la metà del sec. XIV da Bolognino detto "della Seta" e dalla lucchese Iacopa di Coluccio Migliorati, il B. fu uno dei principali produttori [...] assieme a Guido Pepoli e a Giovanni Canetoli legum doctor, con l'incarico di convincere Innocenzo VII a trasferirsi a Bologna per meglio sul suo stemma uno stambecco azzurro rampante, il lambello coi gigli di Francia.
Il B. morì il 2 luglio 1411. ...
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BELLANTI, Andrea
Gaspare De Caro
Nacque a Siena nella seconda metà del sec. XV e fu membro dell'antica e potente famiglia del Monte dei Nove. Non ebbe tuttavia una parte di rilievo nelle vicende cittadine: [...] la. vendita dell'allume in Inghilterra: egli s'impegnava a consegnare l'allume in Londra a Giovanni Campucci, altro mercante lucchese, e il Gigli s'incaricava della vendita assumendosene i rischi. Nell'anno successivo il B. ottenne, per 20.000ducati ...
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gigliato
agg. e s. m. [der. di giglio]. – 1. a. Che ha l’emblema o l’impronta del giglio: stemma, vessillo g.; monete g., con riferimento a monete antiche. Nel linguaggio sport., s. m. pl., i gigliati, i calciatori della Fiorentina, così detti...
giglio
gìglio s. m. [lat. līlium, con dissimilazione della cons. iniziale]. – 1. a. In botanica, genere di piante liliacee (lat. scient. Lilium), con una ottantina di specie dell’emisfero boreale, molte delle quali (con numerosi ibridi) sono...