CASTELNUOVO, Enrico
Benito Recchilongo
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1839, da famiglia ebraica. Aveva appena un anno e mezzo, quando suo padre abbandonò la famiglia per andare a vivere in Egitto; la madre [...] 208, 438, 568; A. Fradeletto, E. C., in Nuova Antologia, 1° apr. 1922, p. 201; L. Gigli, Il romanzo ital. da Manzoni a D'Annunzio, Bologna 1914, pp. 158 s.; L. Russo, I narratori, Roma 1923, pp. 76 s.; A. Vallone, Il romanzo ital. dalla scapigliatura ...
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BALSAMO CRIVELLI, Gustavo
Alberto Frattini
Nato a Torino il 25 febbr. 1869, primogenito di Carlo - marchese di Zelo Surrigone e Terdobbiate - e di Ersilia Bevilacqua, ebbe come maestri nello studio [...] tempo su un piano nazionale (vi scrissero, fra gli altri, L. Einaudi, A. Labriola, F. Turati) a La Fiaccola ( 201; I Periodici di Messina. Bibliografia e storia, Milano 1961, p. 95; L. Gigli, E. De Amicis,Torino 1962, pp. 392, 396; La cultura ital. ...
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Letterato, commediografo, poligrafo (Siena 1660 - Roma 1722). Prese il cognome di un prozio che lo aveva adottato, mutando quello paterno di Nenci. Professore all'univ. di Pavia (1698), spirito arguto [...] e fortunata la sua commedia Il don Pilone, ovvero il bacchettone falso (1711), adattamento paesano del Tartuffe di Molière; in L'avarizia più onorata nella serva che nella padrona ovvero La sorellina di don Pilone (rappr. 1712; pubbl. 1721) derise la ...
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GIGLI, Giacinto
Filippo Crucitti
Nacque a Roma, nel rione Pigna, il 23 nov. 1594. Di famiglia benestante appartenente alla classe media romana, fu l'unico figlio di Giovambattista e di Plautilla Bongiovanni, [...] nazionale, Vitt. Em. 811, cc. 1-528; Bibl. apost. Vaticana, Vat. lat. 8717, cc. 1-547). Le Memorie sono l'unica opera del G. finora pubblicata: G. Gigli, Diario romano, 1608-1670, a cura di G. Ricciotti, Roma 1958.
Il G. inoltre è autore di: Selva di ...
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Letterato (Civitanova Marche 1507 - Roma 1566). Dapprima precettore a Firenze (1525-29), dove frequentò B. Varchi, fu poi (1529-43) segretario di monsignor Giovanni Gaddi a Roma, dove ebbe priorato, badia, [...] per incarico del cardinale, Venite all'ombra dei gran gigli d'oro, censurata da L. Castelvetro, diede luogo a una famosissima polemica: di nove sonetti, nei quali ripeteva contro il suo censore l'accusa di eresia e di aver fatto uccidere a tradimento ...
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Nei Vertebrati Tetrapodi il p. è il segmento distale dell’arto posteriore, detto anche autopodio. Si divide a sua volta in: basipodio (tarso), metapodio (metatarso), acropodio (falangi). Il tarso è costituito [...] C. e conosciuta con il nome cinese di cin lien («gigli d’oro»). Consisteva nella deformazione dei p. delle donne misurazione dei versi in p. e la lettura dei versi facendo sentire l’inizio e la fine di ciascun piede.
In rapporto ai tempi primi ...
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Poeta svedese (Gärdslösa 1793 - Stoccolma 1823). Fuori d'ogni scuola e d'ogni polemica, sembra racchiudere nella vita breve e infelicissima, come nella poesia, l'essenza stessa del romanticismo. Da esordî [...] classicistici la sua produzione (l'epos esametrico Wladimir den store "Vladimiro il grande", 1817; le liriche Liljor i Saron "I gigli di Saron", 1821; i drammi in versi Martyrerna "I martiri", 1821; Bacchanterna "Le Baccanti", 1822, e altri) si ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] anni Beatrice per la prima volta lo salutò e gli rivolse la parola: per l'A. fu la perfetta "beatitudine". Il suo amore non cercava altro che la stessi Studi, XX (1937), a cura di A. Gigli-G. Vandelli - recensioni, schede, annunzi bibliografici, ecc ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] , où le rut de la chair se mêle au rut de l'ame, où l'ithyfallie domine le désespoir; cette provocation à la mort et ces un pavone), e ci sono foreste nei quadri dei simbolisti, gigli (anche neri), gladioli, pavoni, uccelli azzurri, liocorni, grifi ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] Ferrara non era venuto meno neppure dieci anni dopo la partenza per l'esilio. A Vienna infatti il C. procurò di acquistare dei libri canzone d'Annibal Caro "Venite all'ombra dei gran gigli d'oro", Venezia 1572; La Poetica d'Aristotele volgarizzata ...
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gigliato
agg. e s. m. [der. di giglio]. – 1. a. Che ha l’emblema o l’impronta del giglio: stemma, vessillo g.; monete g., con riferimento a monete antiche. Nel linguaggio sport., s. m. pl., i gigliati, i calciatori della Fiorentina, così detti...
giglio
gìglio s. m. [lat. līlium, con dissimilazione della cons. iniziale]. – 1. a. In botanica, genere di piante liliacee (lat. scient. Lilium), con una ottantina di specie dell’emisfero boreale, molte delle quali (con numerosi ibridi) sono...