L'archeologia delle pratiche cultuali. Estremo Oriente
Maria Carlotta Romano
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Cina
In tutto l'Estremo Oriente la generalizzata adozione di materiali deperibili [...] le Elegie di Chu (Chu ci) sono forse le più note. L'importanza rituale della musica è poi confermata, soprattutto nelle regioni del cerimoniale è confermato sia dalla forma con larga lama ottusa e punta arrotondata, evidentemente inutile a scopo ...
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Stato dell’Asia centro-meridionale, situato sul versante meridionale del sistema montuoso dell’Himalaya orientale. Confina a N con la Cina e a S con l'India.
Il territorio è costituito da tre sezioni [...] solo con il 33,2% al PIL (2003); l’industria, invece, occupa circa l’1% della popolazione, ma contribuisce con il 39,5 -p‛yug che, nel 1907, dopo la rinuncia dell’ultimo lama, si proclamò sovrano ereditario. Con il Trattato di amicizia del ...
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(o Ulan Bator; cinese K’ulun) Città capitale della Mongolia (fino al 1924 Urga; 1.520.381 ab. nel 2017), capoluogo della municipalità omonima, coincidente con l’area coperta dall’agglomerazione urbana, [...] dei Mongoli, a E il sobborgo commerciale, nel mezzo l’antico quartiere fortificato cinese. Principale centro politico, culturale, economico famoso per il grande monastero, ove risiedeva il gran Lama. Vi ha sede gran parte dell’industria mongola, con ...
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Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva dinastia [...] homo erectus). A circa 30.000 anni fa si data la comparsa di homo sapiens sapiens, cui è associata l’industria su lama; le popolazioni paleolitiche basavano la loro sussistenza sullo sfruttamento dei boschi e sulla pesca. Nel Neolitico medio, dal 5 ...
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(sp. Cordillera de los Andes) Il principale sistema montuoso del Sudamerica (e uno dei maggiori del mondo), che si sviluppa per 7500 km dal Golfo di Paria (10° lat. N) al Capo Horn (56° lat. S), interessando [...] fa. Tra il 6° e il 5° millennio a.C. avvenne la domesticazione di piante (patata, zucca) e animali (lama). La coltivazione del mais, più tarda, permise l’accantonamento di surplus. Tra il 3° e il 2° millennio iniziarono la produzione di ceramica, il ...
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(cinese Lasa) Città capitale della regione autonoma del Tibet (129.490 ab. nel 2003), situata a 3650 m s.l.m. sul fondovalle ben coltivato e alberato del Kichu, affluente del Brahmaputra. Il nome significa [...] un tempo monastero, palazzo (già residenza del Dalai-lama), fortezza e santuario; in passato vi abitavano alcune siano forse avanzi del 7°. Il monastero di Drepung, 6 km a O di L. (fondato nel 1414), è il più vasto del Tibet; notevoli pure quelli di ...
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Geografia Umana ed economica
di Pasquale Coppola
Stato dell'Asia centro-orientale. Le numerose vertenze che interessano l'esteso perimetro di frontiera della C. risentono favorevolmente della scelta [...] causa sono i Tibetani: benché siano (almeno ufficialmente) soltanto 6 milioni, la diffusione internazionale del buddhismo e l'azione del Dalai Lama in esilio pongono sotto gli occhi del mondo la loro aspirazione a una maggiore indipendenza da Pechino ...
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Geografia Umana ed economica
di Pasquale Coppola
Stato dell'Asia centro-orientale. Le numerose vertenze che interessano l'esteso perimetro di frontiera della C. risentono favorevolmente della scelta [...] causa sono i Tibetani: benché siano (almeno ufficialmente) soltanto 6 milioni, la diffusione internazionale del buddhismo e l'azione del Dalai Lama in esilio pongono sotto gli occhi del mondo la loro aspirazione a una maggiore indipendenza da Pechino ...
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I Greci in Asia
Laura Buccino
Poul Pedersen
Marcello Spanu
Roberta Belli Pasqua
Klaus Tuchelt
Alessandra Bravi
La colonizzazione greca in asia
di Laura Buccino
Profilo storico
Periodo minoico [...] dalla capitale Boğazköy-Khattusha. L'iscrizione in accadico, incisa sul bordo della lama, ricorda come "Tudkhaliya il et de Doura-Europos, in Mana, 1, 2 (1945), pp. 403-14; L.T. Shoe, Architectural Mouldings of Dura-Europos, in Berytus, 9 (1948), pp ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] modo, intorno ai 4000 m, sulla puna, a tre giorni di cammino verso l'alto, si trovavano pastori Chupaychu addetti alla sorveglianza delle greggi di alpaca e lama della collettività, così come un certo numero di loro conterranei incaricati di estrarre ...
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lama1
lama1 s. f. [dal fr. lame, che è il lat. lamĭna «lamina»]. – 1. a. La parte principale di un utensile destinato a tagliare e avente quindi un bordo (talora anche tutti e due) molto affilato: la l. del coltello, del rasoio, della spada,...
spada
s. f. [lat. spatha, dal gr. σπάϑη, propr. «spatola», strumento dei tessitori e dei farmacisti]. – 1. Arma bianca non inastata, a lama per lo più lunga (80-120 cm), diritta e appuntita (in ciò differenziandosi dalla sciabola, che ha lama...