COLLINA, Francesco Saverio
Licia Donati
Nacque a Roma il 10 febbr. 1854 da Giuseppe e da Ginevra Palmieri.
Scarse le notizie di una vita abbastanza povera di avvenimenti esterni, che si svolse, molto [...] il 30 giugno 1877 sotto la direzione di L. Mancinelli, ottenendo un caloroso successo.
I critici furono concordi Accademia di S. Cecilia, Roma 1970, II, p. 438; A. De Angelis, L'Italia musicale d'oggi. Diz. dei musicisti, Roma 1928, pp. 145 s.; U. ...
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BASSANI, Ugo
Fabio Fano
Nacque a Padova (o Verona) il 5 giugno 1851. Dopo aver coltivato gli studi letterari, si dedicò alla musica, seguendo al conservatorio di Milano i corsi di pianoforte e composizione [...] musicali italiane (A. Boito, G. Martucci, A. Catalani, A. Coronaro, Teresa Tua, G. Buonamici, B. Cesi, G. Sgambati, L. Mancinelli, ecc.) e straniere (F. Liszt, A. Rubinstein), che più volte ospitò e con le quali ebbe corrispondenza epistolare, di cui ...
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DALL'OLIO, Cesare
Valerio Vallini
Nacque a Bologna nel settembre 1849. Allievo di A. Busi al conservatorio di Bologna il D. esordì nel 1873 presso il teatro della Società Felsinea a Bologna, con un [...] insegnante, il D. fu chiamato nel 1884 da L. Mancinelli alla cattedra di armonia e organo dei Liceo musicale ss.; Id., in Enc. dello Spettacolo, IV, Roma 1957, col. 26; L. Trezzini, Due secoli di vita musicale - Storia del teatro Comunale di Bologna, ...
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DELLI PONTI, Raffaele
Giancarlo Brioschi
Nacque a Napoli il 5 genn. 1864 da Alessandro e da Elisabetta Colannes. La sua formazione musicale avvenne presso il conservatorio di Napoli, ove studiò pianoforte [...] trascrisse invece per violino e pianoforte, dall'opera Andrea Chénier, l'improvviso "Un di all'azzurro spazio" e, per piccola canto e pianoforte, quella di Paolo e Francesca di L. Mancinelli e quelle di Romanticismo, Guido del Popolo e Anna Karenina ...
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GUASTAFERRO, Antonino
Pasqualino Bongiovanni
Nacque a Santa Caterina Villarmosa (nell'odierna provincia di Caltanissetta) il 2 ag. 1736 da Giuseppe, giudice della corte civile, e Clara Bruno.
Dal 1751 [...] e tra il 1760 e il 1762 frequentò la scuola di nudo presso l'Accademia di S. Luca, prendendo parte a due concorsi nell'aprile del nel 1764 su incarico della famiglia Narni Mancinellil'arredo pittorico completo, segnalato dalla letteratura periegetica ...
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Orlandi, Vittorio
Caterina Vagnozzi
Italia • Cassano Magnago, 1940 • Specialità: Salto ostacoli
Animato da straordinaria passione, maturò da autodidatta l'eccezionale bagaglio tecnico che gli consentì [...] tra i principali artefici della medaglia di bronzo italiana, insieme ai due fratelli D'Inzeo e a Graziano Mancinelli. L'anno successivo fu quarto individuale agli Europei di Hickstead (con Fiorello). Dirigente sportivo di grande spessore, è stato ...
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Pittore (Napoli 1813 - Palazzolo Castrocielo, Caserta, 1875). Allievo a Napoli di C. Angelini, fu poi a Roma, dove subì l'influsso di P. Cornelius e di F. Overbeck. Dal 1853 insegnò all'Istituto di belle [...] arti di Napoli. Coltivò specialmente la pittura religiosa (molti quadri in chiese di Napoli). Dipinse anche ritratti, migliori delle composizioni accademiche ...
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MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] ma il soprannome dato al nonno, "Mancino", divenne Mancinelli (vv. 103-108). Del padre ricorda la partecipazione p. 667). Mentre a Parigi nel 1505 Iodoco Badio Ascensio curò l'edizione delle sue opere corredandole di un vero e proprio commento. Nel ...
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MANCINELLI, Giulio
Anna Rita Capoccia
Nacque a Macerata il 14 ott. 1537, da agiata famiglia, primogenito di Leonardo, dottore in diritto canonico e civile, e di Antonia Costa, cultrice di letteratura [...] 14 maggio 1558, a Loreto, dove rimase per sei mesi. Proseguì il noviziato a Roma e si applicò "negli uffici humili, e bassi con l'istesso, e maggior disprezzo di sé medesimo" (Cellesi, 1668, p. 50) e negli studi.
I suoi familiari e amici cercarono di ...
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MANCINELLI, Gustavo
Cinzia Beccaceci
Figlio del pittore Giuseppe e di Maddalena Arnoldi, nacque a Roma intorno al 1841. Il debutto del M. fu precoce; partecipò infatti in qualità di allievo alla Biennale [...] pp. 89 s.; G. Russo, La Camera di commercio di Napoli dal 1808 al 1978, Napoli 1985, p. 288; La pittura in Italia. L'Ottocento, II, Milano 1990, pp. 510, 516; M.A. Fusco, ibid., p. 896; Palermo. Esposizione nazionale 1891-1892, Palermo 1991, pp. 489 ...
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