Gran Maestro dell'ordine di San Giovanni (n. 1494 - m. 1568); eletto nel 1557, cercò di riprendere Tripoli, ma per colpa del viceré di Sicilia, Giovanni de la Cerda, suo alleato, la spedizione fallì. Resistette [...] per quattro mesi (1565), in Malta, all'assedio di 200 navi turche, fino all'arrivo di rinforzi. Fece allora costruire da ingegneri italiani una nuova città bastionata, che si chiamò La Valletta. ...
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Uomo politico russo (Pietroburgo 1845 - ivi 1900), seguì la carriera diplomatica e (1896) da ambasciatore a Copenaghen fu nominato ministro degli Esteri. La sua politica, volta a rafforzare l'amicizia [...] (1899) con Delcassé. Per suggerimento di M. la Russia intervenne nei Balcani durante la guerra greco-turca (1897) ed ebbe parte direttiva nel blocco europeo a Creta. In Estremo Oriente, con l'accordo (1898) con la Cina, la Russia dava inizio alla sua ...
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Figlio (m. 1418) di Radu I, salì al trono nel 1386 e per i suoi vasti possessi, che si estendevano dai Carpazî fino al Mar Nero, fu continuamente in guerra con i Turchi. Partecipò alla crociata di Sigismondo [...] propria indipendenza fortemente limitata dagli Ottomani. Solo la sconfitta subita ad Angora dai Turchi per opera dei Mongoli (1402) e le lotte scoppiate fra i Turchi stessi fecero riacquistare a M. la piena indipendenza, che durò sino al 1417 quando ...
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Arcivescovo di Canterbury (m. Canterbury 624). Gregorio Magno lo inviò a convertire gli Angli (601) e s. Agostino di Canterbury lo nominò vescovo di Londra, capitale del regno di Sebert, nipote e vassallo [...] di Etelberto di Kent. Etelberto fece costruire per M. la chiesa di S. Paolo a Londra. Respinto il cristianesimo dai successori di Etelberto, M. fuggì in Italia donde fu richiamato da Eadbaldo (617) senza però essere accettato come vescovo dai ...
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Tipografo tedesco (n. Marchsam - m. 1516), attivo a Roma nel 1493-94. Stampò con Giovanni da Besicken molte opere, per lo più di piccole dimensioni. Dopo il 1504 fu attivo a Napoli. Dopo la morte di M. [...] la stamperia fu condotta dalla vedova Caterina de Silvestro. ...
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Pittore (n. castello di La Châtre, Bourbonnais, 1470 circa - m. Arezzo 1529). Soprattutto pittore di vetrate; a Roma, sotto il pontificato di Giulio II, lavorò alle finestre del Vaticano, distrutte nel [...] sacco della città (1527) e, poi, alle mirabili vetrate di S. Maria del Popolo. Dal 1519 ad Arezzo, realizzò le vetrate e gli affreschi nelle volte della cattedrale ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] Vettore (2478 m.) la cima più alta dei Sibillini. La popolazione aveva fama di rudezza montanara: la nurcina severitas che inverno, si riduceva ad appena cinque d'estate; ma c'era allora la siesta di almeno un'ora e mezza. Il lavoro era di tre specie ...
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MANCINO (Almanchino), Giuliano
Paolo Russo
Non si conosce la data di nascita di questo scultore originario di Carrara, figlio di Simone "del Manchino" che, come si ricava dal suo testamento (1519), [...] a quella del Sarcofago di gentildonna della chiesa palermitana di S. Maria di Gesù (Accascina, G. M., 1959, p. 331). A Modica si ascrivono al M. la statua della Madonna della Neve nella chiesa di S. Giorgio (atto del 1511: Belgiorno; Accascina, G ...
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MAGRI, Gennaro (Gennariello)
Rita Zambon
Non si conosce la data di nascita di questo ballerino, coreografo e trattatista napoletano, attivo in varie piazze italiane ed europee tra il 1758 e il 1782. [...] subito dopo l'uscita del Trattato fu pubblicato un libello a firma di Sgai, ex ballerino, che attaccava il M. per la presunta ignoranza delle fonti antiche, per gli errori di grammatica e ortografia, che facevano inorridire un fiorentino quale egli ...
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MARCO Romano
Laura Di Calisto
Non si conosce la data di nascita di questo scultore attivo tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo; problematico risulta anche ricostruirne il profilo biografico [...] alcuni artisti, tra cui Tino di Camaino, a prendere le distanze dall'arte di Giovanni Pisano (ibid.).
Di M. non si conoscono né il luogo né la data di morte.
Fonti e Bibl.: F. Cornaro, Ecclesiae Venetae…, VI, Venetiis 1749, p. 387; G. Moschini, Guida ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...