Pittore (n. Genova 1603 - m. dopo il 1676), figlio di Taddeo. Collaborò con il fratello Giovanni Andrea alla decorazione delle chiese dell'Annunziata del Guastato e del Gesù a Genova. Realizzò, sempre [...] a Genova, la decorazione della cappella nel palazzo ducale, e quella di S. Siro. ...
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Architetto (n. Bologna 1390 circa - m. tra il 1430 e il 1447), padre di Aristotile; allievo di Giovanni da Siena, attese a costruzioni militari a Perugia e a Bologna. Ideò e diresse a Bologna (1430) la [...] ricostruzione di parte del palazzo degli Anziani ...
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Incisore (n. Strasburgo 1590-93 circa - m. Roma 1662). Figlio e scolaro di Matthäus, svolse in Roma la sua attività, molto apprezzato dai contemporanei. Riprodusse opere di Bernini, di Pietro da Cortona, [...] di G. Lanfranco, ecc., e illustrò varî libri ...
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Pittore (m. Padova 1450), d'origine tedesca noto solo come collaboratore del cognato A. Vivarini: l'Incoronazione della Vergine a S. Pantaleone (1444) e la Madonna in trono nell'Accademia di Venezia (1446). ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] i cui bestseller superano senza difficoltà il milione di copie. È il caso di due scrittrici, M. Tawara e B. Yoshimoto (autrice la prima di poesie, la seconda di romanzi) e di uno scrittore, H. Murakami, che hanno suscitato enormi consensi di pubblico ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] nodo idrografico, i monti Loma e Nimba e gli apparati vulcanici del Camerun, ove si raggiungono i 4100 m). Ben diversa è qui la morfologia: per le mutate condizioni climatiche, che spiegano lo sviluppo di reti idrografiche formate da fiumi perenni ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] I giovani autori che hanno inaugurato il realismo aneddotico sono, accanto a Plomp, H. Vervoort, J. Donkers, G. Luijters e la scrittrice M. van Keulen, che in Bleekers zomer («L’estate di B.», 1972), Van lieverlede («A poco a poco», 1975) e Overspel ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] contempo nuovo vigore al nazionalismo. Nel 1951, alla vittoria ottenuta dal nuovo primo ministro M.H. Mossadeq con la nazionalizzazione del settore petrolifero, la Gran Bretagna reagì con l’embargo economico. Il contrasto tra lo scià, contrario alla ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] i poeti V. Čumak, V. Ellan-Blakytnyj, V. Sosjura, e i prosatori J. Janovskij e O. Dosvitnij; nel teatro emerse la figura di M. Kuliš. Meno ascrivibili a una corrente letteraria sono personalità come l’umorista O. Vyšnja, il parodista K. Burevyj, il ...
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Stato dell’Africa australe, che occupa l’estrema parte meridionale del continente, confinando a NO con la Namibia, a N con il Botswana e lo Zimbabwe, a NE con il Mozambico e lo Swaziland, e inglobando, [...] costituita da una serie di piani ondulati, con altezza variabile fra 150 e 600 m s.l.m., separata dalla costa mozambicana dai Monti Lebombo. Più a S, la regione costiera si restringe di molto; solamente nel N del Natal, fra Swaziland e Mozambico ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...