Maniera d’arte elaborata, dotta, raffinata, propria della letteratura e della poesia greca (Callimaco, Teocrito ecc.) nel periodo detto alessandrino o ellenistico (4°-1° sec. a.C. ➔ ellenismo).
Preannunciato [...] radicalmente le condizioni della vita politica, sociale, religiosa – la letteratura si volge alla grande tradizione classica come oggetto d appunto, delle Grazie), al parnassianesimo e al decadentismo, da Ch.-M.-R. Leconte de Lisle a P. Loüys, al D’ ...
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Poeta medievale tedesco (n. 1170 circa - m. Würzburg 1230 circa). W. toccò tutti i motivi della lirica del tempo: trattò con accento dolcissimo la lirica d'amore nei toni della hohe e della niedere Minne, [...] , Federico il Cattolico, lo tenne in grande onore; non così Leopoldo VII, sicché il poeta si vide costretto ad abbandonare la corte di Vienna e a iniziare una vita di peregrinazioni. Capitò a Magonza all'epoca dell'incoronazione di Filippo di Svevia ...
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Scrittore francese (Parigi 1924 - Choisel 2016). Tra i protagonisti della scena letteraria del suo paese, ha confermato, dopo il successo di Vendredi ou les limbes du Pacifique (1967) e di Le roi des aulnes [...] couleuvrine (1994); Le miroir des idées (1994); Eléazar ou la source et le buisson (1996); Journal extime (2002); Les vertes lectures (2006); Voyages et paysages (2010); Je m'avance masqué (2011); Les fausses fenêtres (post. 2024). L'opera narrativa ...
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Scrittore italiano (Polizzi Generosa, Palermo, 1882 - Fiesole 1952); prof. di letteratura tedesca nelle univ. di Torino (1909-10) e di Roma (1910-17), poi nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano [...] di cui prese in seguito la cittadinanza, e dove insegnò ( 1949 gli fu restituita la cattedra di Milano. articoli di critica, poi raccolti nei volumi La vita e il libro (3 voll., (a cura di G. Vallese, 1958); La città assoluta e altri scritti (a cura di ...
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Erudito e letterato (Roma 1637 - Firenze 1712). Il suo stile e la sua cultura enciclopedica gli riservarono un ruolo primario nel rinnovamento delle lettere italiane tra Seicento e Settecento. Fu autore [...] Romano, nel 1656 passò all'università di Pisa, dove fu allievo di M. Malpighi, G. A. Borelli e V. Viviani. Ammesso alla corte medicea l'ateismo, Lettera sopra la luce, Sopra l'effetto della vista in occasione d'osservare la cometa dell'anno 1664), ...
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Pseudonimo del poeta greco O. Alepudèlis (Candia 1911 - Atene 1996). Fu tra i primi (1935) a favorire la penetrazione del surrealismo nella cultura neoellenica. Nel 1979 gli è stato conferito il premio [...] Nobel per la letteratura.
Opere
Trasferitosi ad Atene, pur partecipando alle polemiche per lo svecchiamento in Italia col titolo Il metodo del dunque e altri saggi sul lavoro del poeta (a cura di P. M. Minucci, 1995). E. ricevette il premio Nobel per ...
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Critico letterario (Ginevra 1920 - Morges 2019). Psichiatra e professore di storia delle idee e di letteratura francese nell'univ. di Ginevra (1958-85), s'inserisce in quella illustre tradizione [...] (da A. Béguin e M. Raymond a J. Rousset) che ha contribuito, in modo determinante, al rinnovamento della critica. Fin dalle prime opere (Montesquieu par lui-même, 1953, trad. it. 1989; Jean-Jacques Rousseau: la transparence et l'obstacle, 1958 ...
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Avventuriero (Venezia 1725 - Dux, Boemia, 1798); figlio di attori, presto orfano di padre e affidato dalla madre (Giovanna Maria C., detta Zanetta) alla nonna materna, fu studente a Padova, chierico a [...] , violinista dal 1746 nel teatro S. Samuele a Venezia. Accolto come figlio dal senatore M. G. Bragadin, nel 1750 riprese la sua vita randagia attraverso la Francia, Dresda, Praga e Vienna, finché, tornato a Venezia nel luglio 1755, fu rinchiuso ...
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Scrittore francese (Elbeuf 1885 - Parigi 1967), il cui vero nome era Émile Herzog; dal 1947 il suo pseudonimo divenne nome legale. Compì gli studî classici a Rouen, dove fu allievo di Alain, quindi diresse [...] , 1931; Chateaubriand, 1938; Lélia ou la vie de George Sand, 1952; Olympia ou la vie de Victor Hugo, 1954; Les trois Dumas, 1957; Adrienne ou la vie de M.me de La Fayette, 1961; Prométhée ou la vie de Balzac, 1965). M. è autore anche di studî storici ...
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Economista e letterato (Chieti 1728 - Napoli 1787). A 16 anni scriveva dissertazioni di argomento politico, economico, archeologico; a 23 il classico trattato Della moneta (1751; 2a ed. con aggiunte, 1780) [...] rappresentative della capitale, specie con D. Diderot, F.-M. Grimm e M.me d'Épinay. Gli editti del 1764 sulla libera capolavoro, e pubblicò varie opere. Tra esse il famoso libretto per la musica di G. Paisiello, il Socrate immaginario, scritto (1775) ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...