Primo arcivescovo d'Inghilterra (m. Canterbury tra il 604 e il 609). Fu da s. Gregorio Magno (di cui era forse stato compagno) messo a capo della missione inviata da Roma agli Anglosassoni nel 596. Sbarcato [...] accolto da Etelredo re del Kent; organizzò un monastero a Canterbury e cominciò la predicazione, convertendo il re stesso (Pentecoste 597 secondo la tradizione, ma probabilmente più tardi) e 10.000 anglosassoni. Nonostante le difficoltà, che ...
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Successore (n. Todi - m. in Crimea 655) di Teodoro I, di cui era stato apocrisiario a Costantinopoli. Eletto nel luglio 649, in un momento assai critico per l'affermarsi del monotelismo sostenuto dagli [...] , convocò un concilio in Laterano (ott. 649) che condannò il monotelismo e gli editti imperiali in proposito (Ekthesis, Typos). La reazione di Costante II fu violentissima e portò nel 653, per mano dell'esarca Teodoro Calliope, all'arresto e alla ...
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(gr. ῞Ηβη) Divinità della religione greca, figlia di Era e Zeus, esprimeva direttamente con il nome la «giovinezza». Strettamente legata alla madre, come molte divinità femminili, appare quale ancella [...] la madre stessa nel suo aspetto di fanciulla (Hera pais). Nell’Iliade appare come coppiera degli dei. L’Odissea la presenta quale sposa di Eracle. Il culto di E., identificata con la indigena Iuventas, fu introdotto in ...
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Formula liturgica, adattamento delle parole evangeliche (Giovanni 1, 29) «Ecce agnus Dei, ecce qui tollit peccatum mundi», pronunciate da Giovanni Battista all’indirizzo di Gesù.
Fu introdotta nella messa [...] solenne dal papa Sergio I (m. 701) per essere cantata durante la frazione del pane eucaristico. Invalso poi (sec. 11°) l’uso della messa piana con il solo celebrante, fu ed è tuttora da questo recitata tre volte. Dal sec. 7°-8° (Ordo di s. Amando) si ...
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Predicatore (n. 1674 circa - m. Highgate, Middlesex, 1724). Studiò a Oxford, dove nel 1708 conseguì il dottorato in teologia. Sostenitore violento della causa tory e delle idee politico-ecclesiastiche [...] Chiesa, fu processato (1709) ai Comuni e poi (1710), in appello, alla Camera dei Lord per i suoi attacchi contro la tolleranza religiosa e contro gli whigs; sospeso dalla predicazione per 3 anni, apparve ai suoi sostenitori vittima di una ingiusta ...
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Ecclesiastico (n. 1319 circa - m. Roma 1397), secondogenito di Carlo II di Valois; vescovo di Beauvais (1336), arcivescovo di Rouen (1362) e di Auch (1374), patriarca titolare di Gerusalemme, appoggiò [...] dell'arcivescovado di Auch (1378), si trasferì a Roma, dove fu creato cardinale (1378) e patriarca di Aquileia (1381); ma la sua nomina provocò gravi discordie nel Friuli, sicché Urbano VI lo privò di tutte le sue dignità e del cardinalato (1388 ...
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Vescovo (n. 335 circa - m. 404 circa) di Cesarea di Palestina (dal 366 circa), nipote di Cirillo di Gerusalemme; compare nel 381 fra i partecipanti al concilio ecumenico di Costantinopoli e nel 384 ad [...] ecclesiastica in tre libri, la prima dopo quella di Eusebio di Cesarea, di cui rappresentava la continuazione, basata su una Storie di Rufino, Socrate e Gelasio di Cizico, che la usarono come fonte. Scrisse anche alcuni trattati dogmatici, pure ...
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Vescovo (n. 960 circa - m. Hildesheim 1022). Di nobile famiglia sassone, fu eletto vescovo di Hildesheim. Si preoccupò della cultura del clero, fondò monasteri, edificò chiese (come quella di S. Michele), [...] tutte le arti, tanto da passare alla leggenda come artista. Tra le opere d'arte più notevoli dovute alla sua ispirazione: la porta di bronzo, il cero pasquale (ispirato alle colonne coclidi) e due candelabri nella chiesa di S. Michele a Hildesheim ...
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Cronista e teologo (n. Norwich 1258 circa - m. 1328); domenicano, baccelliere, fu poi maestro a Oxford (1302-07, 1314-15), con un intervallo a Parigi; nel 1324 fu lettore nel convento domenicano di Londra. [...] al De consolatione di Boezio. I suoi Annales sex regum Angliae, che concernono la storia inglese relativa agli anni 1135-1307, sono importanti soprattutto per la parte riguardante il regno di Edoardo I. Scrisse inoltre opere di astronomia, trattati ...
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Figlia (n. 1270 circa - m. Estremoz 1336) di Pietro III d'Aragona e di Costanza di Sicilia, sposò nel 1282 Dionigi re di Portogallo. Intervenne pacificatrice nella lotta del marito contro il fratello Alfonso [...] Accusata di aver parteggiato per quest'ultimo, fu confinata ad Alenquer, ma alla fine ottenne una piena riconciliazione. Si ritirò dopo la morte del marito (1325) nel convento di S. Chiara a Coimbra, dedicandosi a opere di carità, soprattutto durante ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...