Ecclesiastico francese (n. Normandia 1412 circa - m. Roma 1483). Venuto a Roma fu creato da Eugenio IV vescovo di Angers e cardinale (1439). Legato in Francia (1451-52), tentò invano, durante le trattative [...] nella riforma dell'università di Parigi e iniziò (1452) la revisione del processo di Giovanna d'Arco. Dal 1477 fu Maggiore); per due volte vanamente, nel 1458 e nel 1464, aspirò alla tiara. Dal figlio Girolamo prese origine la casa dei Tuttavilla. ...
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Senatore romano (m. 409), cugino di s. Marcella, discepolo di s. Girolamo. Mortagli nel 397 la moglie (Paolina figlia di s. Paola), vestì l'abito monastico (continuando le sue mansioni senatorie) e si [...] s. Girolamo, che P. sollecitò perché traducesse il Περί ἀρχῶν ("Sui principî") di Origene e intervenisse nella questione di Gioviniano (contro il quale però non condivise la violenta reazione di Girolamo). Festa, nel Martirologio romano, 30 agosto. ...
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Mistica (n. in Sassonia 1212 circa - m. nel monastero di Helfta 1283); beghina a Magdeburgo, narrò (1250-69) le sue esperienze mistiche in una prosa lucida e incisiva, tramezzata da poesie di alto valore; [...] Enrico di Halle (Das fliessende Licht) e un settimo libro fu aggiunto da M. dopo che si era ritirata (1270) nel monastero di Helfta, ove erano Matilde di Hackeborn e Gertrude la Grande. Scritto in basso tedesco, Das fliessende Licht ci resta in due ...
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Discendente (n. 995 - m. 1030) di Aroldo I Hårfager, fu alla corte del duca di Normandia a Rouen (1013-14). Divenuto re (1016), si impegnò nel riordinamento civile ed ecclesiastico del paese. Inviso all'aristocrazia, [...] riconquistare il trono con le armi, ma fu sconfitto e ucciso nella battaglia di Stiklestad. Fu considerato, pochi anni dopo la morte, il santo nazionale della Norvegia e quello principale di tutto il Nord dell'Europa: ma fu canonizzato solo nel 1888 ...
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Teologo (Brecht 1554 - Lovanio 1623), gesuita. Prof. a Lovanio (1584-1600), il suo insegnamento fu turbato dalla violenta polemica suscitata, contro le sue Theses theologicae (1586), da M. Baio che l'accusava [...] di posizione non ortodossa nella dottrina dell'ispirazione biblica. Terminata la contesa per l'intervento papale, L. pubblicò il De ultime opere di L. sono studî ascetici che testimoniano la sua sensibilità religiosa, come l'opera teologica ne attesta ...
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Canonico (m. 1154) e tesoriere del capitolo della cattedrale di York (1130); la sua elezione (1142) ad arcivescovo, approvata da Innocenzo II, fu contrastata, sotto l'accusa di simonia e d'ingerenza del [...] i suoi autorevoli avversarî, dal ritiro penitente di Winchester fu riportato in sede (1154) da Anastasio IV; gli oppositori furono accusati d'averne provocata la morte con il veleno due mesi dopo. Onorio III lo dichiarò (1226) santo. Festa, 8 giugno. ...
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Figlia (n. in Ungheria 1045 circa - m. Edimburgo 1093) di Edoardo l'Esule e pronipote di Edoardo il Confessore, accompagnò in Inghilterra (1057) il padre e il fratello Edgardo Aetheling. Fallita (1067) [...] rifugiò col fratello presso Malcolm III di Scozia che sposò nel 1070. Sotto la sua influenza la corte fu anglicizzata, il governo centralizzato, la Chiesa unita a Roma e la cultura inglese imposta nel regno. Alla notizia dell'uccisione del marito e ...
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Religioso italiano (Milano 1841 - Dinan 1914), noto per aver richiamato in vita il ramo spagnolo dell'ordine degli ospedalieri di S. Giovanni di Dio e per aver fondato l'ordine delle ospedaliere del S. [...] di Gesù e della B. V. Maria. L'intensa opera di M. culminò nella fondazione, a Ciempozuelos (presso Madrid), di un ospedale psichiatrico che costituì il centro di propulsione per la diffusione del ramo spagnolo dell'ordine. Primo provinciale all'atto ...
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Prelato (Guardavalle 1514 - Roma 1585). Bibliotecario e custode della Vaticana, di vasta erudizione biblica e patristica, durante il Concilio tridentino fu consigliere, da Roma, di M. Cervini prima e di [...] Fu protonotario apostolico (1557), cardinale (1565), vescovo di S. Marco (1566), poi di Squillace (vi rinunciò nel 1575). Alla morte, la sua ricca raccolta di manoscritti e stampati andò dispersa, ma è in buona parte rientrata alla Vaticana per vie e ...
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Mistica cistercense (Helfta, Sassonia, 1241 circa - ivi 1299). Entrata bambina nel monastero ove era la sorella maggiore, Gertrude, più tardi vi fu direttrice della scuola e del coro; ebbe allora tra le [...] sua devozione al Cuore di Gesù. L'opera, che dapprima M. non voleva divulgare, fu poi da lei stessa rivista ed ebbe larghissima fortuna. Per alcuni M. è la Matelda dantesca. Mai canonizzata, la sua festa (16 febbr. o 19 nov.) è tuttavia celebrata in ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...