(gr. Λάβδακος) Mitico figlio di Polidoro e nipote di Cadmo. Morto Polidoro quando L. aveva solo un anno, la reggenza di Tebe fu assunta dal nonno materno Nitteo e, dopo il suo decesso, dal fratello Lico, finché il regno passò a L. e quindi, dopo la morte di questo e una nuova reggenza di Lico, al figlio di L., Laio. A quest’ultimo è riferita in altre versioni la leggenda della minorità e delle reggenze ...
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(gr. Λάιος) Mitico re di Tebe. Alla morte del padre Labdaco, divenne re con la reggenza di Lico (fratello di Nitteo, il nonno di Labdaco). Quando Lico fu ucciso da Zeto e Anfione, L. fuggì presso Pelope [...] nel Peloponneso. Innamoratosi di Crisippo, il giovane figlio di Pelope, lo rapì, attirando sui Labdacidi la maledizione del padre. Morti gli usurpatori, L. tornò a Tebe dove, secondo la versione più comune, ...
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(gr. Πανδίων) Re attico, quinto della serie mitica, figlio di Erittonio e di Prassitea, padre di due maschi, Eretteo e Bute, e di due femmine, Procne e Filomela; per avere aiuti nella lotta contro i Tebani [...] di Labdaco, diede Procne in moglie al re tracio Tereo; morì poi di dolore per le sciagure delle sue figlie (➔ Filomela).
Il pronipote, anch’egli di nome Pandione, figlio di Cecrope II, fu l’ottavo re attico della serie mitica. Sotto il suo regno ...
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lambdacismo
(o labdacismo) s. m. [dal lat. tardo la(m)bdacismus, gr. λα(μ)βδακισμός, der. di λά(μ)βδα «lambda»]. – In foniatria, forma di dislalia che consiste in una difettosa pronuncia o nella mancata articolazione della lettera l.