Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] (divini occhi; umane frenesie; donnesca galanteria; notturni pugnali; terrestre pellegrinaggio; immense acque; amarissime lacrime; antiche tirannidi e nuova licenza; ridente Aurora; spalancate Alpi; ondeggianti vesti; risplendente fantasma; cfr ...
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LAPPOLI (Pollio Lappoli, Pollastra, Pollastrino, Pollio Pollastrino), Giovanni
Giovanna Checchi
Nacque ad Arezzo, da Giuliano di Bernardo, nel 1465. Al cognome Pollastra, con cui fu noto e che era usato [...] se Vasari, a proposito dei cartoni dipinti dal Rosso Fiorentino (Giovanni Battista di Jacopo) per la chiesa di S. Maria delle Lacrime (oggi Ss. Annunziata) ad Arezzo su un soggetto del L., parla di "bizzarrie, che dal bello ingegno di messer Giovanni ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] seguenti rapporti:
(a) autore – opera: leggere Manzoni; ascoltare Beethoven;
(b) causa propria – effetti: il volto rigato di lacrime; tremare dalla paura;
(c) portatore di un attributo – attributi o sfera di influenza: Venere per «bellezza»; Bacco ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] Piave, con abuso retorico, avrebbe fatto ascendere Alfredo Germont alle egre soglie di Violetta, e dichiarare alla medesima di avere di lacrime d'uopo, volendo significare che aveva voglia di piangere. Il fatto è che, per un caso felice, i versi del ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] incantevoli, poi egli l'accompagnò fino a Ginevra, ove dovettero separarsi. Il C. ne rimase straziato e non seppe trattenere le lacrime.
Né fu questa l'unica volta che egli ci mostra il volto della disperazione: è vero che il dolore non lo occupava ...
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CONTI (Comes, Maioragius), Antonio Maria (Marcus Antonius)
Roberto Ricciardi
Nacque a Mairago (prov. di Milano), il 26 ott. 1514 da Giuliano e Maddalena Conti.
Secondo la testimonianza del C., suo padre [...] 1549); Epistolicarum quaestionum libri II, ibid. 1563 (trenta saggi di varia letteratura, ad. esempio, sull'origine delle lacrime, sul senso di vergogna, sui nomi propri, su perché gli innamorati siano considerati pazzi: ogni lettera è indirizzata a ...
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Omero
Emanuele Lelli
Il leggendario cantore
Dall’età classica, passando per il Medioevo e il Rinascimento e arrivando all’Età moderna e contemporanea, Omero è considerato il più grande poeta della [...] ). Penelope non vuole credere a quanto ha visto: mette nuovamente il marito alla prova, e finalmente può riabbracciarlo in lacrime (XXIII). Dopo un incontro con il padre Laerte, Odisseo si riconcilia con le famiglie dei pretendenti uccisi. Insieme a ...
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COMI, Girolamo
Madga Vigilante
Nacque a Casamassella (Lecce) il 23 nov. 1890, da Giuseppe e da Costanza de Viti de Marco. La famiglia paterna vantava il titolo baronale di Lucugnano (Lecce), dove possedeva [...] moglie era morta nel 1953). Il difficile periodo esistenziale del C. suggerì il titolo dell'ultima opera, Fra lacrime e preghiere (Roma 1967), dove predominano le istanze religiose che conferiscono alla poesia il carattere di strumento, attraverso ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] della responsabilità fermamente assunta di Farinata e la grandezza fosca e colpevole di Bonifacio VIII; gli occhi lucenti di lacrime di Beatrice e la sconcia cennamella di Barbariccia; la tracotanza violenta e disperata di Capaneo e di Vanni Fucci ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] più affettuoso di quell'eterna fiera che è la vita dell'uomo nel suo fluire lento e confuso tra il riso e le lacrime, la speranza e la noia, la miseria e l'illusione. Questa grande commedia dell'arte, gremita di gesti, di grida, di episodi, come ...
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lacrima
làcrima (o làgrima) s. f. [lat. lacrĭma, cfr. gr. δάκρυμα]. – 1. a. Stilla di umore, secreto da apposite ghiandole dell’occhio (ghiandole lacrimali), che fuoriesce dalla rima palpebrale in determinate condizioni (pianto; stati infiammatorî...
lacrimabile
lacrimàbile (o lagrimàbile) agg. [dal lat. lacrimabĭlis], letter. – Lacrimevole, degno di lacrime, di compassione: rimanendo lagrimabile lo stato del Friuli e dell’Istria (Guicciardini). O che eccita al pianto, doloroso: Qui puose...