Gruppo linguistico neolatino. Comprende tre varietà dislocate nello spazio: il l. occidentale, parlato nel cantone svizzero dei Grigioni (nelle varietà di romancio ed engadinese); il l. centrale (o dolomitico), [...] tutele soprattutto nella provincia di Bolzano.
La denominazione risale a G.I. Ascoli, il quale nei suoi Saggi Ladini (1873), sosteneva la fondamentale originaria unità dei tre gruppi. C. Battisti in seguito negò questa unità, mostrando come ...
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(ted. Langkofel; ladino Saslong) Gruppo dolomitico che, insieme al Catinaccio e al Latemar, forma una catena orientata da NE a SO, compresa tra le valli dell’Isarco e dell’Adige a NO e quella dell’Avisio [...] a SE. Vi si distinguono il S. propriamente detto a NE, e il Sassopiatto a SO. La vetta più alta (3179 m s.l.m.) è stata raggiunta per la prima volta dal viennese Paolo Grohmann il 13 agosto 1869 ...
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Lingua romanza del gruppo ladino parlata da ca. 550.000 persone nella prov. di Udine, in parte in quella di Pordenone e in alcune località di quelle di Gorizia e Venezia. Le prime attestazioni documentarie [...] del f. risalgono al 12° e al 13° secolo. L'uso letterario del f. ha avuto un significativo rilancio con P.P. Pasolini, che riprese anche il tradizionale schema metrico della villotta in ottonari. (➔ anche ...
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(ladino Grischun; ted. Graubünden; fr. Grison) Stato federato della Svizzera (7105 km2 con 188.762 ab. nel 2007; densità 26,5 ab./km2). Il più vasto dei cantoni svizzeri (occupa 1/6 del territorio del [...] . Nel 1363 le comunità sud-orientali della Rezia si raccolsero nella Lega caddea o della Casa di Dio; a ovest le comunità ladine dell’alta valle del Reno costituirono verso il 1370 la Lega grigia, onde il nome di G., mentre le comunità del nord ...
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(ladino Val Müstair; ted. Münstertal) Valle laterale della Val Venosta, percorsa dal Rio Rom, affluente di destra dell’Adige, detta nel tronco inferiore Valle di Tubre. Misura 24 km e discende dal Passo [...] tra l’Italia (prov. di Bolzano) e la Svizzera (tronco superiore), e il confine si trova 1 km a valle di Müstair; la popolazione del tronco svizzero parla un dialetto ladino ed è in prevalenza protestante, con eccezione di Müstair, che è cattolico. ...
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(ladino Vael; ted. Rosengarten) Gruppo montuoso delle Dolomiti orientali, limitato a E dalla Val di Fassa, a S dal Passo di Costalunga, a O dalla Val di Tires e a N dall’altopiano di Siusi e dai gruppi [...] del Sassopiatto e del Sassolungo. Costituito da ampie scogliere dolomitiche, è uno dei gruppi alpinisticamente più noti, con le Torri del Vaiolet; culmina nella cima del C. d’Antermoia (3002 m) ...
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Nome con il quale viene comunemente designata la valle superiore dell'Inn (v.), compresa fra due catene delle Alpi Retiche, dalle sorgenti del fiume presso il Passo del Maloggia (1810 m.) fino alla stretta [...] lino e diffusa la patata. Peri e meli s'incontrano fino a Remüs.
Centro principale della bassa Engadina è Schuls [in ladino Scuol), su un bel terrazzo che domina la profonda forra in fondo alla quale scorre l'Inn; sul terrazzo dirimpetto sono Tarasp ...
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Speciale coltura pratense (basata su Lolium italicum e Trifoglio ladino) diffusa specialmente in passato nella zona padana, in corrispondenza del limite delle risorgive permanenti (Lombardia, Piemonte) [...] e nei dintorni di Norcia, sulla quale si pratica l’irrigazione anche in inverno. In estate le m. non differiscono dai comuni prati naturali irrigui; nel periodo invernale invece l’acqua di irrigazione, ...
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CRAFFONARA (Graffonara), Giuseppe
Bruno Passamani
Figlio di Giuseppe, un muratore ladino originario di La Valle in Val Badia, e Teresa Marini, nacque a Riva del Garda (Trento) il 7 sett. 1790; a nove [...] anni fu costretto, per la morte del padre, a lavorare anch'egli come muratore, quindi come imbianchino.
Assistito dal pittore rivano P. Canella e dall'ornatista veronese P. Maratoli, si esercitò nel disegno, ...
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Linguista austriaco (Vienna 1843 - Innsbruck 1925), autore di studî sul romeno e soprattutto sul ladino (Rätoromanische Grammatik, 1883; Handbuch der rätoromanischen Sprache und Literatur, 1910; Ladin. [...] Wörter aus den Dolomitentälern, 1923) ...
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ladino1
ladino1 agg. e s. m. [dall’engadinese ladìn (che è il lat. latīnus «latino»), nome con cui si designa la parlata locale]. – Denominazione comune a tre gruppi dialettali neolatini della zona alpina e subalpina centro-orientale, comprendente...
ladino2
ladino2 agg. [lat. latīnus; cfr. la voce prec. e v. latino]. – 1. a. Facile, scorrevole, detto del parlare; sciolto, disinvolto nell’espressione; sollecito nell’operare. Questi sign., oggi poco com., nascono tutti dal senso di «facile»...