La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] .
Il primo di questi parametri consiste nel valutare il livello di trasmissione della lingua da una generazione all’altra e, nel caso del ladino, è al livello 5, che corrisponde a un uso della lingua in tutte le fasce d’età a partire dai bambini. In ...
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TRIFOGLIO (fr. trèfle des prés; sp. trébol; ted. Kopfklee; ingl. clover)
Fabrizio CORTESI
Alessandro VIVENZA
Nome volgare delle specie del genere Trifolium (Linneo, 1735), piante Dicotiledoni Archiclamidee [...] 3-5 di seme per ettaro, viene fatta ordinariamente in consociazione con segala o avena, talora frumento precoce. Il prato di ladino produce 3-4 tagli di foraggio ottimo, perché costituito solamente di foglie e fiori; dura in buona produzione 2-3 anni ...
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Linguista (Cencenighe 1921 - Padova 2007). Prof. univ. dal 1957, dal 1964 insegnò glottologia nell'università di Padova. Socio corrispondente dell'Accademia della Crusca (1990). Tra i suoi principali temi [...] A. L. Prosdocimi; Dal venetico al veneto, 1991), il ladino (Schizzo fonetico dei dialetti ladino-veneti agordini, 1955; Saggi sul ladino dolomitico e sul friulano, 1972; La genesi del ladino o retoromanzo, 1991), i dialetti veneti e friulani (Studi ...
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VALLE Valle laterale della Pusteria (Alto Adige) percorsa dal torrente Aurino, affluente di destra della Rienza (Isarco, Adige). È detta in tedesco Ahrntal, dal nome del torrente Ahrn (in ladino Aicha [...] "acqua"); il nome italiano deriva da quello della montagna che accompagna a nord la Pusteria, Aurina mons in qualche documento medievale.
La valle è chiusa dalla Vetta d'Italia (2914 m.), il punto più ...
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BATTISTI, Carlo
Giovanni Battista Pellegrini
Nacque a Trento il Io ott. 1882 in una famiglia originaria della Vai di Non, da Giuseppe, preside di scuola media, e da Teresa Bentivoglio, insegnante elementare. [...] 18 giugno 1978, Trento 1978 (contiene: G. Mastrelli Anzilotti, Commemorazione di C. B., pp. IX-XIII; G. B. Pellegrini, C. B. e il ladino centrale, pp. 1-8; G. Francescato, C. B. e la dialettologia friulana, pp. 9-16; C. A. Mastrelli, C. B. germanista ...
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minoranza ètnico-linguìstica Gruppo di cittadini che in uno Stato si distinguono dalla maggioranza per l'etnia e la lingua. In Italia sono state riconosciute (1999) come minoranze linguistiche storiche [...] quelle albanesi, catalane, tedesche, greche, slovene e croate e le popolazioni parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo. ...
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Comune della prov. di Trento (82,7 km2, con 2646 ab. nel 2008), situato nella Val di Fassa, a 1184 m s.l.m., alla confluenza della Valle di San Pellegrino in quella dell’Avisio, in vista del Latemar, del [...] Catinaccio e del gruppo dei Monzoni. Frequentata stazione di soggiorno estivo e di sport invernali. Gli abitanti parlano un dialetto ladino dolomitico. ...
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Si dice dell’insieme delle lingue e dei dialetti neolatini stabiliti nell’area occupata dagli antichi Reti. Questa zona linguistica periferica della Romània è stata attraverso i secoli molto intaccata, [...] ridotta e frantumata, e di essa sopravvivono oggi i tre gruppi dialettali neolatini della zona alpina e subalpina centro-orientale: le parlate dei Grigioni, del Friuli e di alcune valli dolomitiche, note come dialetti ladini (➔ ladino). ...
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ALTON, Giovanni Battista
Guido Canali
Nacque a Colfosco, in Val Badia (Alto Adige), il 21 nov. 1845. Frequentò le scuole di Bressanone e di Trento e l'università di Innsbruck (1864-70), laureandosi [...] a diversi studi, in lingua tedesca, sulle parlate neolatine delle valli dolomitiche, l'A. pubblicò, in ladino-italiano, alcuni saggi interessanti la letteratura popolare locale e comprendenti raccolte di versi, racconti, proverbi, tradizioni, canti ...
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Sefarditi Gli Ebrei residenti nella Penisola Iberica sino alla fine del 15° sec., gli esuli da quella regione (insediatisi in molti paesi del bacino mediterraneo e altrove) e i loro discendenti. Rappresentano [...] ; ➔ Ashkenaz), distinto per tradizioni liturgiche e rituali, usi e lingua (è ancora parlato in molte comunità lo spagnolo originario, chiamato ladino). I gruppi più consistenti di S. vivono in Israele, Europa (soprattutto in Francia) e in America. ...
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ladino1
ladino1 agg. e s. m. [dall’engadinese ladìn (che è il lat. latīnus «latino»), nome con cui si designa la parlata locale]. – Denominazione comune a tre gruppi dialettali neolatini della zona alpina e subalpina centro-orientale, comprendente...
ladino2
ladino2 agg. [lat. latīnus; cfr. la voce prec. e v. latino]. – 1. a. Facile, scorrevole, detto del parlare; sciolto, disinvolto nell’espressione; sollecito nell’operare. Questi sign., oggi poco com., nascono tutti dal senso di «facile»...