ANGIÒ, Maria
Giuseppe Coniglio
Figlia di Carlo duca di Calabria, nipote perciò del re Roberto e sorella della regina Giovanna, e di Maria di Valois, nacque a Napoli alla metà di maggio del 1329. Aveva [...] , pp. 230 s.; E-G. Léonard, Histoire de Jeanne Ière..., 2 voll., Monaco-Paris 1932, passim,v. Indice;A.Cutolo, Re Ladislao d'Angiò-Durazzo, Milano 1936, I, pp. 2-5, 30; II, p. 2; E-G. Léonard, Les Angevins de Naples,Paris 1954, pp. 316, 319, 335, 361 ...
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FIORAVANTI, Francesco
Giovanni Ciappelli
Nacque a Firenze nella prima metà del XIV secolo da Neri, "magister lapidum et lignaminum", che, pur provenendo da origini relativamente modeste, fu priore cinque [...] sondare le intenzioni del papa e di re Ladislao e favorire la creazione di una lega fra II, Pistoia 1939, p. 59; Le consulte e pratiche della Repubblica fiorentina nel Quattrocento, I (1401), a cura di E. Conti, Firenze 1981, pp. XLIV, XLVIII, LII ...
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BOLOGNINI, Bartolomeo
Antonio L. Pini
Nato a Bologna verso la metà del sec. XIV da Bolognino detto "della Seta" e dalla lucchese Iacopa di Coluccio Migliorati, il B. fu uno dei principali produttori [...] nel 1403 Facino Cane con il pretesto di dover pagare i soldati; dalla sua proposta di accollarsi direttamente la spesa di nuovo papa, Giovanni XXIII, re di Napoli in contrapposizione a Ladislao di Durazzo. Il re angioino ricambiò l'ospitalità del B., ...
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CAPPELLO, Benedetto
Laura Giannasi
Figlio di Marino di Giovanni, svolse la sua attività di uomo politico e di diplomatico veneziano nei primi decenni del secolo XV; tuttavia la sua biografia non può [...] biennio e confuse dalla presenza di tre omonimi del C. con i quali o con alcuni dei quali non è da escludere che il (aprile) sia stato scelto come mediatore di pace fra il re Ladislao e Firenze, ma abbia rifiutato l'incarico "pro eundo extra".
Non ...
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BARRILE, Perdicasso
Ingeborg Walter
Appartenente alla nobile famiglia napoletana dei Barrile, fu investito nel primo decennio del sec. XV della contea di Monteodorisio, con molta probabilità dopo aver [...] da testimone. Rimase fedele alla causa durazzesca anche dopo la morte di Ladislao, avvenuta il 3 ag. 1414, e viene ricordato fra i capitani del potente esercito, lasciato da Ladislao alla sorella ed erede Giovanna II, il cui grosso, sotto l'alto ...
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BEAUMONT, Drogone de
Ingeborg Walter
Seguendo l'esempio dei suoi fratelli Goffredo, Guglielmo e Pietro, il B. venne in Italia al seguito di Carlo d'Angiò. È da supporre, benché i cronisti non lo ricordino [...] infatti, re Carlo, dopo la vittoria definitiva sugli Hohenstaufen e i loro seguaci in terraferma, concesse al suo fanuliare e consigliere B la figlia del re, Isabella, che andava sposa a Ladislao, primogenito di re Stefano V d'Ungheria. Al viaggio si ...
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GATTI, Giovanni
Angela Lanconelli
Figlio di Silvestruccio di Fazio e pronipote di Silvestro (signore di Viterbo tra 1319 e 1329), fu a capo della fazione cittadina che prese il nome - gattesca - dalla [...] i cronisti viterbesi avrebbe assunto la signoria di Viterbo cacciandone l'abate di San Martino al Cimino che la teneva per Giovanni XXIII, quando nel 1413 la città si arrese alle truppe di Ladislao di Viterbo, a cura di I. Ciampi, Firenze 1872, pp. ...
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CRASSULLO, Angelo Filippo (Crasullo, Crisullo, Grassullo)
Mauro De Nichilo
Visse tra la seconda metà del XIV secolo ed i primi del XV a Taranto, dove svolse la professione di notaio: Scipione Ammirato [...] ed antagonisti Raimondo del Balzo Orsini principe di Taranto e Ladislao di Durazzo re di Napoli, che ne sposò poi nel pp. 120 ss.; G. G. Origlia, Istoria dello Studio di Napoli, I, Napoli 1753, pp. 208 s.; P. Napoli Signorelli, Vicende della coltura ...
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DELLA PORTA, Ardicino
Franca Petrucci
Di famiglia originaria di Piacenza, nacque a Suno in provincia di Novara, da Genesio, dottore in legge, nella seconda metà del XIV secolo. Prese in moglie Gioacchina [...] già. dal 1413 era avvocato concistoriale. Nel medesimo anno Ladislao, re di Napoli, gli concesse una pensione annua di del 7 sett. 1426.
Nell'estate del 1429 Martino V, partito per i colli Albani, nominò il D., rimasto a Roma, vicario generale in ...
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CIMA, Giovanni
Michele Franceschini
Figlio di Benuttino, signore di Cingoli e senatore di Roma, e di Ambrosina di Giovanni conte dell'Anguillara, successe al padre, morto nel 1400, nel vicariato della [...] instabile per la scomoda presenza nel Lazio di Ladislao e per le tensioni provocate dallo scisma. Nel Atti e mem. della R. Deput. di storia patria per le Marche, s. 4, I (1925), pp. 51-55; A. Salimei, Senatori e statuti di Roma nel Medioevo, ...
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otto
òtto agg. num. card. [lat. ŏcto], invar. – 1. Numero intero che viene dopo il sette e precede il nove, e anche il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 8, nella numerazione romana VIII): otto metri di stoffa; un periodo di otto mesi;...