ODESCALCHI
Armando LODOLINI
Nobile e antica famiglia italiana; l'origine è incertissima: leggendaria quella da un Odo Scalcus, che figura fra i dodici paladini leggendarî discesi in Italia con Carlomagno; [...] di conte palatino e di altezza, trasmissibili agli eredi. Carlo II lo nominò grande di Spagna. È il capostipite del ramo pubblicò una notevole opera su Menfi e i faraoni; Baldassarre Ladislao (1844-1900), figura di primo piano nella Roma del regno ...
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GIOVANNI ALBERTO (Jan Olbracht) re di Polonia
Jan Dabrowski
Della dinastia degli Iagelloni, nacque a Cracovia nel 1459 da Casimiro, re polacco e granduca della Lituania, e da Elisabetta d'Asburgo, e [...] sforzi di G. A. per indurre i suoi fratelli - Ladislao, regnante in Boemia e Ungheria, e Alessandro, granduca di . Caro, Geschichte Polens, V, Gotha 1888; J. Dabrowski, Dzieje Polski sredniowiecznej (Storia della Polonia medievale), II, Cracovia 1926. ...
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JISKRA di Brandejs, Jan
Rudolf Urbánek
Celebre condottiero di mercenarî ussiti, nato, si crede, in Moravia, morto verso il 1468. Maestro nella tattica guerresca, si rese celebre per la prima volta nel [...] la regina-vedova Elisabetta, dopo la morte del marito Alberto II, lo nominò supremo capitano dell'Ungheria Superiore (l'odierna Slovacchia), affinché difendesse i diritti del figlio Ladislao il Postumo (v.), contro il nuovo eletto re d'Ungheria ...
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MARZANO
Alessandro CUTOLO
. Venuta nel regno di Sicilia, secondo una tradizione familiare, con i Normanni, la famiglia dei M. (croce gerosolimitana nera in campo d'oro), vi ricoprì di certo alti uffici [...] la dominazione sveva, ma essendone partita perché in lotta con Federico II nel 1241, vi ritornò solo alla conquista di Carlo I d'Angiò Carlo III, prima, poi di Ladislao che tradirono per passare agli ordini di Luigi II d'Angiò che aveva promesso di ...
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ROSENBERG, Ulrich von
Heinrich Kretschmayr
Nato il 13 gennaio 1403, morto il 28 aprile 1462. Di nobile famiglia, il R. fu fino dalla giovinezza avversario degli ussiti e partigiano dell'imperatore e [...] insieme con Meinhard von Neuhaus capo del partito di Alberto II d'Austria, successore di Sigismondo per le corone di (1439) fu un tiepido e indeciso sostenitore in Boemia del successore Ladislao, nato dopo la morte del padre. Nel 1449, dopo avere ...
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MARIA di Blois (o di Châtillon), regina titolare di Sicilia
Alessandro Cutolo
Nata alla fine del 1345, figlia postuma di Carlo, duca di Bretagna, sposò, il 9 luglio del 1360, il fratello di Carlo V [...] minorenne che si chiamava, forte delle pretensioni paterne, Luigi II (v.). Pur attendendo all'educazione degli altri due figli, presenza i partigiani dei suoi diritti contro quelli di re Ladislao, M. sostenne la spedizione procurando uomini e danaro. ...
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SANGRO, D1
Alessandro Cutolo
, Nobile famiglia dell'Italia meridionale, che si ritiene discenda da un Oderisio cui, nel 1093, venne concessa la contea di Sangro. La famiglia vanta molti illustri nomi [...] Montecassino e cardinale nel 1121; Nicolò, Gran Siniscalco del Regno, ai tempi di Carlo II d'Angiò; Riccardo, valoroso capitano ai tempi di re Ladislao; Giovanni Francesco, capitano generale delle navi napoletane nella flotta che, agli ordini di don ...
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MITTNER, Ladislao
Luigi Quattrocchi
(App. III, II, p. 138)
Germanista, morto a Venezia il 6 giugno 1975. Storico e critico letterario particolarmente operoso sino al termine della vita (fra gli scritti [...] ''minori'' da segnalare almeno il volume su L'espressionismo, 1965), ha realizzato il piano ambizioso d'una amplissima Storia della letteratura tedesca (4 voll., 1964-77), in cui, aderendo a metodologie ...
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SOBĔSLAO I duca di Boemia
Karel STLOUKAL
Nacque verso il 1090, quarto figlio del re boemo Vratislao II; morì a Hostinův Hradec il 14 febbraio 1140. Alla fine del regno del fratello Ladislao I, S. fu [...] , minacciò però gravemente l'indipendenza dello stato boemo, rivolgendosi all'imperatore Corrado III per il conferimento della Boemia in feudo a Ladislao e solo dopo, nella dieta di Sadská, fece dalla nobiltà accettare il figlio come duca di Boemia. ...
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Uomo politico (Roma 1844 - Civitavecchia 1909). Emigrato a Firenze (1867), fu membro, dopo l'entrata in Roma delle truppe italiane, della prima giunta di governo e della deputazione che presentò a Vittorio [...] Emanuele II il risultato del plebiscito. Temendo di essere implicato nell'uccisione di un suo ex avversario politico, da lui precedentemente sfidato a duello, O. preferì emigrare (1875), sebbene da poco eletto al parlamento ed estraneo al fatto. ...
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