Figlio (Visegrad 1326 - Nagyszombat 1382) di Carlo Roberto d'Angiò e di Elisabetta, figlia del re di Polonia Ladislao. Ereditò dal padre la corona d'Ungheria (1342) e dallo zio Casimiro III quella di Polonia [...] (1370) e unì i due regni. Promuovendo una politica di espansione, fra il 1346 e il 1350 tentò di conquistare il Regno di Napoli, senza in fine riuscirvi, mentre si impadronì (1358) della Dalmazia a danno ...
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Capitano cristiano nelle lotte contro i Turchi (n. in Transilvania 1387 circa - m. Zimony 1456). Entrato (1433) per due anni al servizio di Filippo Maria Visconti, approfondì a Milano lo studio dell'arte [...] di Valacchia Dracul, subì presso Cossovo una grave sconfitta (1448); rinunziò alla carica di reggente nel 1453, non appena Ladislao V Postumo raggiunse la maggiore età; pochi anni dopo riuscì a respingere l'esercito di Maometto II che aveva assalito ...
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Boleslao III (detto Boccatorta)
Boleslao III
(detto Boccatorta) Re di Polonia (n. 1086-m. 1138). Figlio del duca Ladislao Ermanno, salì al trono nel 1102, lottando a lungo contro il fratellastro Zbigniew, [...] che aveva il favore dell’imperatore Enrico V. Riuscito vincitore, mosse poi alla riconquista della Pomerania, che fu cristianizzata. Promulgò uno statuto che regolava l’esercizio del potere sulla base ...
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Poeta ungherese (Szekszárd 1812 - Pest 1853). Tra le sue opere, prevalentemente epiche, primeggiano il poema storico Szent László ("San Ladislao", 1852), alcuni racconti in versi, Bosnyák Zsófia (1847), [...] la tragedia Báthori Erzsébet (1840), il poemetto satirico Az obsitos ("Il congedato", 1843) e la ballata Kont ...
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Architetto e scultore (Roma 1600 - ivi 1672). Dal 1630 al 1655 fu in Polonia, dove lavorò per Sigismondo III, Ladislao IV, Giovanni Casimiro: cappella di Vasa, nella cattedrale di Cracovia; chiesa e convento [...] delle carmelitane scalze (1652), sempre a Cracovia; attese anche a decorazioni per teatro, per pompe funebri e feste di corte ...
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Figlia (n. in Ungheria 1371 - m. Napoli 1435) di Carlo III e di Margherita di Durazzo, successe al fratello Ladislao nel 1414. Sposata nel 1415 a Giacomo di Borbone, questi l'anno successivo finì imprigionato, [...] dopo una ribellione di baroni napoletani, indignati per la sua crudeltà: nel 1419 il Borbone veniva liberato e cacciato dal Regno. Frattanto era divenuto favorito della regina e gran siniscalco del Regno ...
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Secondogenito (m. 1235) di Béla III, nominato, alla morte del fratello maggiore Emerico (1204), reggente per il figlio di questo Ladislao III, s'impossessò l'anno successivo del trono. Nel 1222 la nobiltà [...] ungherese ottenne da lui la cosiddetta Bolla d'Oro ...
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Figlio naturale (m. 1443) di Tvrtko I, salì al trono nel 1404, dopo aver combattuto contro i seguaci sia di Ladislao d'Angiò sia del re d'Ungheria Sigismondo (di cui poi sposò la nipote). Combatté a lungo [...] contro i Serbi, ma dovette pagare un tributo ai Turchi, dei quali, in effetti, fu vassallo ...
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ALAGNO, Cola (Nicola) d'
Michele Manfredi
Nato a Napoli nella seconda metà del sec. XIV, fu maestro ostiario e consigliere di Ladislao di Durazzo. Nel 1409 fu mandato dal sovrano presso il capitano [...] spiarne le intenzioni e convincerlo a rimanere fedele alla causa durazzesca. Ma il Monterano già era passato alla parte avversa.
Morto Ladislao, dopo la seconda occupazione di Roma, nel 1414, resse per conto di Giovanna II la terra di Anagni e Cori ...
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Dinastia reale, di origine lituana, che regnò in Polonia (1386-1572), in Ungheria e in Boemia (1471-1526). Trae il nome da Ladislao Jagiełło, nipote del duca di Lituania, Gedimino. ...
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otto
òtto agg. num. card. [lat. ŏcto], invar. – 1. Numero intero che viene dopo il sette e precede il nove, e anche il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 8, nella numerazione romana VIII): otto metri di stoffa; un periodo di otto mesi;...