MALATESTA (de Malatestis), Carlo
Anna Falcioni
Figlio di Malatesta di Pandolfo (II), più noto come Malatesta dei Sonetti, signore di Pesaro, ed Elisabetta da Varano, nacque nell'ultimo decennio del [...] ebbe il primo incarico ufficiale: fu nominato dalla Chiesa difensore di Perugia, città che, avendo perso con la morte di Ladislao re di Napoli (1414) il suo naturale protettore, dovette affrontare la minaccia di Braccio da Montone (Andrea Fortebracci ...
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GUARDI, Andrea
Francesco Sorce
Non si conosce la data di nascita di questo scultore originario di Firenze, attivo a Napoli e nella Toscana occidentale nel XV secolo.
Il padre, Francesco da Firenze, [...] ).
Il G. partecipò probabilmente, sul finire degli anni Venti del XV secolo, alla realizzazione del monumento funebre del re Ladislao d'Angiò Durazzo, in S. Giovanni a Carbonara a Napoli. A lui sono stati attribuiti l'angelo reggicortina di sinistra ...
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ALAGONA, Manfredi
Francesco Giunta
Nato nella prima metà del sec. XIV, fratello di Ar-tale, gli succedette nel 1390 nella carica di gran giustiziere del Regno di Sicilia. Con lui l'alleanza, già esistente, [...] con Andrea Chiaramonte contro chiunque minacciasse di turbare lo stato pacifico del Regno, per continuare a favorire Ladislao di Napoli contro il rivale angioino. Da papa Bonifacio IX ottenne, insieme con il Chiaramonte, con Antonio Ventimiglia ...
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Figlio secondogenito (n. seconda metà del sec. 14º - m. Taranto 1406) di Nicola Orsini di Nola, non avendo avuto dal padre l'eredità spettantegli dei beni della famiglia del Balzo, si recò a combattere [...] , che conquistò nel 1399. Dopo avere fatto della città un vivace centro di cultura e di arti, nel 1405 si ribellò a Ladislao, indottovi dal papa Innocenzo VII, ma poco dopo morì. Fu sepolto a Galatina, nella chiesa di S. Caterina, da lui fondata per ...
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FERRI, Baldassarre
Giovanna Di Fazio
Nato a Perugia il 9 dic. 1610, rivelò precocemente un particolare talento musicale; a soli undici anni divenne cantore nella cappella di Orvieto al servizio del [...] padre Sigismondo III Vasa. Qui il F. rimase, salvo brevi periodi, sino al 1655 al servizio di tre re: Sigismondo III, Ladislao VII e Giovanni Casimiro V.
Nel 1643 trascorse probabilmente un breve periodo in Italia e il 13 marzo dello stesso anno gli ...
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Famiglia magnatizia polacca, di origine lituana. La sua potenza fu creata dal grande etmano di Lituania Lew (1557-1633) che, convertitosi dal calvinismo al cattolicesimo, appoggiò la politica cattolica [...] Polacchi, lasciando un diario degli anni 1608-1611; Paweł Jan (1610-1665), grande etmano di Lituania, durante il regno di Ladislao IV e Giovanni Casimiro, si distinse nelle guerre contro i Moscoviti, i Cosacchi e gli Svedesi; Kazimierz Paweł (m. 1720 ...
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CASTELLANI, Vanni
Liana Matteoli
Nacque a Firenze da Michele di Vanni intorno alla metà del sec. XIV; apparteneva a una delle maggiori famiglie dell'oligarchia cittadina. Il 22 genn. 1382 fu creato [...] ambasciatore a Pisa presso il Collegio dei cardinali. Sempre nel 1408 il C. fu mandato ambasciatore a Napoli presso il re Ladislao di Durazzo per indurlo a recedere dall'atteggiamento assunto e a porre fine allo scisma. Nel 1409 fece parte dei Dieci ...
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ALESSANDRO V, antipapa
Armando Petrucci
Pietro Filargis, detto Pietro di Candia, nacque intorno al 1340 a Kare, nella parte settentrionale di Creta, da poveri genitori di sangue greco, che egli non [...] di Luigi I morto nel 1384, strinse una lega offensiva con lui, Firenze e tutti i Comuni toscani e scomunicò Ladislao. Indubbiamente le forze politiche ed economiche che erano a fianco di Alessandro rappresentavano in quel momento un blocco di potenze ...
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ALTOVITI, Sandro
Marcello Del Piazzo
Nato a Firenze nel 1365 da Vieri e da Piera Tolosini, sposò Eletta Albizzi (1404), Margherita Attiglianti (1430) e Tita Dati (nel 1434). Dopo aver trascorsa la sua [...] di podestà di Fucecchio nel 1403, ma già nel 1404 è ambasciatore in Lunigiana; e nel 1405 ambasciatore presso Innocenzo VII e Ladislao re di Napoli. Tra i Dodici Buonomii, nel 1406, e ambasciatore a Perugia e a Parma per assoldare gente d'arme, fu ...
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Figlio (n. 1596 - m. 1645) del boiaro Fëdor Nikitič Romanov, divenuto metropolita di Rostov col nome di Filarete, fu proclamato zar nel febbr. 1613, dopo che Mosca era stata liberata dai Polacchi. Quando [...] del riconoscimento ad essa dell'Ingria e della Carelia, nel 1634 sul fiume Poljanovka fu concluso un accordo con la Polonia-Lituania, per cui Ladislao rinunciò alle sue pretese al trono moscovita e riconobbe zar M., ricevendone Smolensk e Černigov. ...
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otto
òtto agg. num. card. [lat. ŏcto], invar. – 1. Numero intero che viene dopo il sette e precede il nove, e anche il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 8, nella numerazione romana VIII): otto metri di stoffa; un periodo di otto mesi;...