INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] lo "stil nuovo" italiano, e Arthur Symons del Symbolist Movemmt in Literature (1908) rivelò i poètes maudits francesi, specialmente Laforgue, all'americano T. S. Eliot che, venuto in Europa negli anni di guerra, s'inserì nella tradizione inglese coi ...
Leggi Tutto
MALIPIERO, Riccardo
Virgilio Bernardoni
Nacque a Milano il 24 luglio 1914, figlio del violoncellista Riccardo e di Maria Pezzutti. Compì studi musicali di pianoforte, diplomandosi al conservatorio di [...] soggiorno americano si tradussero in una serie di articoli giornalistici e nella Sinfonia cantata su testi di D. Campana, J. Laforgue, F. García Lorca, W. Whitman (1956: prima esecuzione a New York l'anno successivo). Nel frattempo, con gli Studi per ...
Leggi Tutto
TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] cena delle beffe da S. Benelli nel 1988, Amleto nel 1987 e nel 1994, soprattutto basandosi sulla rilettura di J. Laforgue). Fa notare che a proposito dei suoi personaggi si dovrebbe dire "togliere" piuttosto che "mettere" in scena. Spesso le letture ...
Leggi Tutto