MONDELLI, Francesco Antonio
Giuseppe Pignatelli
– Nacque a Roma il 6 febbr. 1756 da Sebastiano e da Costanza Lanti (Hierarchia catholica, p. 362).
La tradizione agiografica (Baraldi, p. 549) gli attribuisce [...] conventi di regolari e sei di monache, parte di quelli che erano stati soppressi nel 1809. Per combattere il laicismo presente soprattutto nel ceto borghese, il M., facendo affidamento sulle proprie doti di valente predicatore, prese a «riformare il ...
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CORNA PELLEGRINI SPANDRE, Giacomo Maria
Silvia Pizzetti
Nato a Pisogne (Brescia) il 13 sett. 1827 da Giovanni Corna e Giacomina Pellegrini Spandre, in una famiglia ove la tradizionale saldissima religiosità [...] parere sull'utilità dei nuovi organismi, che se d'un lato rafforzavano le dighe della fede contro il montante laicismo, permettevano dall'altro di riaffermare la presenza della Chiesa e dei cattolici nella società bresciana, sempre più dominata da ...
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TONINI, Ersilio
Gianluca Della Maggiore
– Nacque a Centovera, frazione di San Giorgio Piacentino (Piacenza), il 20 luglio 1914, terzo di cinque figli, da Cesare, mezzadro e capo-bifolco, e da Celestina [...] , bioetica), ma protesa a un rafforzamento tout court dell’identità cattolica ribattendo colpo su colpo alla cultura del ‘laicismo’: da qui l’attenzione di Tonini ai temi della finanza etica, della riforma scolastica, del degrado del linguaggio ...
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Vedi Libano dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Libano incarna la frammentazione politica, religiosa ed etnica che contraddistingue l’area mediorientale. La vita politica libanese è infatti [...] politico, ancorandosi strenuamente all’originario principio di garanzia, e chi invoca la sua cancellazione in nome di un laicismo di stampo occidentale, difficile da riprodurre all’ombra dei cedri. C’è anche chi propone di superare la ...
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Palestina
Biladi ("il mio paese")
Uno Stato che non esiste
di Lucio Caracciolo
9 gennaio
Mahmud Abbas, comunemente noto come Abu Mazen, divenuto leader dell'OLP alla morte di Yasser Arafat e candidato [...] 'arabo' ha fatto ricorso sempre più frequentemente ed esplicitamente a un registro religioso contrastante con il relativo 'laicismo' panarabista delle origini, e comunque tale da suscitare soprattutto negli Stati Uniti e in Israele la certezza del ...
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Cecilia Gatto Trocchi
Magia
L'anima inquieta dell'Occidente
La compulsione all'irrazionale
di Cecilia Gatto Trocchi
24 gennaio
L'organizzatrice di televendite Vanna Marchi, sua figlia e altre cinque persone [...] subito utilizzate dai maghi più accorti e dalle sette a sfondo esoterico e iniziatico.
La secolarizzazione e il laicismo si sono diffusi tra la gente comune attraverso processi complessi e contraddittori. Negli anni Settanta si sono verificate ...
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La riforma Gentile
Giuseppe Tognon
La riforma degli ordinamenti scolastici e universitari, degli esami e dei programmi di insegnamento che va sotto il nome di riforma Gentile venne decisa nei venti [...] , sebbene a certe condizioni e su esplicita richiesta delle famiglie. Una volta superato lo scoglio del tradizionale laicismo o di una ideologizzazione della laicità sul modello francese, divenne più facile superare anche quello della libertà ...
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Giurisdizionalismo
RRaffaele Ajello
Georges De Lagarde, per descrivere i "Prodromi dello Stato moderno", ha tracciato il profilo di cinque diversi modelli secondo cui si sviluppò l'organizzazione delle [...] , pubblicata nel 1974 da Agostino Lauro, che tuttavia del fenomeno "tralascia le radici antiche e meno antiche, innestate sul 'laicismo' di Federico II e nel ghibellinismo di Manfredi" (Lauro, 1974, p. 133).
Che in modo "totalmente diverso" dovessero ...
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ALBERTINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque ad Ancona il 19 ott. 1871 da Augusta Monchi e da Leonardo, ricco e influente banchiere, costruttore e armatore. Tra il 1881 e il 1889 compì gli studi ginnasiali [...] requie, sino all'episodio ultimo del voto contrario al Concordato, dato insieme con soli altri cinque senatori. Ma il laicismo dell'A. si collega anche strettamente al suo antigiolittismo: il tentativo di Giolitti di allargare le basi dello stato ...
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MATTEUCCI, Nicola
Nicola Matteucci (nome completo: Nicola Matteucci Armandi Avogli Trotti) nacque a Bologna il 10 gennaio 1926 da Lionello, ingegnere e ufficiale della Marina, e da Giuseppina Acquaderni [...] su una corretta interpretazione della laicità intesa come libertà di coscienza e non come dogma ideologico. Critico del ‘laicismo’, che considerava più dogmatico e intollerante della religione, M. mantenne vivo per tutta la propria vita il dialogo ...
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laicismo
s. m. [der. di laico]. – Atteggiamento ideologico e pratico che, opponendosi all’ingerenza del clero nella vita civile e a ogni forma di clericalismo e di confessionalismo, afferma l’indipendenza del pensiero e dell’attività dei singoli...
laico
làico s. m. e agg. [dal lat. tardo laicus, gr. λαϊκός «del popolo, profano», der. di λαός «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. s. m. (f. -a, non com.) Chi non appartiene allo stato ecclesiastico; nella Chiesa cattolica, ogni persona battezzata...