CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] ) il C. ebbe anche parte, nell'ottobre 1854, nelle lotte politiche cantonali e fu in prima linea nel sostenere il laicismo pedagogico nell'aspra polemica che si accese nel 1855 nelle aule stesse del suo liceo contro le mene della parte clericale ...
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CIRAOLO, Giovanni
Mario Caravale
Nacque a Reggio Calabria il 24 maggio 1873 da Antonio e da Giulia Hamnet. Compi gli studi secondari nella città natale e successivamente si trasferì a Roma, ove si iscrisse [...] . L'idea politica del C. appare, infatti, dominata dalla volontà di far progredire il paese sulla via del laicismo e delle riforme sociali. Iscritto alla massoneria romana, egli anche qui si oppose decisamente alle correnti moderate. Quando nel ...
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CALCATERRA, Carlo
Piero Treves
Nacque il 21 nov. 1884, da Carlo e da Carolina Giovanelli, a Premia (Novara) e, quasi per fedeltà alla sua terra, ne dedusse lo pseudonimo di Carlo da Premia, o la sigla [...] Aevum, II [1928] e VII [1933]), uno dei massimi dirigenti del movimento accademico clerico-fascista, in armi contro laicismo, liberalismo e idealismo, in ispecie dopo la conclusione dei patti lateranensi. Già nel periodo torinese, mentre curava per i ...
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PEPE, Gabriele
Mauro Moretti
PEPE, Gabriele. – Nato a Monopoli (Bari) il 4 dicembre 1899, secondogenito di Ludovico e di Gemma Gatti. Il padre, di origini modeste, giornalista e insegnante, fu nella [...] ; la sua posizione nei confronti del contesto accademico sarebbe stata condizionata da questi tratti, oltre che dal suo acceso laicismo. Le prime monografie di Pepe apparvero con l’avallo di Benedetto Croce e Adolfo Omodeo. Laterza pubblicò nel 1938 ...
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GATTORNO, Rosa
Marina Caffiero
Nacque a Genova il 14 ag. 1831 da Francesco, commerciante di famiglia agiata originaria di Sturla, e da Adelaide Campanella, giovane vedova genovese già madre di una bambina. [...] Comune di Parigi, ottenendo così conferma dello scopo della sua opera, che era quello di "reazione viva e pratica al laicismo invadente […]" (Fiocchi, I, 1937, p. 111). In tal modo anche la G., alla stregua di altre "sante vive" che attorniavano ...
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PERRONE, Alessandro Maria
Ombretta Freschi
PERRONE, Alessandro Maria. – Nacque a Roma il 14 settembre 1920, terzogenito di Luigi Ferdinando Alfonso Giuseppe Mario e di Adele Parisi, nipote di Ferdinando [...] Ma il pericolo di deficit nel bilancio aziendale e la tradizione infranta del ‘ministerialismo’ – esemplificata dalla posizione di laicismo assunta sul referendum abrogativo della legge sul divorzio – provocarono la rottura. Il 22 maggio 1973 Nando e ...
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BERGAMO, Mario
Renzo De Felice
Nato a Montebelluna (Treviso) l'8 febbr. 1892, fratello di Guido, studiò presso i padri Cavanis a Possagno; frequentò quindi l'università di Bologna, laureandosi nel 1914 [...] una serie di articoli apparsi, a commento della Conciliazione, su L'amitié francaise), tutto incentrato su due concetti: un laicismo integrale, spirituale, politico e sociale, e la necessità - sulla via degli Stati Uniti d'Europa - di una repubblica ...
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MANCINI, Lorenzo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Firenze il 18 ag. 1776, dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte. Dall'età di sei anni studiò privatamente latino, francese, geografia e storia, [...] sull'Arnaldo da Brescia (Marsiglia 1843) di G.B. Niccolini: benché lontano, in quanto cattolico, dal laicismo repubblicaneggiante della tragedia, la sua avversione per Niccolini, poi ribadita nella lezione del 1844, parve particolarmente inopportuna ...
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CHIAUDANO, Giuseppe
Andrea Camilletti
Nacque a Torino il 20 dic. 1858 da Giovanni Battista e da Catterina Raspi in una famiglia originaria di Chieri, imparentata con quella del teologo gesuita Giuseppe [...] . Nel 1912 si occupò dell'attuazione della lega sacerdotale "Pro Pontifice et ecclesia" - promossa per combattere il laicismo, il modernismo, la "falsa democrazia cristiana", e per risuscitare la questione romana -, che ebbe una certa diffusione ...
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Nacque a Milano il 4 nov. 1881 da Carlo, negoziante di legnami, e da Anna Isola. La convinta religiosità dei genitori lascerà un'impronta profonda sulla personalità della C., spingendola a privilegiare [...] della pedagogia scientifica applicata all'educazione infantile. Ma si dissociò completamente da questo esperimento, criticandone il laicismo e l'antiautoritarismo che avrebbero mortificato il ruolo dell'educatore a semplice osservatore. Anche sulla ...
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laicismo
s. m. [der. di laico]. – Atteggiamento ideologico e pratico che, opponendosi all’ingerenza del clero nella vita civile e a ogni forma di clericalismo e di confessionalismo, afferma l’indipendenza del pensiero e dell’attività dei singoli...
laico
làico s. m. e agg. [dal lat. tardo laicus, gr. λαϊκός «del popolo, profano», der. di λαός «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. s. m. (f. -a, non com.) Chi non appartiene allo stato ecclesiastico; nella Chiesa cattolica, ogni persona battezzata...