LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] l'influenza massonica fosse ormai penetrata nei gangli stessi della società civile, influenzandone le scelte sempre più ispirate al laicismo e all'anticlericalismo. Ma l'enciclica Humanum genus andò al di là di questi problemi. Nella parte finale era ...
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Il ruinismo. Visione e prassi politica del presidente della Conferenza episcopale italiana, 1991-2007
Enrico Galavotti
Le premesse: la laicizzazione della Democrazia cristiana
Nell’autunno 1978 Karol [...] detto che tutti siano migliori», aveva proseguito, «sono però nuovi e diversi e portano più modernità, più spregiudicatezza, più laicismo. Infatti», rilevava ancora il presidente della Dc, «il legame con la Chiesa è afflosciato». Per Moro, alla fine ...
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GAZZOLA, Bonaventura (al secolo Domenico Giuseppe)
Paolo Alvazzi del Frate
Nacque a Piacenza il 21 apr. 1744 da una famiglia agiata della borghesia mercantile. Nel 1761, entrato a Faenza nell'Ordine [...] la sua intransigenza e il suo impegno nel difendere la causa della confessionalità della costituzione nei confronti del laicismo prevalente.
L'adesione del G. alla corrente degli zelanti, costituita dal clero più tradizionalista che avversava con ...
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Il problema della necessità e dell'urgenza di un rinnovamento della catechesi (v. catechismo; IX, p. 439) sia dal punto di vista metodologico sia per quanto riguarda il contenuto, cioè il modo di considerare [...] una più chiara distinzione dei due poteri e delle loro sovranità (Immortale Dei, Leone XIII, 1885); mentre ad un "laicismo" intransigente ed anticristiano si deve opporre un'azione sempre più responsabile del "laicato" cattolico (Quas primas, Pio XI ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] e talora dello stesso cristianesimo18. Non poco influì sulla recrudescenza degli intransigenti l’ostinazione di un certo ‘laicismo’, diffuso nell’ambiente della stampa, dell’università, dell’economia, del mondo del lavoro, della scuola, di rompere ...
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Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...] l’appoggio alla Dc era strumentale alla difesa dello spazio vitale della Chiesa, minacciata dal comunismo e dal laicismo. Siri riteneva, a proposito del comunismo, che «non abbiamo argomento veramente maggiore da trattare»15. Vedeva serpeggiare tra ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] del teatro cattolico che nel periodo fra le guerre assorbe i 2/3 degli spettatori italiani, cfr. S. Pivato, Clericalismo e laicismo nella cultura popolare italiana, Milano 19952, p. 150.
27 G. De Luca, F. Minelli, Carteggio, II, 1935-1939, a cura di ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] a Dio dopo che l’Ottocento era stato vissuto come il periodo del predominio della massoneria, dell’anticlericalismo e del laicismo: «L’Italia [scriveva Gemelli nel 1934] è stata la prima che nel mondo contemporaneo ha segnato il nuovo orientamento ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] dirigente, Milano 2003.
43 W. Dorigo, Le certezze dell’ottantacinquesimo, «Gioventù», 19-26 ottobre 1952; Id., Il nostro laicismo, ibidem, 9 marzo 1952; citati insieme ad altri documenti dello stesso orientamento in L. Ferrari, L’Azione Cattolica in ...
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GATTORNO, Rosa
Marina Caffiero
Nacque a Genova il 14 ag. 1831 da Francesco, commerciante di famiglia agiata originaria di Sturla, e da Adelaide Campanella, giovane vedova genovese già madre di una bambina. [...] Comune di Parigi, ottenendo così conferma dello scopo della sua opera, che era quello di "reazione viva e pratica al laicismo invadente […]" (Fiocchi, I, 1937, p. 111). In tal modo anche la G., alla stregua di altre "sante vive" che attorniavano ...
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laicismo
s. m. [der. di laico]. – Atteggiamento ideologico e pratico che, opponendosi all’ingerenza del clero nella vita civile e a ogni forma di clericalismo e di confessionalismo, afferma l’indipendenza del pensiero e dell’attività dei singoli...
laico
làico s. m. e agg. [dal lat. tardo laicus, gr. λαϊκός «del popolo, profano», der. di λαός «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. s. m. (f. -a, non com.) Chi non appartiene allo stato ecclesiastico; nella Chiesa cattolica, ogni persona battezzata...