Leone XIII
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, un piccolo centro del Lazio meridionale, collocato sulle pendici dei monti Lepini. Figlio dell'agiato [...] e complessi con il quale il nuovo pontefice dovette confrontarsi. La diffusione dell'anticlericalismo e l'orientamento laicista della politica dei governi postunitari accentuò notevolmente i motivi di contrasto tra lo Stato e la Chiesa. Come ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] massicce presenze alle manifestazioni religiose, è convinto che la presenza dei cattolici al governo ha mascherato una identità laicista della vita italiana «molte zone della nostra Italia possono considerarsi zone di missione»39. Siri e Montini ...
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BENEDETTO XVI
Francesco Ursini
Joseph Aloysius Ratzinger è nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in Baviera, da una famiglia di origini contadine e artigiane e di modeste condizioni economiche, ultimogenito [...] riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, 2002); la critica nei confronti dell’ideologia laicista – «nuovo pseudo-illuminismo che minaccia la libertà di pensiero e anche la libertà di religione» (Senza radici. Europa ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] e su quello della cultura è stato comunque troppo esaltato, da parte cattolica, e condannato, da parte laicista, per non meritare una più serena valutazione. Un riesame ugualmente sereno potrebbe essere inoltre riservato all'apporto teorico ...
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Il dossettismo. Dinamismi, prospettive e damnatio memoriae di un'esperienza politica e culturale
Enrico Galavotti
Prime coordinate: un oggetto complesso
La vicenda storica dell’Italia unita, e particolarmente [...] sviluppo economico e benessere, aggiungeva Scoppola, «hanno silenziosamente corroso, assai più delle ideologie avverse, marxista e laicista, le basi stesse della presenza cattolica nel paese»150. Ma il dossettismo avrebbe continuato a sussistere ...
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I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] da allora, si dicevano preoccupati per il fatto che molti professori della scuola pubblica statale fossero di orientamento laicista e marxista. Negli ambienti più conservatori del mondo cattolico questa riserva sarebbe riemersa a più riprese.
Tra ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] una forma di religione di Stato. E nemmeno a tutti gli altri casi intermedi fra questi due poli, la Francia ‘laicista’, o la Germania pluralista, o perfino la Spagna cattolica. L’Italia repubblicana, dopo la Costituzione e poi dopo la revisione ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] o di partito». Palermo ripropone con forza il tema della solidarietà, prendendo nettamente le distanze da una cultura laicista, che vorrebbe una carità come afferma il cardinale G. Saldarini, «soltanto adatta alla patologia e non alla fisiologia ...
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laicistico
laicìstico agg. [der. di laicismo, laicista] (pl. m. -ci). – Relativo al laicismo o ai laicisti; che ha, o dimostra, o è improntato a, un atteggiamento dichiaratamente laico, cioè autonomo rispetto a confessioni religiose e a gerarchie...