Politico ed esponente del clero sciita iraniano (Khomein 1900, secondo altre fonti 1902 - Teheran 1989). Formatosi nei principali collegi religiosi sciiti iraniani, si distinse come avversario dei provvedimenti [...] laicisti dello scià Reza Pahlavi e poi delle riforme analoghe promosse dal successore di questi, Mohammad Reza nel 1963, fino a essere costretto all’esilio, prima in Turchia, poi in Iraq. Alla fine degli anni Sessanta, K. divenne uno dei grandi ...
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Atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale di un paese, o a governi, partiti o persone che conformano la loro azione civile ai dettami di una Chiesa [...] nel campo politico, come opposizione a governi cattolici o sostegno, per es. in Italia e talora in Francia, di governi laicisti, sia, nel campo speculativo, come battaglia contro posizioni considerate negazione della libertà individuale del pensiero. ...
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Fondamentalismo
Massimo Introvigne
di Massimo Introvigne
Fondamentalismo
sommario: 1. Il Fundamentalism project e la discussione sulla nozione di fondamentalismo. a) Premesse metodologiche; b) Il Fundamentalism [...] comune ci consenta di comprendere meglio il fenomeno, o se non si tratta di un tentativo da parte degli elementi laicisti della società di porre chiaramente al margine dei gruppi percepiti a vario titolo come irritanti" (v. Mayer, 2001, p. 39 ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] risvolti umani. Lo rilevava, fin dal 1877, Sidney Sonnino, che pure non nascondeva i propri sentimenti anticlericali e laicisti: «Al contadino siciliano la società non si presenta che sotto la veste del padrone rapace, oppure dell’esattore, dell ...
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DOMPIERI, Carlo
Sergio Cella
Nacque a Trieste il 29 luglio 1842, figlio di Luigi, commerciante di tessuti trentino, primo di tre figli. Frequentati la scuola commerciale italiana e l'ultimo corso del [...] una parrocchia e fondarono un patronato destinato ad espandersi. In questa situazione il D. fu osteggiato contemporaneamente dai laicisti e dagli Sloveni, mentre il luogotenente proibi l'apposizione della lapide da lui dettata a ricordo dell'assise ...
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GORINI, Paolo
Fulvio Conti
Nacque a Pavia il 28 genn. 1813 da Giovanni, professore di matematica, e da Martina Pelloli. Compì gli studi nella città natale, prima presso il ginnasio del collegio di S. [...] in materia religiosa il G., positivista convinto e in odore di massoneria, non ebbe atteggiamenti atei o troppo provocatoriamente laicisti ma piuttosto una posizione agnostica e poco incline alla ricerca della polemica a ogni costo.
Nell'ultima fase ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] momento della stretta le titubanze riaffiorano. Certe teorie di cattolici, contro i Concordati in genere, non aiutano davvero i laicisti a superare le diffidenze», in G. Andreotti, Diari 1976-1979. Gli anni della solidarietà, Milano 1981, p. 50.
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laicistico
laicìstico agg. [der. di laicismo, laicista] (pl. m. -ci). – Relativo al laicismo o ai laicisti; che ha, o dimostra, o è improntato a, un atteggiamento dichiaratamente laico, cioè autonomo rispetto a confessioni religiose e a gerarchie...