CAMPERIO, Filippo
Alberto Postigliola
Nacque a Lodi il 28 settembre del 1810 da ricca famiglia borghese originaria del Canton Ticino. Il padre Carlo esercitava la professione di avvocato; la famiglia [...] Gran Consiglio. In tale funzione il C. ebbe modo di adoperarsi soprattutto a favore dell'autonomia dei Cantoni e della laicità dello Stato e della scuola. La sua carriera politica essendo ormai saldamente fondata, il C. poté realizzare anche il suo ...
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MUGNOZ, Arturo
Marco Severini
– Nacque a Macerata il 3 agosto 1889, da Lavinio, medico condotto, e da Lidia Speranza.
Perso il padre all’età di sette anni, venne accolto insieme con la sorella Maria [...] a un nuovo giornale, La Preparazione (1913-16), con un più dichiarato fine politico, la collocazione nell’area laico-progressista e il duplice richiamo all’attiva partecipazione alla vita pubblica.
Diretto, redatto e spesso firmato in prima persona ...
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RUFFINI, Paolo
Luigi Pepe
– Nacque a Valentano, cittadina del Viterbese nei pressi del lago di Bolsena, il 22 settembre 1765 da Basilio, medico, che vi si era trasferito da Reggio nell’Emilia, e da [...] . Con il ritorno della Repubblica Cisalpina nel 1801 e la Repubblica Italiana nel 1802, si abbandonava il principio di laicità e si riconosceva la religione cattolica come religione ufficiale. Nel piano generale della pubblica istruzione del 1802, si ...
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NEGRI, Guglielmo
Giovanni Zanfarino
NEGRI, Guglielmo. – Nacque a Roma il 5 luglio 1926, primogenito di Mario, medico, e di Anna Maria Romegialli.
Frequentò il liceo classico Tasso di Roma e nel 1949 [...] aveva maturato l’idea che «l’Italia di minoranza» fosse «il lievito della crescita civile» del paese e che una laicità aperta e non ideologica dovesse ispirare «l’Italia della ragione» (Testimone di mezzo secolo. Tra S. Pietro e Montecitorio 1934 ...
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PANZACCHI, Enrico
Alessandro Merci
– Nacque a Ozzano dell’Emilia (Bologna) il 16 dicembre 1840, secondogenito di Patrizio, fattore e amministratore delle vaste tenute di casa Malvezzi de’ Medici, e [...] eletto più volte consigliere comunale a Bologna, e dal 1868 al 1872 fu assessore all’Istruzione, battendosi per la laicità della scuola, una miglior retribuzione della classe docente e un aumento delle borse di studio, in linea con quanto propugnava ...
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PONS, Amilda
Liviana Gazzetta
PONS, Amilda. – Nacque il 15 febbraio 1876 a Napoli, quinta figlia di Anna Malan e del pastore valdese Giovanni, che per vent’anni, a partire dal 1875, svolse il suo ministero [...] la direzione dell’opera a un sacerdote salesiano o a un missionario, e i Pons – che invece chiedevano la laicità dell’iniziativa – portarono a sostituire il progetto iniziale con la proposta di biblioteche circolanti per emigranti, accompagnata dalla ...
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SCELBA, Mario
Augusto D'Angelo
– Nacque a Granieri, una frazione di Caltagirone (Catania), il 5 settembre 1901, da Gaetano, uomo di fiducia e fattore di un possidente terriero, e da Maria Gambino.
L’ambiente [...] degasperiana per una DC alternativa ai partiti marxisti e alle destre neofasciste e monarchiche, e la lezione della laicità ereditata da Sturzo. Al tempo stesso Scelba non si mostrò pregiudizialmente contrario all’esperimento portato avanti da Moro ...
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MAZZOLENI, Angelo
Marina Tesoro
– Nacque a Milano il 13 giugno 1838 da Giuseppe, negoziante, e Caterina Rotta.
Ricevette un’educazione cattolica, ma presto assunse posizioni intransigentemente laiche [...] deputazione, nelle file della Sinistra parlamentare, furono la presentazione di due disegni di legge ispirati al principio della laicità delle istituzioni: il primo, il 23 nov. 1872, per sancire la precedenza del matrimonio civile rispetto a quello ...
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MORAIS, Sabato
Liana Elda Funaro
MORAIS, Sabato. – Di famiglia di origine portoghese, nacque a Livorno il 13 aprile 1823 da Samuele e da Bona Wolf, terzo di nove figli, con sette sorelle e un fratello.
Derivò [...] o anonimi, talvolta in contrasto con i notabili della sua comunità, difese la parità degli ebrei come cittadini e la laicità dello Stato. In campo religioso rinnovò lo studio della lingua, curò il rituale, anche negli aspetti musicali, e si tenne ...
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STORTI, Bruno
Paolo Acanfora
– Nacque il 9 luglio 1913 a Roma da Ferdinando e da Ida Calvellini.
Entrambi i genitori erano di origine toscana, fiorentino il padre e senese la madre. Il padre, dipendente [...] da Pastore e Mario Romani con l’espansione del modello del ‘sindacato nuovo’, fondato sulla rivendicazione della laicità, dell’autonomia (dalla DC o dal governo), della politica contrattuale e dell’aziendalismo come tratti caratteristici della ...
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laicita
laicità s. f. [der. di laico], letter. – Condizione di chi è laico, carattere di ciò che è laico: difendere la l. dello stato, di un’istituzione; affermare, sostenere la l. della cultura.
laicato
s. m. [der. di laico]. – Condizione di laico. Più com. con senso concr. e collettivo, nella Chiesa cattolica, il complesso dei laici, ossia tutti i fedeli che non appartengono al clero.