RUFFINI, Francesco
– Nacque a Lessolo Canavese (presso Ivrea) il 10 aprile 1863, da Martino – avvocato e magistrato, la cui famiglia era originaria della vicina Andrate – e da Elisa Ambrosetti.
Rimasto [...] politiche di Ruffini (più volte criticate da Antonio Gramsci) erano molto vicine a quelle di Albertini: «un conservatorismo laico con molte riserve verso Giolitti, in parte di ordine strettamente politico [...], in parte di ordine morale per quel ...
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– Nacque a Pisa il 25 luglio 1846 da Giuseppe e da Elettra Badanelli.
Trascorsa l’infanzia nella città natia, si trasferì con la famiglia a Firenze, dove frequentò il liceo degli scolopi. Ritornò a Pisa [...] democratici scaturì il cosiddetto Patto di Roma, basato sulle parole d’ordine del suffragio universale maschile e della laicità e democratizzazione dello Stato. Ben presto Socci tentò una nuova impresa giornalistica, Il grido del popolo, anch’esso ...
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SEGRE, Vittorio Dan
Giovanni Scirocco
– Nacque a Rivoli (Torino) il 4 dicembre 1922 da Arturo e da Enrica Momigliano, detta Tina.
Come sappiamo dai suoi stessi libri autobiografici, Segre nacque in [...] di Israele – di fronte ai rischi crescenti di una perdità di identità causata dalle divisioni sempre più profonde tra religiosi e laici, tra ricchi e poveri, tra la maggioranza ebraica e la minoranza araba –, la proposta di uno status di neutralità ...
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EMILIANI, Giovanni
Vladimiro Satta
Nacque il 10 nov. 1842 a Castel Bolognese (Ravenna) da Giovanni Antonio e Domenica Borghesi, di famiglia benestante. e compi gli studi presso il collegio S. Luigi [...] tardi per quella di un sistema di refezione scolastica, sebbene senza successo. Fu, inoltre, un deciso sostenitore della laicità dell'istruzione. Fu ovviamente ancora l'E. - generalmente stimato come l'intellettuale del paese - l'autore del saggio ...
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BILLANOVICH, Giuseppe
Carlo Vecce
Nacque a Cittadella (Padova) il 6 agosto 1913 da Eugenio, medico, appartenente a una famiglia originaria di Traù in Dalmazia, e da Maria Ciani.
La formazione, 1930-1936
Dopo [...] e Teofilo Folengo, sospesi tra letteratura alta e popolare, tra latino e volgare, tra storia e mito, tra laicità e istanze religiose; oppure dei grandi della letteratura delle origini, Dante e soprattutto Boccaccio, indagati in aspetti sostanziali ...
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MASSARUCCI, Domenico Alceo
Marco Venanzi
– Nacque a Terni il 3 nov. 1832 dal conte Giuseppe, gonfaloniere della città dal 1846 al 1849, e da Paolina Canale, di antica e illustre famiglia nobile.
Compì [...] non senza contraddizioni, le posizioni più moderate della Sinistra che sarebbe salita al potere nel 1876. La marcata laicità dello Stato, la proposta del decentramento amministrativo e dell’alleggerimento delle imposte, l’impegno per la diffusione e ...
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MAZZA, Pilade
Virginia Cavaliere
– Nacque il 29 ag. 1855 ad Alessandria d’Egitto da Cesare (1820-85) e Adelaide Ascoli (1825-92).
Il padre aveva combattuto a Curtatone nel 1848. Successivamente aveva [...] della sua azione politica, insieme con le battaglie per estendere le libertà democratiche, fu la difesa della laicità delle istituzioni. Il M. che già nel gennaio 1895 aveva attaccato la politica ecclesiastica del governo Crispi, chiedendo ...
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PARENZO, Cesare
Gian Luca Fruci
– Nacque a Rovigo il 20 novembre 1842 da Moisé e Amalia Romanin.
Appartenente a una famiglia borghese di religione ebraica, dopo aver frequentato il ginnasio annesso [...] ultima generazione risorgimentale, l’essere un outsider affermatosi nel mondo delle professioni, la solida cultura giuridica, laica e garantista, facevano di Parenzo il prototipo del parlamentare zanardelliano, capace di interpretare alla Camera come ...
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ROSSI, Giovanni
Gianluca Della Maggiore
– Nacque a Parigi il 19 febbraio 1887, da Giovanni e da Domenica Andreani.
Il padre, modesto imbianchino originario di Pino (Varese), morì un mese dopo la sua [...] a un ripensamento delle linee d’impegno. Al centro della sua azione si fece largo la prospettiva di una laicità carismatica capace di annunciare il vangelo attraverso un movimento di penetrazione e conquista missionaria (Zizola, 1997, pp. 124-126 ...
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ROTTA, Angelo
Daiana Menti
– Nacque a Milano il 9 agosto 1872 da famiglia benestante, figlio di Giovanni e di Luigia Ferrario.
Il fratello Paolo, noto grecista, fu tra i primi docenti di lettere all’Università [...] nella cura della gioventù e in grado di opporsi efficacemente a misure quali la separazione della Chiesa dallo Stato, la laicità dell’istituzione scolastica, il divorzio.
La nomina a delegato apostolico a Costantinopoli del 6 giugno 1925 comportò un ...
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laicita
laicità s. f. [der. di laico], letter. – Condizione di chi è laico, carattere di ciò che è laico: difendere la l. dello stato, di un’istituzione; affermare, sostenere la l. della cultura.
laicato
s. m. [der. di laico]. – Condizione di laico. Più com. con senso concr. e collettivo, nella Chiesa cattolica, il complesso dei laici, ossia tutti i fedeli che non appartengono al clero.