Stazio, Publio Papinio
Ettore Paratore
D. ricorda S. già in Cv IV XXV 6 come lo dolce poeta. Si sarebbe tentati di pensare che così definendolo egli alludesse alle Silvae. Ma del poeta egli ignorava [...] scovato una derivazione dantesca) l'ingresso agl'Inferi attraverso il Tenaro, da cui passano Mercurio e l'ombra del vecchio Laio, chiamata a esercitare sulla terra l'opera di una Furia vendicatrice, come Tantalo all'inizio del Thyestes di Seneca e ...
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Ovidio Nasone, Publio
Ettore Paratore
Il poeta latino (Sulmona 43 a.C. - Tomi sul Mar Nero 17 d.C.) è in If IV 90 collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Lucano.
Il primo accenno a O. che troviamo [...] che suona " Carmina Laiades non intellecta priorum / solverat ingeniis " (l'allusione cioè al fatto che il figlio di Laio, Edipo, aveva risolto l'enigma della Sfinge), nella forma " Carmina Naiades non intellecta priorum / solvunt ingeniis ", in cui ...
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naiade1
nàiade1 (o Nàiade) s. f. [dal lat. Naias -ădis, gr. Ναϊάς -άδος, der. del tema di νάω «scorrere»]. – 1. Nella mitologia classica, nome generico delle ninfe delle acque (sorgenti, fiumi, laghi), apportatrici di fecondità alla terra,...