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Naturalista francese (Bazentin le Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829); gli si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, zoologia, paleontologia, e in particolare la prima [...] determinati organi con una frequenza e un'intensità diverse dalle precedenti; ne deriva quindi la prima legge dell'evoluzionismo lamarckiano (detta dell'uso e disuso), secondo cui l'aumentato uso costante di un organo lo rafforza, mentre il suo ...
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Zoologo (Brive, Corrèze, 1762 - Parigi 1833), successore (1829) di Lamarck alla cattedra di zoologia degli Invertebrati al Muséum. Si occupò soprattutto di entomologia, gettando le basi di una classificazione [...] degli Insetti ancora oggi adottata nelle sue linee essenziali; studiò anche Rettili, Anfibî, Mammiferi. L'opera più importante di L. è Précis des caractères généraux des insectes disposés dans un ordre ...
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Famiglia di botanici. Augustin-Pyramus (Ginevra 1778 - ivi 1841), celebre sistematico, appena laureato ebbe dal Lamarck l'incarico di redigere la nuova edizione della sua Flore Française. Nella Théorie [...] élémentaire de la botanique (1813), composta a Montpellier, dove era docente di botanica, espose le sue vedute su alcuni fondamentali problemi di botanica. Nel 1817 passò all'università di Ginevra, dove ...
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Naturalista (Cuneo 1784 - Torino 1830), prof. all'univ. di Torino e direttore del museo di storia naturale, cui diede molto sviluppo. Si rese noto già in giovane età con uno Specimen faunae subalpinae [...] e un saggio di classificazione dei Carabidi. Autore di varie ricerche sugli insetti, fu il primo a introdurre in Italia, dalla cattedra, le idee evoluzionistiche del Lamarck. ...
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DE GIOVANNI, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Sabbioneta (Mantova) il 28 sett. 1838 da Mario, medico condotto e possidente, prematuramente scomparso, e Rosina Traversi. Adolescente, sentì il richiamo [...] che su di lui avevano avuto i Rapports du physique et du moral de l'homme del Cabanis e la Philosophie zoologique del Lamarck, apparsi in Francia nel primo decennio dell'Ottocento.
L'attenzione per i problemi dell'uomo e il desiderio di lenirne le ...
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Geologo (Liegi 1783 - Bruxelles 1875); considerato il fondatore delle scienze geologiche nel Belgio. A Parigi, al Musée d'histoire naturelle, seguì le lezioni di B.-G.-É. de Lacépède, di G. Cuvier e di [...] naturalisti e filosofi, O. sostenne una graduale trasformazione delle specie, vicino alle posizioni di Geoffroy de Saint-Hilaire e di Lamarck e in opposizione a Cuvier. O. è noto anche per avere introdotto il termine Cretaceo. Tra le sue opere ...
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GEMMELLARO, Carlo
Pietro Corsi
Nacque a Nicolosi (Catania) il 14 nov. 1787, da Gaetano e Margherita Morabito.
L'interesse della famiglia del G., originaria di Nicolosi, per le scienze naturali, e in [...] suoi Elementi di geologia (Catania 1840). Conosceva poi le opere di G.-L. Buffon, A.-M. Ampère, G. Cuvier e del Lamarck, cui affiancava testi di una congerie di autori oggi considerati minori, come J.-C. De la Métherie o P. Bertrand. Proponeva quindi ...
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DE FILIPPI, Filippo
Guido Cimino
Nacque a Milano il 20 apr. 1814 in una famiglia di origine piemontese. Il D. compì gli studi liceali nel collegio S. Alessandro di Milano e quindi passò nel collegio [...] trovato accettabile l'idea di una più o meno ampia trasformazione delle specie e, in vario modo, si erano ricollegati a Lamarck, a Geoffroy Saint-Hilaire e alla Naturphilosophie. A. Bonelli a Torino, F. C. Marmocchi a Siena, G. Sangiovanni a Napoli ...
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Naturalista (Étampes 1772 - Parigi 1844). Professore di zoologia nel Muséum d'histoire naturelle (1795), partecipò alla spedizione napoleonica in Egitto, che gli consentì di allargare notevolmente lo spettro [...] , catastrofista e fissista, egli affermò una teoria evoluzionistica (ancor più fragile di quella di J.-B. Lamarck) fondata sull'influenza "diretta" dell'ambiente che, nonostante la pubblicazione di un'organica monografia (Principes de philosophie ...
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Naturalista (Montbéliard 1769 - Parigi 1832). Allievo della Accademia carolina di Stoccarda (1784-88), vi conobbe Friedrich Kielmeyer. Entrato in seguito in contatto con É. Geoffroy Saint-Hilaire, fu da [...] morfologica. Sulla base di questi principî, escludendo sia la genesi progressiva delle forme nel tempo, ipotizzata da Lamarck, sia la trasformazione di un unico piano sostenuta da Geoffroy Saint-Hilaire e quindi negando validità alla concezione ...
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lamarckiano
‹-markià-› agg. e s. m. – 1. agg. Del naturalista fr. J.-B. de Lamarck (v. lamarckismo); relativo a Lamarck e alle sue teorie: l’ipotesi lamarckiana. 2. s. m. (f. -a) Seguace delle teorie evoluzioniste di Lamarck.
lamarckismo
‹-markì-› s. m. – Teoria scientifica elaborata nel 1809 dal naturalista fr. J.-B. de Lamarck (1744-1829) per spiegare l’evoluzione degli organismi viventi: tale teoria (la prima delle teorie dell’evoluzione in ordine di tempo)...