Poeta francese (Mâcon 1790 - Parigi 1869). Esponente del romanticismo, nelle Méditations poétiques (1820) fuse la tradizione elegiaca dell'ultimo Settecento con le nuove aspirazioni del lirismo romantico. Il poema Jocelyn (1836), concepito all'interno di un vasto disegno epico e religioso incompiuto che avrebbe dovuto comprendere anche La chute d'un ange ("La caduta di un angelo", 1838), è tra le sue ...
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Scrittore francese (Parigi 1827 - ivi 1881). Segretario di Lamartine nel 1848, fu poi critico letterario e artistico, con notevoli qualità di scrittore. I suoi saggi migliori sono raccolti in Hommes et [...] dieux (1867) e Les deux masques (3 voll., 1880-83) ...
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Poeta (Ariano di Puglia 1809 - Napoli 1852). Buon conoscitore di Lamartine e di Hugo, che tradusse, P. ebbe qualche dimestichezza anche coi romantici tedeschi; ma la sua tenue lirica (Armonie italiane, [...] 1841; Canzoni popolari, 1841; Canti del Viggianese, 1846; Canti del povero, 1852) ha impronta personale, specie quando canta la patria o la fanciullezza, ovvero la povertà e il dolore degli umili, temperati ...
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Pubblicista e uomo politico (Dorat, Haute-Vienne, 1816 - Parigi 1875). Giornalista, seguace di Lamartine (1848), ma poi apertamente bonapartista, consigliere di stato, senatore (1862), propugnatore dell'"impero [...] liberale" (1868-70), fu ambasciatore a Bruxelles (1868) e a Costantinopoli (1870). Importanti i suoi scritti sulla questione italiana: La France, Rome et l'Italie (1851) e Le pape et le congrès (1860), ...
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Uomo politico (Royan 1813 - Parigi 1884). Giornalista e polemista efficace, dopo essere stato seguace di Lamartine si spostò a sinistra accentuando il suo "progressismo" (Profession de foi du XIXe siècle, [...] 1852) e con le Lettres à un homme tombé si staccò dall'antico maestro. Deputato di opposizione (dal 1863), avversò la dichiarazione di guerra alla Prussia; caduto l'Impero, fu ministro senza portafoglio ...
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Poeta francese, nato a Marsiglia il 20 giugno 1813, morto il 6 marzo 1877. Ammiratore del Lamartine, se ne guadagnò la benevolenza con un'ode sulla sua partenza per l'Oriente (Le départ pour l'Orient, [...] 1832). Accenti più personali trovò qualche anno dopo nella raccolta di liriche La mer, 1835 (ampliata e rielaborata nel 1855 con un nuovo titolo: Les poèmes de la mer), cantando la sofferenza degli umili ...
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Grande romanzo arabo di cavalleria, reso noto in Europa da parziali traduzioni francesi ed inglesi, ma soprattutto dal Lamartine (Antar, Parigi 1864, e già dal 1835 nel suo Voyage en Orient), in Italia [...] da P. Perolari Malmignati (Su e giù per la Siria, Milano 1878, ove il cap. IX è Storia dell'eroe Antar). L'eroe è ‛Antar ibn Shaddād, ossia il famoso poeta arabo preislamico Antarah (v. sotto) ch'era anche ...
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LEJEAN, Guillaume
Attilio Mori
Esploratore francese, nato a PlouégatGuérand (Finistère) nel 1828, ivi morto il 1° febbraio 1871. Fu dapprima pubblicista e nel 1848 collaborò al Pays del Lamartine; ma, [...] attratto presto dall'amore per i viaggi e per lo studio di paesi e di popoli poco noti, si recò nel Montenegro e in Turchia, interessandosi particolarmente delle condizioni etnografiche, intorno alle quali ...
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SAINT-VICTOR, Paul Bynsse, conte di
Mario Bonfantini
Critico francese, nato l'11 luglio 1825 a Parigi, ivi morto il 9 luglio 1881. Dal padre, storico, poeta ed ellenista, amico del Lamartine, il S.-V. [...] (era anche lui delle famose cene "chez Magny"), e di essere per un momento addetto agli Affari Esteri, portatovi dal Lamartine, nel 1848.
Con una formazione culturale da erudito di tipo universitario il S.-V. scelse invece il giornalismo e divenne ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...