Letterato, nato a Bibbiena il 4 maggio 1790, morto a Roma il 30 maggio 1847. Studiò nel seminario di Castiglion Fiorentino, dove, a 18 anni, fu maestro di rettorica; poi, divenuto sacerdote, sottobibliotecario [...] Parini fatta dal Giusti. Nel 1826, la censura proibì uscisse sull'Antologia una sua risposta, in terza rima, al Lamartine; ché egli lamentava fra l'altro che per cagione degli stranieri in Italia fosse "proscritto anche il pensiero". Scrisse molte ...
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Poeta e magistrato devoto agli Estensi, nato a Reggio Emilia il 23 dicembre 1810, morto il 5 ottobre 1846. Fu poeta gentile ma di scarsa originalità. Nelle sue liriche si sente spesso l'eco di altri poeti [...] segui generalmente l'esempio del Grossi. Parafrasò il Cantico dei cantici e altri libri della Bibbia, tradusse liriche dell'Uhland, del Lamartine e di altri. L'edizione più ricca delle sue poesie è quella, intitolata Versi, di Firenze 1844.
Bibl.: A ...
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Ratisbonne, Louis
Felice del Beccaro
Scrittore e giornalista francese (Strasburgo 1827 - Parigi 1900). Studiò nella sua città natale e a Parigi, dove intraprese una carriera amministrativa che abbandonò [...] jeune écrivain est tout à la fois un chef-d'oeuvre d'intelligence de son modèle ". La traduzione di R. ricorda a Lamartine quella, " jusqu'ici inimitable, des Géorgiques de Virgile par l'abbé Delille: mais le Dante, poète abrupte, étrange, sauvage et ...
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REGALDI, Giuseppe
Guido Mazzoni
Poeta estemporaneo e letterato, nato a Varallo l'8 novembre 1809, morto a Bologna il 14 febbraio 1883. Fino da giovane si mise a improvvisare pubblicamente e ottenne [...] e fugaci, in gran parte dell'Europa e in Asia e in Egitto; ebbe tra i suoi ammiratori anche uomini come il Lamartine. Tal suo viaggiare non era senza una segreta relazione con la propaganda politica italiana e liberale; così non gli mancarono arresti ...
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Scrittrice spagnola (Puerto Príncipe, od. Camagüey, Cuba, 1814 - Madrid 1873). Da Cuba si trasferì molto giovane in Spagna. A Madrid divenne una delle figure più rappresentative dell'ambiente letterario [...] spagnolo. Della produzione poetica della G. de A., che oscilla tra l'ispirazione amorosa e quella religiosa e palesa influssi di Lamartine e di Hugo, sono da ricordare La Cruz, La plegaria de la virgen, La noche del insomnio, ecc. Il maggior successo ...
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POLEŽAEV, Aleksandr Ivanovič
Ettore Lo Gatto
Poeta russo, nato nel 1805 nel governatorato di Pensa. Studiò a Mosca, dove cominciò la sua attività poetica nella rivista Vestnik Evropy. Nel 1826, in conseguenza [...] . Se non manca nel poeta lo sforzo di trovare una propria via, l'influenza dei poeti occidentali, tra i quali Byron e Lamartine, fu di ostacolo a una reale originalità. Le poesie del P. furono edite varie volte. Dopo l'edizione dell'Efremov di ...
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Uomo politico francese (Oloron-Sainte-Marie, Bassi Pirenei, 1862 - Marsiglia 1934). Uomo di destra, fornito di grandi doti oratorie, deputato dal 1888, dal 1894 fu più volte ministro (tra l'altro agli [...] , e a concretare il "patto orientale", con l'URSS. Fu assassinato con il re di Iugoslavia Alessandro I. Ha lasciato varî scritti di carattere storico-letterario: Mirabeau (1913), Lamartine orateur (1916), Les amours d'un poète (1920, su V. Hugo). ...
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Poeta catalano, nato a Palma di Maiorca il 30 marzo 1812, morto il 30 novembre 1882. Cugino di Marian Aguiló e grande amico di José M. Quadrado, dopo di essersi affermato dapprima con una raccolta di poesie [...] terra". Educò il suo gusto sui romantici stranieri, e non fu libero da influenze letterarie, specialmente del Byron e del Lamartine; ma ebbe una sua modesta personalità, e Menéndez y Pelayo dichiarò le sue Balades fantastiques "degne di essere messe ...
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Uno dei più notevoli fra i numerosissimi ammiratori o imitatori del Ronsard. Nacque a Caen nel 1532 e morì nel 1611. Fu precettore del duca d' Angoulême, figlio naturale di Carlo IX, lettore e segretario [...] alcune sue poesie religiose, ispirate dalla Bibbia, hanno una potente umanità e un penetrante senso di malinconia, che fa ricordare il Lamartine. Ecco un esempio:
Félicité passée,
Qui ne peux revenir,
Tourment de ma pensée,
Que n'ai-je, en te perdant ...
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VAZOV, Ivan
Enrico Damiani
Scrittore bulgaro, nato a Sopot il 27 giugno 1850, morto a Sofia il 22 settembre 1921. Dal padre, mercante, fu iniziato al commercio. A Kalofer, presso il padre di Hristo [...] Dopo varie vicende familiari, V., mandato nel 1868 a Plovdiv, comincia a interessarsi della letteratura francese e traduce pagine di Lamartine, Victor Hugo e Béranger. Da Lotenica, dov'è più tardi trasferito per volontà paterna, fa qualche viaggio in ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...