BERNABò SILORATA, Pietro
Giovanni Ponte
Nacque a Porto Maurizio il 10 apr. 1808, da Giuseppe Tommaso e da Maddalena dei conti di Lavagna. Studiò nel liceo di Genova, approfondì la sua preparazione letteraria [...] bachi da seta, Bombyces, commentandolo (Forlì 1829). Nel 1831 apparve a Lugo la sua versione delle Méditations poétiques del Lamartine, ristampata poi in edizione accresciuta nel 1838 a Torino; con il poeta francese il B. avviò intanto un carteggio ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] nata da questa malinconia di cui soffre chiunque sogna e sa che il sogno è soltanto sogno: con accento più dolce nel Lamartine, più intimo in M. Desbordes Valmore, più appassionato nel De Musset e con classica elevazione di tono nel Vigny.
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VLÁCHOS, Ángelos ("Αγγελος Βλάχος)
Guido Martellotti
Letterato greco, nato ad Atene nel 1838, ivi morto nel 1920. Studiò legge ad Atene e in Germania; ebbe importanti cariche politiche; dal 1887 al '90 [...] su P. Soũtsos, 1874; G. Tertsétēs, 1875; G. Zalakóstas, 1877, A. Soũtsos, 1877, ed altri). Tradusse da Sofocle, Lamartine, Heyse, Goethe, Lessing, Heine, Racine. Shakespeare, ecc. Tra le molte opere di erudizione sono da ricordare un dizionario greco ...
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Poeta venezolano, di origine italiana, nato a Cartagena nel 1827, ivi morto nel 1897. Dagli studi di medicina passò alla carriera diplomatica, e fu console a Liverpool per venti anni. I contemporanei apprezzarono [...] in Silva á la Academia Española, il suo temperamento si rivelò essenzialmente romantico. Dall'imitazione di Leopardi, Lamartine, Espronceda, trovò accenti proprî, appassionati e coloristici (Obras poéticas, Parigi 1895). Amaro o idillico in Á Orillas ...
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NAPOLI, Gennaro
Pier Paolo De Martino
NAPOLI, Gennaro. – Nacque a Napoli il 19 maggio 1881, da Tommaso e da Maria de Blasio.
Studiò con Camillo de Nardis e Nicola D’Arienzo al conservatorio S. Pietro [...] , poi trascritte per orchestra), canzoni dialettali, liriche da camera (anche su testi di poeti francesi come Alphonse de Lamartine e Alfred de Musset) e soprattutto pagine sinfoniche e corali. Furono queste ultime a dargli maggiore notorietà, dalla ...
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LOSANA, Gian Pietro
Pietro Pirri
Vescovo e filantropo, nato a Vigone (Piemonte) nel 1793, morto a Torino nel febbraio 1873. Si laureò in teologia all'università di Torino, e fu aggregato fra i dottori [...] il merito d'avere in Oriente sollevato il prestigio del Piemonte di fronte alla Francia. S'incontrò in Oriente col Lamartine. Richiamato dal papa in Italia, specialmente per insistenza di Carlo Alberto che vedeva nel L. un fedele alla causa italiana ...
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Nata a Lisbona nel 1750, sotto il marchese di Pombal sopportb con la madre e la sorella la detenzione nel convento di Cellas fino al 1777, sposando due anni dopo il conte di Oeynhausen; perduto il marito [...] dei primi sei canti dell'Oberon del Wieland, del poemetto ossianesco Darthula, e imitazioni e traduzioni di Gray, Goldsmith, Lamartine, Claudiano (De raptu Proserpinae), Pope (Essay on criticism). Originale è il lungo poema in sei canti intitolato As ...
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Szàsz, Karoly
Tibor Kardos
Poeta ungherese (Nagyenved, Transilvania, 1829 - ivi 1905), traduttore; studiò a Kolozsvàr, dove fece conoscenza del critico Pál Gyulai. Nel 1848 seguì all'università di Budapest [...] ungherese con la sua opera di traduttore: il Nibelungenlied, Shakespeare, Molière, Goethe, Schiller, Heine, Victor Hugo, Béranger, Lamartine, Burns, Byron, ecc.
Si riconosce quale sua impresa più impegnativa la traduzione della Commedia (1885-99), di ...
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Scrittore francese (Isola della Riunione, allora Isola Bourbon, 1753 - Parigi 1814). Cominciò a pubblicare dei versi nell'Almanach des Muses del 1777; nelle Poésies érotiques (1778), il cui tono, nonostante [...] languida e voluttuosa malinconia, inserendosi in quella poesia galante e leggera dell'ultimo Settecento di cui Dorat fu uno dei maggiori rappresentanti. I suoi versi hanno indicato a un poeta come Lamartine la via che doveva seguire la nuova poesia. ...
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GARNIER-PAGÈS, Louis
Giuseppe GALLAVRESI
Uomo politico francese, nato a Marsiglia il 16 luglio 1803, morto a Parigi il 1° novembre 1878. Si chiamava realmente Pagès, ma prepose al suo il cognome del [...] delle finanze, sindaco di Parigi e deputato della Capitale all'Assemblea costituente, che lo elesse, accanto al Lamartine, membro della commissione esecutiva. Abbandonò il potere allorché l'insurrezione di giugno impose la necessità di affifidare ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...