CARCANO, Giulio
Renzo Negri
Nato a Milano il 7 ag. 1812 da Vincenzo e da Carolina Stagnoli, dal 1824 al 1830 studiò nel Longone, il vecchio collegio dei nobili milanesi, avendo per maestro di lettere [...] ogni volta di polemizzare col nascente realismo di stampo francese (i suoi modelli stranieri, se ci furono, si chiamano Lamartine, Bernardin de Saint-Pierre, Goldsmith, piuttosto che Sue, Sand o Balzac, mentre per Zola ha parole sprezzanti).
Mentre ...
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BALESTRIERI, Lionello
Giorgio Di Genova
Nacque il 12 sett. 1872 a Cetona (Siena) da un modesto muratore, che cercò di far seguire al figlio studi regolari presso l'Istituto di Belle Arti prima di Roma [...] suoi quadri si trovano a Parigi (Lettrice,Museo del Lussemburgo), Palermo (La moglie del poeta,Gall. d'Arte moderna) e Roma (Lamartine,Gall. Naz. d'Arte moderna).
Bibl.: R. Pantini, L'arte a Parigi nel 1900, Firenze 1901, p. 70; A. Colasanti, Arte ...
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CRISTIANI, Giuseppe
Bianca Maria Antolini
Nato ad Anagni (Frosinone) il 19 marzo 1865 da Magno e Candida Pace, iniziò gli studi musicali sotto la guida del padre, continuandoli poi dal 1879 nel romano [...] 1906, e di tre opere liriche inedite: Idillio montano, Graziella, su testo di L. Trioli, tratto dalla novella di Lamartine, e Monna Ghita, su soggetto di V. Frajese dalle novelle del Boccaccio. Curò, inoltre, alcune revisioni e trascrizioni: oltre ...
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CONCONE, Paolo Giuseppe Gioacchino
Maria Borgato
Nacque a Torino il 12 sett. 1801e nella sua città iniziò gli studi musicali; tuttavia mancano notizie sulla sua formazione e sulle sue prime esperienze [...] allo scoppiare dei moti rivoluzionari, il C. si cimentò nuovamente in un melodramma, Graziella, tratto dall'omonimo romanzo di Lamartine, che non fu mai rappresentato, ma "la cui riduzione per pianoforte, pubblicata a Parigi, prova che questa musica ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] e tale da non far rimpiangere che non sia stato condotto innanzi); versi pure per la Ristori composero Alfred de Musset e il Lamartine, che distinguendo fra il poeta e l’interprete la celebrò come colei che aveva reso al tragico ben più di quel di ...
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MAURI, Achille
Nicola Raponi
MAURI, Achille. – Nacque a Milano il 16 sett. 1806, ultimo dei sei figli di Giuseppe e di Angiola Porro.
Dei fratelli due morirono bambini, mentre i restanti furono avviati [...] , recensioni a La disfida di Barletta di M. d’Azeglio e al Marco Visconti di T. Grossi, nonché saggi su A. de Lamartine, F. Klopstock, Ch.-A. Sainte-Beuve.
Nella rivista, che nel gennaio 1831 mutò la testata in L’Indicatore, il M. anticipava talora ...
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RICCIARDI, Irene
Flavia Caporuscio
RICCIARDI, Irene. – Nacque a Napoli il 14 novembre 1802 da Francesco e da Luisa Granito dei marchesi di Castellabate.
Il padre fu avvocato, consigliere di Stato sotto [...] faceva parte anche il fratello Giuseppe, repubblicano affiliato alla Giovine Italia, e conobbe illustri intellettuali quali Alphonse de Lamartine, Victor Hugo e Alfred de Musset.
A Parigi, oltre alla scrittura di romanze (Il mendico, La persuasione ...
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BISAZZA, Felice
Francesco Luigi Oddo
Nacque a Messina il 29 genn. 1809 da Vincenzo, commerciante in grani, e da Angela Maria dei baroni Marino. Il tracollo finanziario del padre non impedì che il B. [...] del Grossi, del Pellico, del Prati, del Parzanese, dell'Aleardi, non senza riecheggiamenti di altri poeti come Hugo e Lamartine; Fede e dolore (Napoli 1863), in cui il B. insiste sulla riflessione moralistica e religiosa: motivi quasi sempre risolti ...
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GUITERA DE' BOZZI, Carlo
Giuseppe Monsagrati
Nacque il 6 luglio 1809 su una fregata inglese in viaggio verso Malta, da Antonio, cittadino corso, e da Margherita Mifsud, nobile maltese.
All'epoca il [...] una serie di contrasti con G. Gherardi; infine pubblicista dai molti interessi: letterari (Dante Alighieri e Alfonso di Lamartine: una revisione, Livorno 1857), politici (Del nostro stato sociale e politico, Siena 1859; Il monarcato rappresentativo è ...
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CALOSSO, Giovanni Timoteo (Rustem bey)
Enrico De Leone
Conosciuto anche come Rustem bey, nome assunto nel periodo in cui fu al servizio dell'Inipero ottomano, nacque a Chivasso (Torino) il 24 genn. 1789 [...] nel 1857.
Fonti e Bibl.: L. Calligaris, Mie memorie e miei scritti, ms., presso famiglia Calligaris in Barbania; A. de Lamartine, Voyage en Orient, Paris 1913, II, p. 228; A. Baratta, Costantinopoli effigiata e descritta con una notizia su le celebri ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...