TEOCRAZIA
Antonio FALCHI
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Questo termine, usato per primo da Flavio Giuseppe (C. Apion, II, 16) e forse da lui foggiato, sul modulo di "aristocrazia", "democrazia" e simili, denota, come l'etimo indica [...] diritti del popolo e della libertà di fronte al potere civile. E la stessa condanna di Gregorio XVI indusse il Lamennais al distacco dalla Chiesa, non all'abbandono della tesi fondamentale. Il cattolicismo democratico - a cui rimarrà, per es., fermo ...
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Gesuita, nato a Varsavia da genitori francesi il 25 maggio 1661, morto a Parigi il 17 maggio 1737. Nominato insegnante di teologia a Rouen, venne in urto, per un suo opuscolo di Difficultés teologiche [...] apprezzato e utilizzato dal vero fondatore di quella scuola, il Reid, ed esercitò anche influenza sulla genesi del pensiero di Lamennais. S'intende così, anche, come questo cattolico sia stato giudicato da Voltaire "l'unico gesuita che abbia dato un ...
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THEINER, Augustin (August). – Nacque a Breslau (Wrocław)
Luca Carboni
l’11 aprile 1804 da Franz, calzolaio, e da Anna Rosine Nitschke.
Fratello minore di Johann Anton, sacerdote cattolico scomunicato [...] Chiesa di Roma. Terminata la borsa di studio, rimase in Francia e frequentò per otto mesi il circolo dell’abate de Lamennais nel collegio di Juilly. Tornato poi a Parigi, s’immerse nella lettura di Jacques-Bénigne Bossuet e Fénelon. Nel giugno del ...
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MAZZA, Nicola
Lucia Ceci
– Nacque a Verona il 10 marzo 1790 primo dei nove figli di Luigi, intraprendente commerciante di seta, e di Rosa Pajola.
Nel 1797 il coinvolgimento della città scaligera nelle [...] Amicizie cristiane e con i motivi ultramontani di autori francesi come L. de Bonald, J. de Maistre e il primo Lamennais.
A partire dall’anno scolastico 1815-16 il M. insegnò matematica nel seminario vescovile. Oltre che di tale disciplina, nella ...
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CANONICO, Tancredi
Mario Themelly
Nacque a Torino il 14 maggio 1828 da Francesco medico di corte, e Felicita Pomba. Laureatosi in legge a 19 anni, nel 1848 aveva seguito con animo commosso, come ricordò [...] dei moderati, sentiva fortemente la suggestione dei programmi d'azione dei democratici. Da Stresa passò a Parigi, e qui visitò Lamennais e Gioberti. Ma nel settembre 1851, a Zurigo, ebbe l'incontro che doveva influire decisamente sulla sua evoluzione ...
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La democrazia cristiana in Europa
Francesco Traniello
Alla locuzione «democrazia cristiana», attestata sin dall’epoca della Rivoluzione francese, sono stati attribuiti nel corso di oltre due secoli [...] all’emergere della questione sociale. Molto rappresentativo in proposito fu il movimento avviato in Francia dal prete cattolico F. Lamennais e da alcuni dei suoi seguaci, che svilupparono in senso democratico (ma non privo di risvolti teocratici) le ...
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MONZANI, Cirillo
Alberto Ferraboschi
MONZANI, Cirillo. – Nacque nel 1820 secondo la maggior parte degli studi, ma più probabilmente il 17 settembre 1823, a Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia), da Mariano [...] a curare fin dal 1844 la pubblicazione della prima traduzione italiana della lettera a Lamennais del filosofo neoguelfo (Lettera sulle dottrine filosofiche-religiose di Lamennais. Prima edizione italiana di C. M., Napoli 1844), Monzani ne progettò l ...
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SIRTORI, Giuseppe
Eva Cecchinato
– Nacque il 17 aprile 1813 da Giuseppe e da Rachele Rigamonti a Casatevecchio, oggi frazione di Monticello Brianza, all’epoca aggregato a Casatenovo.
La famiglia possedeva [...] gennaio del 1844, la scelta di abbandonare l’abito talare, decisione probabilmente riconducibile anche ai contatti con Félicité-Robert de Lamennais.
Nella primavera del 1845 era di nuovo a Parigi, dove riprese gli studi alla Sorbona, nella facoltà di ...
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BERTAZZOLI, Francesco
Raffaele Colapietra
Nacque a Lugo il 1° maggio 1754. Avviatosi alla carriera ecclesiastica, fu ordinato sacerdote nel 1777. Dotato di larga erudizione, sacra e profana, assunse [...] gesuiti ed incline a una valutazione altamente positiva degli ordini regolari, che guardò in un primo momento con simpatia al Lamennais ed anche alle tendenze più accese del Marchetti e del Ventura (che dovette al B. la cattedra di diritto pubblico ...
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Genericamente, la massa delle classi con redditi bassi o minimi, in contrapposizione alle minoranze detentrici del potere economico.
Il termine ebbe origine in età romana. Esso indicava, nell’ambito della [...] nell’era industriale vive la società. I proletari costituiscono il soggetto centrale di un celebre scritto polemico di F.R. de Lamennais, De l’esclavage moderne (1840). La condizione del p. e l’analisi dei mezzi per cambiarla sono il tema centrale ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...