Città e porto dell’Inghilterra nord-occidentale (45.952 ab. nel 2001), presso la costa del Mare di Irlanda, sull’estuario del fiume Lune, nella contea di Lancashire, della quale fu capoluogo. Durante il 18° sec. e la prima metà del secolo seguente fu in attive relazioni commerciali con le Indie Occidentali. Mercato agricolo con industrie meccaniche, alimentari, tessili, edilizie e chimiche.
L. fu importante ...
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Il più pesante e famoso aereo da bombardamento britannico impiegato nella Seconda guerra mondiale. Quadrimotore (motori Rolls-Royce Merlin da 1100 o 1400 HP) con apertura alare di 31,09 m, massa a vuoto 18.600 kg, sviluppava una velocità massima di 338 km/h; aveva un equipaggio di 7 uomini ed era armato con 8 mitragliatrici da 7,7 mm. Costruito in 7374 esemplari, compì 156.192 voli di guerra; partecipò ...
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Città degli USA (33.800 ab. circa 2006), nella Pennsylvania sud-orientale, 120 km a O di Filadelfia. Mercato di una delle più floride zone della Pennsylvania (tabacchi, bestiame e sete), ha industrie alimentari, metallurgiche, del linoleum, setifici, manifatture di tabacchi.
Fondata nel 1717, fu per un solo giorno, il 27 settembre 1777 (quando vi si riunì il Congresso), capitale degli USA e, fra il ...
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La storia di questo ramo dei Plantageneti incomincia dal secondogenito di Enrico III, Edmund (v. Lancaster, Edmund) il quale, dopo la rivolta di Simone di Montfort, fu nominato intendente d'Inghilterra [...] nel 1351. Non lasciò figli maschi, così che il titolo di duca di L. fu attribuito (1361) a Giovanni di Gaunt (v. Lancaster, John), in virtù del matrimonio con Bianca, figlia di Henry, alla quale G. Chaucer dedicò i versi del The boke of the Duchesse ...
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Figlio secondogenito (Londra 1245 - Bayonne 1296) di Enrico III d'Inghilterra. Nel 1254 Innocenzo IV indusse Enrico III ad accettare per il figlio il trono di Sicilia e a sopperire alle spese di conquista. [...] fallirono (1258). Dopo la vittoria di Enrico III contro i baroni, Edmund ebbe le contee di Leicester, di Derby e di Lancaster (1267). Avendo sposato (1275) Blanche d'Artois, vedova di Enrico II di Navarra e di Champagne, ebbe la custodia della ...
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Gentildonna inglese (n. 1350 circa - m. Lincoln 1403); figlia di Sir Payne Roelt, immigrato in Inghilterra al seguito della regina Filippa di Hainaut, sposò (prima del 1367) Sir Hugh Swynford, che accompagnò [...] in Guascogna John of Gaunt duca di Lancaster. Fu istitutrice delle figlie del duca di Lancaster, del quale divenne prima l'amante poi la moglie (1396). Attraverso Catherine la discendenza lancasteriana passò al pronipote Enrico VII Tudor. ...
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Uomo politico statunitense (Lancaster, Ohio, 1823 - Washington 1900). Avvocato, membro del Congresso (1854), appoggiò l'elezione di A. Lincoln alla presidenza. Senatore per l'Ohio (1861-77), dopo la fine [...] della guerra di secessione riorganizzò il Sud degli USA con un atto che da lui prese il nome di Sherman's Bill. Segretario al Tesoro (1877-81) e nuovamente senatore (1881-97), fu poi (1897-98) segretario ...
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Generale (Lancaster, Ohio, 1820 - New York 1891); capitano dell'esercito, si dimise nel 1853 per divenire direttore di banca, quindi avvocato. Rientrato nella carriera militare, fu direttore della Scuola [...] militare della Luisiana (1860). All'inizio della guerra di secessione esitò a prendere partito, ma si decise poi (1861) per la causa dei Federati; al comando di una brigata dell'armata di D. Tyler, prese ...
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Uomo politico spagnolo (Cáceres 1696 - Madrid 1754); ministro di stato sotto il re Ferdinando VI, svolse una politica neutrale tra la Francia e l'Inghilterra in lotta; firmò un trattato con l'Inghilterra e nel 1752 uno con l'Austria per l'Italia. Fece riordinare gli archivî spagnoli ...
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Figlia (1374-1418) di Giovanni di Gaunt, duca di Lancaster; sposò nel 1387 Enrico III di Castiglia, figlio di Giovanni I, risolvendo con questo matrimonio il contrasto tra Enrico e suo padre, pretendente [...] anche lui al trono di Castiglia ...
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lancasteriano
agg. – Relativo al pedagogista inglese J. Lancaster (1778-1838), che nel 1798 aprì nel borough londinese di Southwark, dove era nato, una scuola elementare per bambini poveri instaurandovi, per supplire alla scarsezza di mezzi,...
zot
(Zot) interiez. e s. m. inv. Voce onomatopeica e, nel linguaggio dei fumetti, forma grafica che riproduce il rumore di un fulmine e, per estensione, nella lingua colloquiale e nello stile scritto brillante indica qualsiasi atto, movimento,...