Uomo politico romano (m. 21 d. C.); nato a Lanuvio da umile famiglia, fu console nel 12 a. C.; sottomise gli Omonadensi (9-6 a. C. circa), ottenendo gli ornamenti trionfali. Augusto gli affidò il compito [...] di consigliere di Gaio Cesare inviato in Oriente (1 d. C.); e (6 d. C.) lo fece legato in Siria con l'incarico di organizzare la Giudea: qui eseguì un censimento che è da distinguersi da quello ricordato ...
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FREZZA, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Civita Lavinia, l'odierna Lanuvio, presso Velletri, il 27 maggio 1783 da Giovanni Felice e da Caterina Auconi, in una famiglia agiata.
Nel febbraio del 1798, [...] dopo l'occupazione delle truppe francesi e un episodio di sanfedismo, Civita Lavinia fu costretta a darsi istituzioni repubblicane e il padre del F. fu tra quei magistrati che tentarono di risparmiare ...
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Colli Lanuvini DOP
Denominazione di origine protetta dei vini prodotti nei comuni di Genzano e Lanuvio in provincia di Roma, nella regione Lazio. Le tipologie di vino sono bianco, spumante e rosso. Le [...] prime due sono ricavate principalmente da uve dei vitigni Malvasia di Candia bianca e Malvasia puntinata mentre la tipologia di vino rosso è ottenuta in parte da uve dei vitigni Merlot e Sangiovese.
Per ...
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Attore latino (m. prima del 62 a. C.), schiavo di origine, nativo dell'agro Solonio presso Lanuvio. Liberato da Silla, divenne uno dei più bravi attori romani, tanto che il suo nome divenne tipico per [...] l'artista di scena. Introdusse l'uso della maschera in scena; tenne anche scuola di recitazione e compose un libro su quest'arte. Contribuì al successo delle commedie di T. Quinzio Atta. Fu difeso da Cicerone, ...
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Marmorario romano (sec. 13º), della scuola dei Cosmati, il suo nome compare in documenti del 1228 e del 1240. Opera maggiore fu la Schola Cantorum (1240) della Collegiata di Civita Lavinia (Lanuvio), in [...] collaborazione con il figlio Angelo ...
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Vedi ANTONINO PIO dell'anno: 1958 - 1994
ANTONINO PIO (prima dell'adozione T. Aurelius Fulvius Boionius Arrius Antoninus; come imperatore Imp. Caesar Aelius Hadrianus Antoninus Augustus)
B. M. Felletti [...] Maj
Imperatore romano. Vide la luce nell'86 d. C. nella villa paterna di Lanuvio.
Sposò Annia Galeria Faustina e, dopo aver ricoperto le più alte cariche, a cinquantun anni fu adottato da Adriano, poco prima che questi morisse, avendo a sua volta ...
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(lat. Latini) Popolazione indoeuropea giunta in Italia fra il 3° e 2° millennio a.C. e stanziatasi nel Latium vetus, regione che si estendeva dal basso corso del Tevere (a N) a Terracina (a S).
Storia
Oltre [...] a Roma, emergevano Alba Longa, Tuscolo, Ariccia, Lanuvio, e, in grado minore, Tivoli, Preneste, Gabi, Fidene, Ardea e Laurento. Comuni istituzioni religiose e periodici raduni nei santuari, come quello di Iuppiter Latiaris sul Monte Albano (centro di ...
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DRUDO da Trivio
Enrico Bassan
Romano, marmoraro, fu attivo nella prima metà del XIII secolo.
Spetta al Giovannoni la definizione critica dell'opera di questo artista che pare avesse la propria bottega [...] più volte si firma (Giovannoni, Drudus, 1904, p. 8; Id., Note, 1904, p. 20).
Dell'attività esercitata da D. nella collegiata di Lanuvio non resta che la trascrizione di un'epigrafe (Schede Gualdi) già sul perduto ciborio ("+ ā d̄. mccxl ego ap̄b iōs ...
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(lat. Iuno)
Religione
Antica divinità latina, divenuta la massima divinità femminile della religione romana antica nel momento della sua sistemazione nel culto della triade capitolina, con Giove e Minerva. [...] quale Iuno Quiritis (o Curitis) a Falerii. Ma il culto più famoso fu quello di G. Sospes o Sospita Mater Regina a Lanuvio. L’epiteto di Moneta (nel senso di «ammonitrice») con il quale la dea era venerata in un tempio sulle pendici capitoline ...
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MATTEI, Tommaso (Tomasso)
Dimitri Ticconi
– Figlio di Carlo e di Anna Felice Zanghe, nacque a Roma il 24 dic. 1652 nella casa-bottega del padre situata in via di Tor Millina, alle spalle della chiesa [...] 2004) per conto del quale sovrintese ad alcuni interventi edilizi e infrastrutturali nei feudi di Genzano e Civita Lavinia, l’odierna Lanuvio. È possibile che il M. fosse coadiutore di Fontana in tale incarico, nel quale gli subentrò tra il 1679 e il ...
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sospite
sòspite agg. e s. m. (f. sòspita) [dal lat. sospes -pĭtis (f. sospĭta) «sano e salvo; che protegge e salva», di etimo incerto], letter. – Che protegge e salva o tutela. È usato soprattutto come epiteto della dea Giunone, Giunone Sospita...