STIPE (stips)
G. Carettoni
Designa lo scarico di oggetti di varia natura offerti alla divinità e raccolti in cumulo o giacenti sparsi entro uno spazio limitato di terreno. In origine stips equivale a [...] ai comuni ex voto, tuttavia s. in cui questo carattere è notevole, se non prevalente, sono quelle di: Casamari, Terracina, Velletri, Lanuvio, Nemi (dove la s. di Diana - IV-I sec. a. C. - era deposta entro favisse), via Prenestina (12° km), Veio ...
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MERCURIO (Mercurius)
B. Combet Farnoux
Mercurio è nella Roma della Republica un dio simile ad Hermes (v.) greco e al Turms etrusco, ma dai suoi inizî appare soprattutto come la divinità protetttice del [...] la testa di M. con petaso alato e munito del caduceo. Sesterzi di L. Papio Celso, membro della famiglia Papia originaria da Lanuvio, rappresentano la testa di M. con il petaso alato e il caduceo sulla spalla. Al rovescio figura sempre la lyra, che ...
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È quel terreno in cui predomina la vegetazione di specie legnose selvatiche - arboree o fruticose - riunite in associazioni spontanee o d'origine artificiale, diretta o indiretta. A chiarire quest'ultima [...] a Crotone; di Angizia sulle rive del lago Fucino, ai confini del Lazio col paese dei Marsi; di Giunone Sospita a Lanuvio; di Diana Nemorense ad Ariccia: di Tiburno a Tivoli; di Marte presso Crustumerio, ecc. Nella stessa città di Roma boschetti sacri ...
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Antico, reimpiego e imitazione dell'
Arnold Esch
Nelle alterne fasi del rapporto con l'antico l'ammirazione e l'imitazione dei modelli antichi nell'architettura e nella scultura raggiunsero l'acme nel [...] non solo l'identificazione è controversa, ma spesso anche la datazione. Per esempio, la colossale testa di Lanuvio (Roma, Deutsches Archäologisches Institut) è stata definita sia un lavoro romano risalente all'età claudia, sia un rimaneggiamento ...
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GAULLI, Giovanni Battista, detto il Baciccia (Baciccio)
Massimo Bartoletti
Figlio di Lorenzo, nacque a Genova l'8 maggio 1639 e fu battezzato il 10 nella chiesa di S. Siro (Pio, p. 23; Pascoli, p. 276; [...] Lione 1677). Tra il 1675 e il 1677 si scalano i pagamenti per la pala con il Crocifisso nella collegiata di Lanuvio. Uno dei momenti più significativi della perfetta consonanza tra la pittura del G. e le soluzioni del linguaggio figurativo berniniano ...
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VASSALLETTO
Antonio Milone
Famiglia di marmorari operosa a Roma e nel Lazio a partire dalla metà del secolo XII e nel corso del Duecento. Tra i principali esponenti del «romano opere et mastria», le [...] commissionato dall’arciprete Buonomo (Gianandrea, 2006, pp. 138-141). Al 1240 risale l’arredo presbiteriale della collegiata di Lanuvio, promosso dall’arciprete Giovanni Saraceno: lo scultore Drudo, con il figlio Angelo, eseguì il ciborio, mentre a ...
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COSMA di Iacopo di Lorenzo
Francesco Gandolfo
Padre di Luca e Iacopo, fu marmoraro attivo nel sec. XIII. Benché sul suo nome sia stato modellato quel termine di "cosmatesco" che, per tradizione, indica [...] fornita dalla trascrizione (Schede Gualdi Cod. Vat. lat. 8253, c. 500r) di una epigrafe posta sul perduto ciborio della cattedrale di Lanuvio che lo dice attivo con il figlio Angelo nel 1240. Che la fusione si sia verificata prima o dopo tale data è ...
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Il più popolare degli eroi greci, oggetto d'un grandissimo numero di miti. Zeus, invaghitosi di Alcmena moglie di Anfitrione, ne inganna l'onestà presentandosi sotto le spoglie del marito assente. Era, [...] e vindice della parola data (mehercle!). Pertanto, la diffusione del suo culto in Roma e nel Lazio (Tivoli, Preneste, Lanuvio, Tuscolo, Ostia), nelle varie provincie d'Italia e nelle diverse regioni dell'Impero, nelle quali ultime ha dato spesso il ...
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Vedi STUCCO dell'anno: 1966 - 1997
STUCCO (v. vol. VII, p. 524)
R. J. Ling
C. Lo Muzio
M. Spagnoli
Grecia e Roma. - Il termine s. è impiegato nella sua accezione più corretta quando viene riferito [...] , Regio I, 10), Roma 1974, p. 335 s., figg. 693-696 (tomba in Via Prenestina); H. Mielsch, Un nuovo soffitto di stucco a Lanuvio. Testimonianza di una villa di età flavia, in Archeologia e Società, II, 1976, pp. 71-75; H. Mielsch, H. von Hesberg, Κ ...
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ORSINI D'ARAGONA, Gentil Virginio
Stefania Camilli
ORSINI D'ARAGONA, Gentil Virginio (Gentil Virgilio, Virginio, Virgilio). – Figlio primogenito di Napoleone di Carlo Orsini, signore di Bracciano, e [...] cambio della cessione immediata di Albe a Orsini, il quale, da parte sua, avrebbe dovuto ottenere che Tuttavilla cedesse Lanuvio, Nemi e Genazzano ai Colonna.
In seguito alla conclusione della pace tra Ferdinando d’Aragona e il pontefice, stipulata ...
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sospite
sòspite agg. e s. m. (f. sòspita) [dal lat. sospes -pĭtis (f. sospĭta) «sano e salvo; che protegge e salva», di etimo incerto], letter. – Che protegge e salva o tutela. È usato soprattutto come epiteto della dea Giunone, Giunone Sospita...