Vedi TORINO dell'anno: 1966 - 1997
TORINO
A. M. Donadoni Roveri
Museo Egizio (v. vol. VII, p. 949). - Le origini del Museo Egizio di T. si possono rintracciare intorno al 1630 quando i duchi di Savoia [...] una tavola d'altare in bronzo con agemina in argento e rame che, rinvenuta a Roma durante il sacco dei lanzichenecchi, era stata acquistata dal Bembo per passare poi nelle Collezioni Gonzaga. Il pezzo è importante non solo per le sue caratteristiche ...
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Comune della prov. di Bergamo (32,8 km2 con 15.549 ab. nel 2008).
Nel Medioevo fu borgo fortificato in lotta contro il comune di Milano; tolto ai Milanesi dai Veneziani nelle guerre di predominio (1427), [...] Colleoni al soldo della Serenissima. Fu saccheggiato nel 1524 da Giovanni dalle Bande Nere e nel 1629 dalle truppe imperiali (Lanzichenecchi) in marcia su Mantova.
Il più noto fra i monumenti è il Santuario della Madonna, sorto sul luogo dove ...
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BON, Filippo
Giovanni Pillinini
Nacque a Venezia tra la fine del '400 e gli inizi del '500 da Alvise della casata di Ottaviano Bon. La sua famiglia era tradizionalmente legata alla Curia romana, e a [...] al tempo di papa Clemente VII, presso la Curia. Nel 1527, durante il sacco di Roma, fu catturato dai lanzichenecchi e tenuto come ostaggio. Liberato, dietro pagamento di una taglia di trecento ducati, fuggì da Roma assieme all'ambasciatore veneziano ...
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Sacerdote (Thiene, Vicenza, 1480 - Napoli 1547); laureato in diritto a Padova, scrittore nella curia papale a Roma (1508), fu ordinato sacerdote nel 1516. Dopo un breve periodo di apostolato a Vicenza [...] regolari che fu detta poi dei Teatini (breve pontificio del 23 giugno 1524). Imprigionato, dopo il sacco di Roma (1527), dai lanzichenecchi, riparò poi a Venezia, e di qui allacciò rapporti con L. Lippomano e G. Aleandro; si trasferì quindi a Napoli ...
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Condottiero (m. 1536), figlio di Giovanni, signore di Ceri, e di Giovanna Orsini, si distinse difendendo Ceri contro Cesare Borgia (1503) e assumendo qualche anno dopo il comando dell'esercito veneziano, [...] e Siena, impadronendosi della Val di Chiana; in Francia difese Marsiglia dagli Spagnoli. Per incarico di Clemente VIII cercò vanamente (1527) di organizzare la difesa di Roma contro i lanzichenecchi. Tornato al servizio di Venezia, moriva poco dopo. ...
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GADDI, Giovanni
Vanna Arrighi
Figlio di Taddeo di Angelo e di Antonia di Bindo Altoviti, nacque a Firenze il 25 apr. 1493.
La sua famiglia si dedicava con successo all'attività bancaria, con imprese [...] Tesoreria delle Marche. Nel maggio del 1527, quando ormai si profilava il pericolo dell'invasione di Roma da parte dei lanzichenecchi, il banco Gaddi di Roma sovvenzionò il papa con circa 40.000 scudi, cosa che valse, come ricompensa, la promozione ...
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Comune della prov. di Ravenna (194,4 km2 con 7682 ab. nel 2007). Situato nella valle del Lamone, è dominato da tre pittoreschi spuntoni calcarei.
Ricordata, con il nome di Brassichella, nel 1178, fu fortificata [...] ; assediata senza risultato nel 1498 dal duca di Urbino, fu invece conquistata nel 1501 dal Valentino e nel 1508 dai Veneziani, che vi costruirono una rocca grandiosa. Poco dopo passò alla Chiesa; fu saccheggiata dai lanzichenecchi di Carlo V (1527). ...
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sacco di Roma
Il s. di R. fu conseguenza della decisione di papa Clemente VII di promuovere nel maggio 1526 una lega antiasburgica, detta di Cognac. Alla lega aderivano, oltre al re di Francia, i principali [...] in Castel Sant’Angelo, iniziò il 6 maggio 1527 e ne furono protagonisti, a fianco delle truppe spagnole, i lanzichenecchi tedeschi, in gran parte luterani. Rinchiuso nella fortezza, Clemente VII, il 26 nov., firmò un accordo, che lo reintegrava ...
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Forma di celata, che venne dalla Borgogna e che si chiamò perciò celata alla borgognona o, semplicemente, borgognotta. Consiste in un coppo (fig. 1), fornito spesso di un'alta cresta, una visiera fissa [...] si diffiuse presto in Germania e fu il copricapo degli uomini d'armi a servizio dei castellani feudali; passò ai lanzichenecchi e alla cavalleria leggiera, ed anche ai capitani, perché più comoda della celata, come ne fanno fede innumerevoli pitture ...
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CAPI (de Capo, Cappo, Cappi, de Cappis), Giovan Francesco (Capino)
Tiziano Ascari
Nacque a Mantova intorno al 1490 da Lodovico e da Pica Crema.
Parecchi dei suoi antenati ebbero uffici e cariche nella [...] , non pare sia stato altrettanto valente come capitano. Nel luglio 1518 era a Piacenza e comandava una banda di lanzichenecchi. Ai primi dell'anno seguente, subito dopo la morte dell'imperatore Massimiliano, fu mandato in Germania, probabilmente per ...
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lanzichenecca
lanzichenécca s. f. [der. di lanzichenecco]. – Spada (detta anche lanzighinetto) a lama larga, lunga circa 80 cm, con elsa a rami ritorti a spirale e piegati ad S e impugnatura di legno; era usata dai lanzichenecchi.
lanzichenecco
lanzichenécco s. m. [dal ted. Landsknecht, propr. «servo (Knecht) del paese (Land)»] (pl. -chi). – 1. Soldato (detto anche lanzo) appartenente alle milizie mercenarie tedesche costituite nel sec. 15°, largamente impiegate negli...