BRACCIOLINI (Dell'Api), Francesco
Lovanio Rossi
Nacque a Pistoia il 26 nov. 1566 dal giureconsulto Giuliano, che seguendo la tradizione domestica aveva tenuto le maggiori cariche cittadine, e da Marietta [...] al Tasso, del teatro fra il Cinque e il Seicento; sono impostate sugli amori infelici di Evandro, re di Laodicea, con Orontea, figlia del re di Damasco Norandino, di ariostesca memoria, la prima; sulle nozze inconsapevolmente incestuose del conte ...
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CONTI (Comes, Comitum, De Comitibus), Natale (Hieronymus)
Roberto Ricciardi
Nacque probabilmente a Milano nel 1520, dove si era trasferita la sua famiglia, di origine romana. Fanciullo, fu condotto [...] (in fine, p. 83) e dedicata a F. Contarini, nel 1558 ancora a Venezia quella del De genere demonstrativo di Menandro di Laodicea, utilizzando l'editio princeps dei Rethores Graeci Aldi (I, ibid. 1508, pp. 594 ss.). Inoltre nel 1560 il C. pubblicò a ...
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GIUSTI, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque a Udine nel 1532 da Francesco e Margherita di Vincenzo Della Porta. Intraprese la carriera notarile e il 4 maggio 1551 fu ammesso nel Collegio dei notai della [...] al tradimento di Nicandro, zio del giovane re di Cidone, a Creta, Ermete: ne restano travolti la madre di Ermete, Laodicea, il leale cortigiano Aristidamante, la giovane sposa Arsinoe e, infine, lo stesso Ermete, che perisce di una morte orrenda ...
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apollinarista
s. m. (pl. -i). – Seguace di Apollinare di Laodicea il Giovane (sec. 4° d. C.) e della sua dottrina teologica (dichiarata eretica dall’imperatore Teodosio), secondo la quale veniva attenuata la pienezza della natura umana di...
metodismo
s. m. [der. di metodo; nel sign. 2, dall’ingl. methodism, der. di method «metodo»]. – 1. In senso proprio, non com., conformità, rigorosa aderenza a un metodo; con sign. riduttivo, esagerato valore attribuito all’uso o all’efficacia...